La Valle d’Aosta è stata la nostra piacevole scoperta estiva!
Era la prima volta in quella Regione e abbiamo deciso di passare una settimana, con l’intenzione di conoscerne un po’ delle meraviglie paesaggistiche, storiche e culturali.
Per quanto la Regione sia piccola, sette giorni naturalmente sono troppo pochi per vedere tutto, considerato quanto offre ai visitatori!

Vogliamo darvi qualche spunto utile per conoscere questa terra con la convinzione che la amerete, come abbiamo fatto noi!
Per la vostra settimana di vacanza, ecco un’idea al giorno di cosa vedere in Valle d’Aosta.

Visitare Aosta
L’Arco di Augusto venne eretto per celebrare la vittoria dei romani sul popolo celtico dei Salassi, che abitava queste zone. La chiamarono Augusta Praetoria e la fecero diventare una città importante.

Cosa vedere il Valle d'Aosta
Il Teatro romano

La Porta Pretoria, il grande anfiteatro, il meraviglioso criptoportico forense e molti reperti conservati del bel Museo Archeologico cittadino sono gli imponenti segni della gloria di Aosta.
Poi la Chiesa paleocristiana di San Lorenzo e la Collegiata di Sant’Orso completano i siti di grande interesse storico-artistico del capoluogo regionale.

Cosa vedere in Valle d'Aosta
La Collegiata di Sant’Orso

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Collegiata di Sant’Orso

Prendetevi una giornata per visitarla perché sarà una sorpresa davvero piacevole!

Noi abbiamo iniziato la nostra settimana in Valle d’Aosta proprio con la visita al capoluogo, cittadina piccola e molto vivace dove mescolarsi tra gli abitanti per un aperitivo o una cena.
La sua via principale, Via Porta Pretoria e poi in Piazza Chanoux si trovano moltissimi locali dove sedersi e godersi un po’ del sole estivo.
E se ci andate in inverno, troverete tutto il calore dell’ospitalità valdostana.

Un consiglio per cena?
Osteria dell’Oca – Via Aubert, 15.
www.ristoranteosteriadelloca.it

Risalire la Via Francigena fino al Colle del Gran San Bernardo
Saint Rhemy, Saint Oyen, Etroubles.

Etroubles

Questi sono i primi tre borghi che la Via Francigena attraversa, appena entrati in Italia. Due di questi, Saint Rhemy ed Etrouble, accolgono i pellegrini fin dal Medioevo e sono due borghi imperdibili.
Casette in sasso, fiori alle finestre, antiche fontane e lo scrosciare del ruscello sono gli elementi che li caratterizzano e, che scegliate o meno di salire sul Colle del Gran San Bernardo, vi consigliamo di visitare.

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Saint Rhemy

Se avete anche voglia di fare una bella passeggiata lungo un sentiero non troppo impegnativo, potete percorrere il tratto della Via Francigena a contrario. Da Saint Rhemy impiegherete poco meno di tre ore per arrivare al laghetto che segna il confine tra Italia e Svizzera.

Lungo la Via Francigena

Lì potete sedervi a godervi il meritato riposo con qualche piatto locale (consigliamo il Ristorante Du Lac, sul versante italiano) e poi visitare l’Hospice San Bernard, sul versante svizzero.

Qui si trova il rifugio costruito da San Bernardo nell’anno 1035 per ospitare i pellegrini e i viaggiatori che attraversavano questo valico alpino. Ancora oggi vengono ospitate le persone che percorrono la via francigena, mentre accanto all’ospizio è stato costruito un hotel.

Sul retro si trovano il Museo dell’Ospizio, dove si racconta la storia della costruzione e sono allestite diverse sale arredate con gli accessori originali, e soprattutto l’allevamento dei cani San Bernardo.

Il passo del San Bernardo

Questi cani, affettuosi e coccoloni, storicamente sono stati utilizzati dai frati dell’ospizio sia per operazioni di ricerca nella neve, sia per accompagnare le persone nelle giornate di clima inclemente.

