Chi l’ha detto che a Rimini ci si va solo per il mare? Certo, la maggior parte dei tanti, tantissimi turisti che affollano la città romagnola durante l’estate arrivano nella città di Fellini per le spiagge e per i tanti servizi che offre. Ma chi non fosse interessato solo ad ombrelloni e lettini, trova cosa fare a Rimini? Naturalmente si! Ecco quindi cosa vedere a Rimini in un giorno!
Il centro di Rimini è un concentrato di storia e di piacevoli sorprese, iniziando dalla città romana. Qui i reperti storici non mancano, ad iniziare da uno dei simboli cittadini: il Ponte di Tiberio.
La sua costruzione iniziò nel 14 d.C. e terminò nel 21 d.C. durante il governo di Tiberio. Sapete perché fu così significativo questo ponte in epoca romana? Perché proprio da qui inizia (o finisce, a seconda…) una delle più famose ed importanti strade romane: la Via Emilia, che collegava – appunto – Ariminium con Placentia.
Il Ponte è oggi una delle attrazioni più famose e fotografate di Rimini, e collega il centro storico con il Borgo San Giuliano, di cui vi racconteremo più avanti.
Dal Ponte Tiberio, in direzione del centro storico, parte Corso Augusto, l’antico decumano cittadino. Tra questa lunga via e la parallela Via Tempio Malatestiano è raccolta tutta la storia di Rimini. In particolare merita una visita la Domus del Chirurgo: una antica casa romana di grande importanza appartenuta a Eutyches, un uomo di origine greca, che lavorava come medico chirurgo militare.
Lo si è dedotto da un grande ritrovamento effettuato durante gli scavi: una cassa con oltre 150 strumenti medici chirurgici appartenuti al proprietario della casa, il quale esercitava la sua professione proprio in una delle stanze.
Dal lato opposto del centro storico, in un’ideale chiusura del cerchio, troviamo l’Arco di Augusto.
Risale al 27 a.C. e, secondo alcune fonti, sarebbe il più antico arco romano tra quelli giunti fino ai nostri giorni. Di sicuro la sua importanza al tempo dei romani era indiscutibile, visto che era posto alla fine della Via Flaminia, che collegava Rimini a Roma.
Quindi la Rimini romana era un luogo di grande importanza, visto che qui finivano ben due strade tra le più importanti del vasto territorio di Roma!
Seguendo l’urbanistica romana, poco prima dell’Arco di Augusto troviamo l’attuale Piazza Tre Martiri, l’antico foro romano. Qui si incrociavano il cardo e il decumano, quest’ultimo prosecuzione urbana della Via Flamina e collegamento con la Via Emilia. Nel corso dei secoli il foro diventò mercato delle erbe, area per i tornei cavallereschi fino ad essere il macabro teatro della pubblica esecuzione di tre partigiani. Da questo tragico evento la piazza prese l’attuale nome.
Proseguendo la passeggiata nel centro storico di Rimini, si entra in Piazza Cavour facendo un salto di qualche secolo. O meglio: Piazza Cavour è il luogo di Rimini che meglio racconta lo scorrere del tempo e dei periodi storici.
Il Palazzo dell’Arengo risale al 1204 e fino al 1600 ha ospitato il governo della città. Accanto spicca il Palazzo del Podestà, costruito nella prima metà del 1300, mentre nel centro della piazza si trova la Cinquecentesca Fontana della Pigna.
Dall’alto lato della piazza, gli archi della Pescheria e i lunghi banchi in marmo, fanno bella mostra del 1750 circa, mentre l’ultimo edificio, il Teatro Vittorio Emanuele (oggi Teatro Amintore Galli) fu costruito nel 1857.
Una panoramica storico artistica che percorre i secoli tracciando la cornice di una piazza incantevole che, oggi, è il cuore di Rimini.
Deviando dall’antico decumano troviamo l’attuale Duomo di Rimini: il Tempio Malatestiano. Curioso che il più importante luogo di culto cittadino si chiami “tempio”, ma la motivazione è in realtà piuttosto semplice.
Qui si trovava una Chiesa già dal IX secolo quando, intorno al 1300, la famiglia Malatesta, Signori di Rimini, decisero di utilizzarla per le sepolture della famiglia e ingrandirla. Vi lavorarono, negli anni, da Giotto a Leon Battista Alberti e altri importanti artisti del lungo periodo malatestiano riminese.
Questo quindi doveva essere quindi non solo il luogo delle sepolture familiari dei Malatesta, ma anche una celebrazione del loro governo sulla città. Senza troppi riferimenti religiosi al suo interno, e in contrasto con il Papa, lo chiamarono Tempio. Il Papa non la prese benissimo…e scomunicò i Malatesta, ma questa è un’altra storia!
La nostra ideale passeggiata per il centro storico di Rimini prosegue tornando nella zona del Ponte di Tiberio. Oltrepassato il ponte e svoltando a destra si entra in uno dei quartieri più pittoreschi della città: il Borgo San Giuliano.
Questo nucleo di case colorate è l’antico villaggio dei pescatori riminesi e, nonostante lo scorrere dei decenni, è riuscito a mantenere il fascino dei piccoli borghi, quasi come un microcosmo separato dal resto della città.
Di giorno, le vie del Borgo San Giuliano sono un’oasi di tranquillità e di silenzio, mentre la sera si animano grazie alle osterie e ai tavolini dei tanti locali.
Ma una delle caratteristiche che rende il Borgo San Giuliano una meta da vedere a Rimini, sono i tanti murales che colorano le case. Ce ne sono tantissimi ed è divertente andare in giro a cercare i più grandi, i più belli e i più colorati!
I temi dei murales sono tra i più disparati, anche se ovviamente Fellini la fa da padrone!
Visto che siamo in una zona dove, dicevamo, ci sono tanti locali, che ne dite di fermarci per cena?
Vi consigliamo due locali che abbiamo provato, durante il nostro soggiorno a Rimini. La prima è Retroborgo, un ristorante che propone piatti di pesce di ottima qualità. Prezzi tra i 30 e i 40 euro a persona. Ha tavolini anche all’aperto, a pochi passi dalla splendida vista sul ponte di Tiberio.
Il secondo locale ha tutt’altra atmosfera, dall’impronta molto più tradizionale. Si chiama La Esse Romagnola e propone piatti di terra tipici del territorio: dalle tagliatelle ai tortelli, da piadine e cassoni alle grigliate di carne o il carrello dei bolliti. Prezzo intorno ai 30 euro…per uscire decisamente sazi e soddisfatti!