Cremona si svela già da lontano. Siamo nel cuore della pianura padana, tra nebbia, fossi ed eccellenze della produzione agroalimentare. La terra qui è più piatta che mai e il centododici metri di altezza del torrazzo svettano sui chilometri di campagna che lo circondano e si vedono già da molto lontano. Per trovare un edificio più alto bisogna scomodare i moderni grattacieli di Brescia e Milano. Cremona è così, quindi: si nota da lontano, ma si svela lentamente.

Come quando entri in casa in una domenica di nebbia e senti già il profumo del bollito che arriva dalla cucina. Da queste parti la carne cuoce per ore. Pian piano ti avvicini e lo pregusti, fin quando lo puoi finalmente assaporare, accompagnato da quella mostarda che è parte della storia cittadina. Cremona è piccola, ma bella e piena di sorprese, storia e talenti.

Vediamo allora cosa vedere, in un itinerario per il centro storico di Cremona, in una giornata.

Cosa vedere a Cremona

Se pensate a Cremona probabilmente vi vengono in mente due cose: la mostarda e i violini.

Siamo nel 1836 quando un signore decide di aprire un negozio in pieno centro, a due passi dal Duomo. Vende due specialità cremonesi: torrone e mostarda di frutta. Si chiama Enea Sperlari e il suo nome e i suoi prodotti diventeranno famosi in tutto il mondo. Sono le delizie di Cremona. La Sperlari è da decenni una grande azienda, ma in Via Solferino 25 si trova ancora quella storica bottega in cui tutte le fortune del signor Enea ebbero inizio.

Il negozio Sperlari, oltre a proporre tutti i famosi dolciumi e le mostarde, è una raccolta di cimeli antichi: dalle vecchie confezioni colorate ai manifesti pubblicitari, dal mobilio originale ad un imponente registratore di cassa a manovella, che fa bella mostra tra il cioccolato.

Un itinerario nel centro di Cremona dovrà prevedere un passaggio al negozio Sperlari e forse, avvicinandovi alla Piazza del Comune, sarà la prima cosa che vedrete arrivati in città.

Via Solferino porta dritta di fronte al Duomo. Vi basteranno ancora pochi passi per veder spuntare il Torrazzo, ma prima date uno sguardo ad altri negozi storici della città, come la Pasticceria Lanfranchi o il Caffè Duomo, entrambi attivi da fine Ottocento.

Cosa vedere a Cremona

Ora finalmente potete alzare lo sguardo al cielo. Davanti a voi avete la torre campanaria medievale più alta d’Europa. La sua costruzione è iniziata intorno al 1230 ed è durata diversi decenni, suddivisa in più fasi. L’ultima costruzione, la guglia gotica, è del 1309.

Oggi il Torrazzo ospita un “Museo verticale”, dove ad ognuno dei piani si scopre qualche curiosità: il meccanismo dell’orologio astronomico; oggetti antichi che raccontano i criteri di misurazione del tempo; la storia delle osservazioni astronomiche… fino alla terrazza panoramica dalla quale si osserva la città, ma anche le Alpi a nord e gli Appennini a sud.

Ora che lo sguardo scende dal Torrazzo, date un occhio al resto degli edifici che avete intorno! Piazza del Comune è una delle piazze medievali più belle d’Italia.

La grande torre campanaria è al servizio della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita a partire dai primi anni del 1100, subì vari rifacimenti e integrazioni, sia a causa di disastri naturali che la danneggiarono, sia per la diversità di stili che si susseguiva nei secoli.

Ne è nata una Chiesa, ma soprattutto una facciata, spettacolare. Il grande rosone, la serie di logge sovrapposte, le guglie dal gusto nordico ne fanno un edificio di grande impatto. Sorprendetevi osservando la fiancata della facciata: altissima e sottilissima, sembra quasi stare in piedi per magia!

Cosa vedere a Cremona

Avete notato una piccola curiosità, qualche riga fa? Il Duomo di Cremona non si trova, come in quasi tutte le città italiane, in Piazza Duomo bensì in Piazza del Comune!

Già, nella consueta contrapposizione politica e fisica (Duomo e Palazzo comunale spesso si fronteggiano), qui a Cremona ha evidentemente vinto il Comune!

E proprio di fronte al Duomo si trova il Palazzo del Comune. In tutta la Lombardia si definiva “broletto” lo spazio destinato alle assemblee del popolo. Il Palazzo comunale venne costruito, agli inizi del 1200, proprio con questo scopo: ospitare le adunate dei cittadini. Infatti era caratterizzato da un’unica grande sala. L’edificio rimase identico per quasi trecento anni quando poi, nel corso del 1500, si decise di ampliarlo e rimaneggiarlo, come lo vediamo oggi.

Accanto al Comune si trova un altro edificio storico: la Loggia dei Militi. Anch’esso risalente al 1200 era destinato ad ospitare l’associazione dei militi, cioè i nobili e benestanti signori della città. In perfetto stile dell’epoca, anche questo edificio è costruito sullo stile del broletto, sebbene la sua funzione, negli anni, sia sempre stata molto diversa.

Date anche un occhio all’edicola storica che si trova di fronte alla loggia: sarà un piacevole tuffo nel passato!

L’ultimo lato della piazza è delimitato dal Palazzo Vescovile, di fronte al quale si trova il Battistero. Costruito a partire dalla metà del 1100, deve la sua attuale forma alle modifiche rinascimentali. Alto 34 metri e largo oltre 20 spicca imponente come elemento importante, nel complesso della piazza.

Cosa vedere a Cremona

Ora superate la piazza oltre la Loggia dei Militi e il Battistero ed entrate nella magia di Cremona! La magia dell’arte e della musica, la maestria di chi quasi dà vita ad un pezzo di legno. La leggenda dei violini cremonesi. Qui si trovano due botteghe di liutai. Se siete fortunati li potrete vedere all’opera e ammirare quella magia.

Cosa vedere a Cremona

L’artigianato dei liutai cremonesi è diventato leggenda nel corso dei secoli, grazie al suo più famoso dei rappresentanti: Antonio Stradivari. La sua vita, le sue opere e i criteri di costruzione degli strumenti sono tuttora avvolti da un velo di mistero. Antonio nacque in una data imprecisata, tra il 1643 e il 1649 e non è nemmeno ben chiaro in quale bottega apprese il lavoro di liutaio.

Così come non è chiaro il motivo per cui i suoi strumenti furono così tanto apprezzati da diventare ricercatissimi e celebri nei secoli. Dei quasi mille violini costruiti, ne sono sopravvissuti 650. Il legno particolarmente adatto per i violini era quello della Val di Fiemme, in Trentino. Si racconta che Stradivari facesse rotolare i tronchi per ascoltarne il suono, ma anche di questo non c’è traccia certa. La resistenza invece, questo è documentato da recenti ricerche, è dovuto ad una speciale resina vitrea con la quale veniva ricoperto il legno. Per il resto, sperando di non rovinare la magia, sembra che i violini di Stradivari non abbiano nulla di particolarmente sensazionale, né si differenzino da altri per qualità del suono.

La storia del più famoso liutaio al Mondo e dei suoi strumenti è raccontata al Museo del Violino, dove potrete anche ammirare qualcuna delle sue famose opere d’arte.

Vedete? Cremona è piccola, dicevamo, ma di sicuro tra le sue strade c’è tanta storia, un bel po’ di leggende e quel pizzico di magia che la rende unica!

Write A Comment