La fondazione Berry che si occupa della gestione dell’ospizio, organizza anche delle passeggiate tra i sentieri accompagnate dai cani. Tutte le info www.fondationbarry.ch

Qui il nostro racconto della passeggiata lungo il primo tratto della Via Francigena

Visitare il Rifugio Mont Fallere contando le statue
E’ stata un’idea di Siro Vierin e di suo figlio Francesco. Siro ha sempre fatto lo scultore: statue in legno che raffigurano animali, piante, insetti. La Natura che lo circonda, insomma.

Nel 2007 hanno deciso di cimentarsi in una nuova esperienza: costruire un rifugio di montagna,
Pietra dopo pietra, asse dopo asse, tutto con le proprie mani. Ci hanno messo cinque anni, ma il loro sogno, il Rifugio Mont Fallere, era diventato realtà!

Ma il lavoro di Siro, la sua grande passione per la scultura, non poteva essere abbandonato. E allora come fare per unire la passione di una vita, con la nuova esperienza?

Semplice! Sistemando le statue lungo il sentiero!
Alcune grandi, ben visibili, altre nascoste sui tronchi o tra i cespugli.
Ce ne sono trecentocinquanta. Talmente tante da far diventare il sentiero un “museo a cielo aperto”.

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Statue lungo il sentiero

E cercare le statue, contarle e fare a gara a chi ne trova di più è diventato un gioco divertente per i bambini…e non solo!
Le quasi due ore di camminata in salita quasi volano via tra un cerbiatto e un escursionista, qualche insetto e un gruppo di topolini.

Se volete leggere le curiosità e la storia del Rifugio Monte Fallere, ne abbiamo parlato qui: “Il Rifugio Monte Fallere: Museo a cielo aperto”.

Visitare il Parc Animalier
Doverosa premessa: non abbiamo mai avuto troppa simpatia per gli zoo o tutti quei posti in cui tengono rinchiusi gli animali per mostrarli ai turisti.

Di questo parco però avevamo letto molto bene e siamo andati volentieri a curiosare.

Il Parc Animalier si sviluppa su un’intera collina, dove cerbiatti, cervi, stambecchi, marmotte sono liberi di muoversi in spazi ampi e adeguati alle loro necessità.
Percorrendo i piccoli sentieri nel parco si riescono ad avvicinare gli animali più grandi che, abituati alla presenza degli umani curiosi, ti guardano altrettanto curiosamente!

Vis a vis con gli stambecchi, al Parc Animalier di Introd

Nel Parc Animalier si trovano solo gli animali di montagna che, di conseguenza, riescono a vivere e riprodursi nel loro habitat naturale.
Ci sono anche alcune voliere dove sono ospitati tra gli altri, alcuni gufi e due esemplari di aquila reale.

Il Parc Animalier di Introd

Dopo la visita al Parc Animalier, a Introd si può visitare un piccolo e curioso castello. Il primo nucleo risale al 1200 e la sua forma quasi circolare lo rende molto diverso dagli altri castelli valdostani.

Alcuni incendi nell’Ottocento, costrinsero i proprietari a pesanti rifacimenti che ne snaturarono la storia, ma comunque vale la pena unirsi ad una delle visite guidate per curiosare tra le antiche mura.

Il Castello di Introd

Se tra la visita al Parc Animalier e quella al Castello vi venisse fame, vi suggeriamo di provare la Maison Argentier: prodotti tipici locali, piatti semplici e, proprio per questo, deliziosi. L’atmosfera familiare, quasi di casa fa apprezzare ancora di più il menù!

Visitare il Forte di Bard
La Valle d’Aosta è terra di castelli e fortificazioni. Chi è appassionato di antichi manieri, da queste parti troverà di che divertirsi!
Noi abbiamo scelto di visitare forse la più significativa delle costruzioni della Regione: il Forte di Bard.

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Il Forte di Bard

Chi arrivava da nord e voleva scendere in Italia, doveva passare in questa stretta vallata.
Qui, fin dai tempi dei romani, fu costruita una fortificazione per controllare il transito ed eventualmente bloccare i nemici.

