Non è facile capire subito cosa vedere a Salonicco! La città è il caos indistinto. Un’esplosione di clacson e smog, minareti e mosaici, miele e pistacchio, festa e compromesso. La seconda città della Grecia è stata fondata in una posizione strategica: sulla via per Costantinopoli infatti passarono i macedoni (che la fondarono nel 315 a. C. dandole il nome della moglie di un loro generale), poi i romani, i greci, i veneziani e per ultimi i turchi, fino al 1912. Tutti lasciando tracce ancora ben visibili nell’architettura, nei monumenti e nella stessa struttura urbana. E nel cibo. Qui più che altrove la cucina fonde elementi balcanici con quelli arabi, soprattutto in pasticceria: pasta phyllo, spezie, pistacchi, cannella e tanto miele.
Posto “autentico” Salonicco, dove ci si mescola facilmente ai greci che animano i mille localini delle strade pedonali che portano al mare o i ristorantini che guardano la Torre Bianca sul lungomare.
Eppure la città non è una meta turistica; al contrario è totalmente ignorata dal turismo: qualcuno arriva nel suo vecchio e trascurato aeroporto per fuggire sulle spiagge della Calcidica, ma pochi le dedicano una visita.

Sulla via di Costantinopoli, oggi Istanbul. Rotta trafficata anche ai nostri giorni: da qui arrivano e ripartono i profughi dal medio oriente; forse nuova fonte di multiculturalitá, ma lo realizzeremo tra vent’anni. Forse.

Ripercorriamo allora, in un ideale passeggiata nel tempo e negli stili, cosa vedere a Salonicco, iniziando la passeggiata dall’Agorá romana che si trova proprio sopra alla grande Piazza Aristotele. Il grande slargo sulla collina viene ricordato per l’utilizzo che ne fecero i romani dal I secolo e per le costruzioni che vi eressero (tra cui un teatro ancora ben visibile), ma in realtà già dal III secolo i Macedoni usavano questa parte della città per gli affari, quindi mantenne anche nei periodi successivi la stessa funzione di area commerciale.

Poco sopra l’Agorá, risalendo la collina, si trova la grande Chiesa di Agios Dimitrios. Demetrio, oggi patrono di Salonicco, era un soldato romano che venne ucciso – proprio dove ora si trova la Chiesa – per ordine di Galerio, feroce imperatore che perseguitava i cristiani.
Nel luogo del martirio, Demetrius venne sepolto e oggi le sue reliquie si trovano nella cripta di questo edificio di culto eretto del V secolo.
Durante il periodo ottomano la Chiesa venne trasformata in Moschea e tutti gli affreschi vennero ricoperti dagli stucchi. Dal 1913, dopo la riconquista greca, si tentarono diversi recuperi delle pareti affrescate, ma senza grandi risultati.

Cosa vedere a Salonicco

Lungo via Dimitrios si trova un luogo molto frequentato dai turchi turisti o residenti: la casa natale di Ataturk, sede oggi del consolato di Turchia. La casa è diventata un museo con cimeli e oggetti originali appartenenti al padre della nazione turca moderna. Se non siete particolarmente interessati alla storia della Turchia, potete anche evitare questo museo, per accedere al quale dovreste anche sottoporvi ad attenti e scrupolosi controlli di sicurezza.

Dalla casa – museo di Ataturk spostatevi in direzione del mare, fino all’arco e alla rotonda di Galerio.
L’arco, per chi come noi arrivava da sud, é anche la porta d’accesso alla città. Risale al 300 d.C. ed è un tripudio di decorazioni e di bassorilievi che celebrano le vittorie dei romani contro i persiani.

Purtroppo l’arco non è per nulla valorizzato. Al contrario si trova su una via molto trafficata, in giardini pubblici trascurati e nemmeno troppo ben frequentati, ma soprattutto è circondato da orribili palazzoni grigi che non offrono di certo una bella cornice al un monumento straordinario.
Sviluppo urbanistico incontrollato degli anni sessanta e profonda crisi economica attuale fanno a pugni con il decoro urbano.

All’estremità opposta dei giardini invece si trova il punto di maggior interesse di Salonicco e, probabilmente, dell’intera Grecia settentrionale: la Rotonda di Galerio.
É una costruzione imponente e maestosa voluta dall’imperatore, sempre intorno al 300 d.C., per farne il suo mausoleo. In realtà l’edificio ebbe una sorte molto diversa, visto che Galerio morí ben lontano dalla Grecia. L’imperatore Costantino ne fece la prima chiesa di Salonicco e successivamente i turchi la trasformarono in Moschea, costruendo anche il minareto che oggi svetta accanto.
L’interno è una meraviglia! La cupola è contornata da mosaici di una bellezza sconvolgente, mentre le nicchie laterali conservano ancora mosaici ed affreschi.

Fate attenzione agli orari di apertura della Rotonda, perché i custodi sono piuttosto rigidi…così come sull’apertura delle Chiese. Ne sappiamo qualcosa, visto che Agia Sofia, bella Chiesa del VIII secolo è aperta solo al mattino e a nulla sono valse le nostre richieste al custode di farci entrare…

Imbocchiamo Dimitriou Gounari, la vivace strada pedonale che va a sbattere contro il mare, accompagnata da locali, negozietti, take away e tantissimi ragazzi che tra musica e skateboard passano i pomeriggi.
A metà di questa strada si trovano i resti del Palazzo di Galerio, di cui rimangono alcuni tratti di mura, delle colonne e qualche pavimento. Anche qui intorno domina il grigio dei palazzoni, su alcuni dei quali spunta qualche murales colorato.

Tra profumi di giros e di spezie d’Oriente, arriviamo a lungomare dove spicca la celebre Torre Bianca, edificio dal drammatico passato. Un tempo era infatti utilizzata come prigione e camera di tortura, ma quando i greci si ripresero Salonicco nel 1913 decisero di dipingere la torre di bianco, in una sorta di tentativo di redenzione.

Qualche informazione di servizio:
Parcheggiare a Salonicco non è la più semplice delle operazioni. Lungo la Egnatia, la via che attraversa longitudinalmente la città e che passa proprio davanti all’arco di Galerio, ci sono alcuni parcheggi privati a pagamento, sia nella zona dell’arco che dal lato opposto, poco dopo Piazza Aristotele. Se (come noi!) vi perdete l’entrata del parcheggio, dovrete infilarvi in un dedalo di stradine a senso unico con disinvolti parcheggi in doppia e tripla fila, tra i quali fare slalom!
Fate attenzione agli orari dei parcheggi perché pochi sono aperti 24 ore. Il nostro chiudeva alle 16.30, ma per la tariffa giornaliera di 5€ ci hanno lasciato le chiavi del cancello!

A Salonicco dovete provare una pasticceria!
Noi abbiamo provato Terkenlis, proprio di fronte a Santa Sofia, ma ovunque andiate avrete soddisfazione.
Per un pranzo veloce avrete solo l’imbarazzo della scelta tra le mille proposte di streetfood. Il giros, naturalmente, va per la maggiore.
Anche la cena non sarà un problema. Noi abbiamo scelto una taverna con vista sulla Torre Bianca, dove abbiamo provato una interessante rivisitazione della cucina greca tradizionale. I prezzi sono complessivamente in linea con il resto della Grecia continentale e quindi, per i nostri standard, decisamente bassi.

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