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La sua via principale, il Rio Terà dele boteghe non lascia spazio a dubbi. Calli e campi del centro storico lo confermano: Venezia è ad un tiro di schioppo. Al tempo del Doge, a poche vogate di Bucintoro. E lo stile, l’arte e la cultura veneziane si ritrovano tutte nel piccolo e delizioso centro storico. Già, perché Caorle non è solo una delle più note e frequentate località balneari della riviera veneta, ma è anche un gioiello di storia e bellezza.

Per secoli la città di Chioggia è sempre stata una propaggine della grande Venezia. Un po’ ai margini della Serenissima, là a sud dove incombeva il Ducato di Ferrara. E questa condizione, più concettualmente che geograficamente, ha sempre un po’ pesato agli abitanti di Chioggia e li ha sempre un po’ contrariati.

E bisogna anche dire la verità: Venezia non ha mai fatto molto per far cambiare idea ai ciozoti. Anzi, forse li consideravano anche dei fratelli minori, dei cugini un po’ fastidiosi che stanno laggiù, ai confini della Serenissima tra i rami del Grande Fiume e il mare aperto che tanta gloria ha dato al Doge. E poco o nulla, a Chioggia. E questa rivalità, qualche segno tangibile lo ha lasciato!

Prendete un torrente che scorre placido tra gli alberi. Aggiungete un declivio naturale per far scivolare l’acqua. Metteteci un pizzico dell’operosità campagnola del XVII secolo ed otterrete il Molinetto della Croda. Siamo nel Comune di Refrontolo, tra i dolci saliscendi delle colline del Prosecco, Patrimonio Unesco dal 2019. Qui si trova uno degli angoli più incantevoli e sorprendenti della Provincia di Treviso

La provincia di Treviso, nel cuore del Veneto, è una terra ricca di spettacoli naturali, di grandi tradizioni umanistiche ed artistiche. In più offre una eccellente cultura enogastronomica, dai gusti semplici di una volta. Gli scenari cambiano continuamente. Si passa dall’armonia della pianura, alle morbide colline del prosecco, fino ad arrivare ai verdi boschi delle Prealpi Trevigiane. In mezzo a tutto questo, piccoli borghi e tranquille cittadine rendono ancora più prezioso il paesaggio.

La grande ansa del fiume Adige raccoglie il centro storico di Verona quasi in un abbraccio. In questo splendido contesto naturale di fiume e di colline, si insediarono gli antichi romani che ne fecero una delle più importanti città del nord Italia. Del resto la posizione di Verona era strategica. Da qui, infatti, passavano le strade che portavano a est verso Aquileia e a nord, verso la Germania.

Duecentomila anni di storia, raccontati in cinquemila metri quadri di spazi espositivi. Questo è quanto si può trovare al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Verona. E come location ideale è stato scelto un edificio che, a sua volta, ha visto passare tanta storia cittadina. La caserma austriaca di San Tomaso è stata prima Convento dei Monaci Benedettini per poi passare agli austriaci che, durante la dominazione sulla città di Verona, ne fecero prima una caserma e poi un carcere. Qui gli austriaci imprigionarono molti dei dissidenti che combattevano contro l’impero asburgico.

Brenzone sul Garda è uno dei più bei Comuni del Lago. E’ adagiato sulle sponde, proprio dove il lago inizia a stringersi e prepara la sua incursione in Trentino, ma il suo territorio arriva fino ai rilievi prealpini del Monte Baldo. Un bellissimo borgo, Brenzone, ma soprattutto un paese ricco di grandi curiosità. Qui infatti si trova la frazione di Cassone, dove scorre il fiume Aril. Sapete qual è la sua particolarità?

Bolca è una piccola frazione incastrata tra le curve delle prealpi venete.
Siamo all’estremo nord est della Provincia di Verona dove, tra la Lessinia e la Provincia di Vicenza, ancora si parla l’antica lingua dei popoli cimbri.
Questa non è zona di passaggio: chi viene a Bolca deve proprio aver voglia di venire a Bolca!
E allora perché spingersi fin qua su?!

Oddio ma cosa avete mangiato?
Questa è una delle più classiche domande appena tornati da un viaggio in giro per il Mondo!
E se poi viaggi con i bambini la variante diventa: “ma i bambini?! Cos’hanno mangiato?
Un po’ come se i bambini, fuori dai confini nazionali senza tortellini, spaghetti e pizza proprio non sapessero come sopravvivere!
Poi spieghi che, alla peggio, esistono i panifici in tutto il mondo, gli animi si rasserenano compiacendosi della sopravvivenza dei nostri figli. E soprattutto rientra immediatamente il rischio di essere segnalati ai servizi sociali!