Nel corso dei secoli la fortificazione ha bene eseguito il suo compito, fino al 1800.
In quell’anno scese in Italia Napoleone con 40 mila uomini al seguito. Attraversò il passo del San Bernardo, scese lungo tutta la Valle d’Aosta senza incontrare resistenza, fino a quando si trovò di fronte al Forte di Bard.

Questo fu il primo vero ostacolo lungo la sua discesa.
L’assedio al Forte iniziò il 14 maggio, senza alcun successo. Il forte era imponente, saldo ed apparentemente inespugnabile.

Le truppe di Napoleone furono costrette ad arrampicarsi sui sentieri di montagna per tentare di aggirare la fortificazione, senza farsi né vedere, né sentire.
Dal forte infatti i cannoni colpivano l’esercito che subì molte perdite.

Il Forte di Bard

I soldati utilizzarono uno stratagemma: ricoprirono di stracci le ruote dei carri per attutire il rumore e di notte riuscirono ad aggirare il forte.
Colpito da entrambi i lati, il forte venne espugnato con l’onore delle armi, dopo quasi un mese di assedio. Un’enormità, per le truppe napoleoniche.

Il generale francese la prese proprio male! Così male che una delle sue prime decisioni fu radere al suolo il forte.

Fu solo trent’anni dopo che si decise la sua ricostruzione. Dopo 8 anni di lavori, il Forte di Bard vide di nuovo la luce, con le fattezze attuali.

Oggi la visita del Forte si sviluppa sui tre livelli, con i Musei, gli spazi espostivi delle mostre temporanee e le prigioni. Vale la pena di vedere la struttura e gli spazi interni, così come una passeggiata per l’antico borgo di Bard, oggi tra i “Borghi più belli d’Italia”, che si trova proprio sotto alle mura.

Salire a punta Helbronner sul Monte Bianco
E’ il Re indiscusso delle montagne: non si può venire in Valle d’Aosta senza salire sul Monte Bianco!
E prendere la nuova Skyway, salire sul “gradino più basso del cielo” per farsi avvolgere dal silenzio delle montagne, non è una gita o un’escursione. E’ un’esperienza.

Dalla stazione intermedia servono 8 minuti sulla nuovissima funivia per salire 1300 di dislivello.
Lassù si può stare un’ora e mezza. Per uno spazio relativamente piccolo come Punta Hellbronner sembra davvero tanto ma, credeteci, in realtà non vorrete più scendere!

Il punto più alto d’Italia è l’osservatorio 360°: una terrazza panoramica dalla quale osservare le cime più alte e celebri d’Europa. Il Dente del Gigante, l’Aguille du Midi, la vetta del Monte Bianco…

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Il Dente del Gigante

Da Punta Hellbronner una piccola scalinata in ferro scende verso il ghiacciaio.
“Il Mare di ghiaccio”, lo chiamano. Qualche temerario arranca sulla coltre bianca; qualcuno ha passato la notte in una piccola tenda piantata sul ghiaccio.

Il ghiacciaio del Monte Bianco

Di sicuro non è impresa per tutti. Molti cartelli infatti segnalano i pericoli che il ghiacciaio nasconde. Bisogna essere preparati e ben equipaggiati. Noi ci fermiamo al piccolo cancello che si apre sul ghiaccio.

Anche per salire fin qui bisogna un minimo attrezzarsi. Non servono scarponi, ma sicuramente non si sale in infradito o zoccoli da spiaggia (come abbiamo visto fare!).
In una giornata soleggiata, a Punta Hellbronner ci sono 4/5 gradi, quindi fa freddo. Regolatevi di conseguenza!

Per il resto bisogna godersi il silenzio, il vento e il panorama.

La stazione intermedia è più grande e ci si può fermare senza limiti di tempo (attenzione, perché l’ultima funivia scende a valle alle 17.30!).

Qui si trova un bel giardino botanico che raccoglie la vegetazione di montagna, un parco giochi per bambini e diversi sentieri semplici per passeggiare.

