Vale la pena visitare Petra di notte? Il sito archeologico del sud della Giordania è una delle “Sette Meraviglie del Mondo moderno” e Patrimonio Unesco dal 1985. Ma soprattutto è uno dei luoghi più belli che vi potrà capitare di vedere al Mondo.
Oltre alle visite di giorno, è possibile anche entrare di sera dopo il tramonto per uno spettacolo chiamato Petra By Night. In questo post troverete le informazioni di servizio e qualche suggerimento per godervi al meglio lo spettacolo.
Innanzitutto sappiate che lo show Petra by Night non è compreso nel Jordan Pass e dovrete quindi acquistare un biglietto a parte. Il costo per entrare è di 17 jod (gratuito sotto ai 6 anni) e non è possibile prenotare l’ingresso. Ma non abbiate timore: gli ingressi non sono limitati, quindi troverete tranquillamente diponibilità. Il biglietto si acquista ad un’apposita biglietteria dedicata, accanto alle casse del sito, il giorno stesso dell’evento, fino ad un’ora prima (l’ingresso è previsto alle 20.30). Fate attenzione perché accettano solo pagamenti in contanti! Ma non vi preoccupate: sarete circondati da bancomat per poter prelevare facilmente!
Lo spettacolo Petra by night si tiene ogni lunedì, mercoledì e giovedì di tutte le settimane.
In cosa consiste lo spettacolo? Percorrerete il Siq e arriverete di fronte al famoso portale Al Khazneh (il Tesoro) dove sarete accolti da centinaia di candele accese. Di fronte al portale vi accomoderete per terra, su lunghe stuoie, dove vi verrà servito un tè. Nelle ultime file invece troverete anche degli sgabelli, se non volete sedervi per terra. Ammirerete il grande monumento funerario illuminato solo dall’ondeggiare delle fiammelle, mentre un suonatore beduino vi allieterà con un tipico flauto.
Alla fine della musica, dopo avere avuto tutto il tempo per incantarvi, partirà un gioco di luci che illuminerà delicatamente il portale con diversi colori.
La domanda che tutti ci siamo posti, prima di acquistare il biglietto, è: vale la pena andare al Petra by night?
Visitare Petra di notte è decisamente uno spettacolo impagabile, ma ci sono alcuni aspetti che dobbiamo tenere presenti. Abbiamo scritto qualche riga sopra che non ci sono limiti agli ingressi; questo significa che vi troverete a percorrere il Siq (la lunga gola che conduce al Tesoro) circondati da altre centinaia di persone.
Gli organizzatori chiedono di camminare rispettando il silenzio e il buio, visto che anche il percorso nel Siq è illuminato dalle candele. Ve li immaginate trecento turisti che camminano velocemente per arrivare per primi? Esatto! Non troverete né silenzio, né buio! Molti chiacchierano ad alta voce, qualcuno chiama parenti e amici persi nell’oscurità, altri fanno videochiamate urlate per far vedere quanto è bella Petra… Altri illuminano il percorso con le torce dei cellulari, mentre qualcuno addirittura pensa bene di sparare musica dal cellulare! Ok, praticamente un incubo!
Allora non vale la pena visitare Petra di notte? Aspettate…abbiate fiducia!
Quando aprono i cancelli alle 20.30 tutti corrono! Tutti presi dalla “sindrome della medaglia d’oro” vogliono essere i primi ad arrivare! Una volta davanti al portale, la maggior parte delle persone si siede comodamente sugli sgabelli, lasciando inspiegabilmente libere le stuoie nelle primissime file.
Il nostro consiglio? Non affannatevi. Rimanete indietro, lasciate che tutti corrano. Aspettate e rimanete tra gli ultimi. Potete godervi il percorso nel Siq in tranquillità, ma soprattutto davanti al Tesoro vi accomoderete per terra, nelle prime file, godendo della vista migliore.
Tenete presente che non ci sono limiti di orario e dal sito non vi caccia nessuno! Che significa? Che potete anche uscire per ultimi! Finito lo spettacolo di luci, la maggior parte dei turisti se ne va velocemente, lasciando il sito tutto per voi. È questo il momento più bello: ritroverete il silenzio, il buio, la tranquillità.
Per visitare Petra di notte e godersi lo spettacolo Petra by Night bisogna avere pazienza e saper aspettare. Il momento giusto arriva e, quando arriva, vi farà dire che “sì, senza dubbio ne è valsa la pena”.