All’interno della stazione si trova un bar, alcuni spazi espositivi che raccontano la storia della funivia e mostra alcuni video spettacolari della costruzione della nuova skyway: imperdibile per gli appassionati di imprese estreme!

Tutte le informazioni e il racconto della salita sul Monte Bianco su “Skyway: come salire sul Monte Bianco”.

Cogne e le Cascate Lillaz
Cogne è uno dei borghi più famosi della Valle d’Aosta e il motivo ci è parso subito chiarissimo!
Si trova nel Parco Naturale del Gran Paradiso, circondato da massicci imponenti, torrenti e cascate.
Uno di quei panorami talmente belli da non saper più dove guardare…e fotografare!

Cosa vedere in Valle d'Aosta
Parco Gran Paradiso

Tra le meraviglie naturali intorno a Cogne, le cascate di Lillaz sono imperdibili.
Si trovano poco fuori dal paese e ci si arriva con una passeggiata pianeggiante di circa un quarto d’ora.
L’acqua compie tre diversi salti per superare i 150 metri di dislivello e il ruscello si incastra meravigliosamente tra boschi e prati fioriti.

Cosa vedere il Valle d'Aosta
Cascate di Lillaz

Anche il centro abitato di Cogne è delizioso: case in sasso, vicoli ciottolati e piazze ordinate con le fioriere zeppe di colore ne fanno un paese in cui diventa piacevole anche solo sedersi su una panchina a guardarsi intorno sorseggiando un caffè.

Magari mentre i bambini giocano nel grande parco giochi pubblico che si trova di fronte al massiccio del Gran Paradiso, proprio dove inizia il sentiero per il parco.
Da Cogne infatti si diramano diversi sentieri di varie difficoltà, adatte a tutti i tipi di escursionisti.

E ad una passeggiata per sentieri, in Valle d’Aosta, non si può rinunciare!

Bene, ora che vi abbiamo dato un’idea al giorno, non vi resta che prenotare e partire per la Valle d’Aosta. Una Regione meravigliosa in ogni stagione dell’anno, da dove tornerete stupiti!

6 Comments

  1. Ciao, ho letto il vostro itinerario e penso che mi sarà veramente utile questa estate. Vi chiedo però se ci sono delle limitazioni per i cani. Porterò in vacanza la mia cagnolina di taglia media e non vorrei lasciarla in appartamento. Grazie

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Ciao Michela!
      Grazie, speriamo di cuore possa esserti utile il nostro tour!
      Ovviamente in alcuni luoghi è decisamente inopportuno, se non proprio vietato entrare con gli animali: il Parc Animalier di Introd, per esempio. Per il resto, per quanto abbiamo potuto constatare, non ci sono particolari problemi nel girare con i cani. Lungo i sentieri (e quindi nei rifugi) abbiamo incontrato molte persone in giro con i propri animali. Negli hotel non ti saprei dire, ma penso proprio che ce ne siano molti “pet friendly”! Ti conviene curiosare nei siti degli hotel o chiedere direttamente.
      Buona Valle d’Aosta! 🙂

  2. molto bello, credo che mi servirà per quando andrò in vacanza lì!
    per caso, potreste fare itinerari di altri stati??

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Grazie mille Viola!
      Se hai bisogno di altri itinerari, facci sapere. Speriamo di poterti essere utile ancora!

  3. Molto interessante! Saremo in val di Rhemes dal 30/7 al 6/8: mi potresti suggerire degli itinerari e escursioni non troppo difficoltose e poco esposte? Siamo due persone di 64 e 66 anni che amano camminare ma non allenate per itinerari con dislivelli accentuati.
    Grazie mille per la disponibilità.
    Licia

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Buongiorno Licia, grazie per averci scritto!
      Purtroppo non conosciamo bene quella vallata e non sapremmo consigliarti passeggiate in modo preciso.
      Però il sito del Parco Gran Paradiso suggerisce qualche escursione interessante anche per non esperti. Puoi consultare pngp.it oppure il sito dell’ente del turismo della Valle d’Aosta lovevda.it
      Grazie ancora e buona giornata!

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