Lo sapete che la più antica Biblioteca del Mondo continuativamente in funzione, di cui si abbia traccia scritta, si trova a Verona? Si tratta della Biblioteca Capitolare ed è attiva fin dal 517 d.C. Ora vi raccontiamo la storia, ma prima dobbiamo fare qualche passo indietro…

Quando i romani arrivano sulle rive dell’Adige è il 46 d.C. e trovano un piccolo villaggio sulle colline oltre il fiume. Loro, che di fondazioni di città la sapevano lunga, trovano clima e collocazione ideale per far nascere quella che diventerà Verona. Si sistemano all’interno dell’ansa del fiume, una naturale protezione e per prima cosa costruiscono un ponte di pietra. Quello che ancora oggi si chiama Ponte Pietra e che potete vedere nel punto più stretto del fiume.

Appena oltre il corso d’acqua, all’epoca navigabile, costruiscono il porto fluviale (di cui oggi resistono alcune piccole tracce) e poi le terme. La città cresce e quel luogo diventa quindi di grande aggregazione sociale e viene quindi costruito un tempio dedicato a Minerva.

Oggi i resti delle terme e del tempio si possono vedere all’interno della bellissima Chiesa di Sant’Elena.

Facciamo un salto storico di circa trecento anni, quando la città viene evangelizzata dal Vescovo africano Zeno, che diventa poi il Santo Patrono di Verona. Il Tempio di Minerva diventa quindi una piccola Chiesa e poi una Basilica, più o meno dove ancora oggi si trova il Duomo.

In quel periodo la sede della cultura e del sapere sono le Chiese e attorno a quella basilica si sviluppano quindi le case dei canonici e un centro studi.

Passano ancora un paio di secoli di sapere e di conoscenza, quando un amanuense, tale Ursicino, finito di copiare un codice, decide di fare una cosa strana, piuttosto rara: firma il libro, indica una data e soprattutto il committente dell’opera. E’ l’anno 517 d.C. e lui scrive il libro destinato allo scriptorium di Verona.

Quel testo, rimasto sempre all’interno della Biblioteca Capitolare di Verona, è la fonte certa in base alla quale sappiamo che a Verona esiste una biblioteca in funzione da almeno 1500 anni. E che le dà il prestigioso primato di più antica del Mondo, di cui si abbia notizia.

Il Codice di Ursicino è esposto in una delle prime teche della Biblioteca, accompagnato da uno screen interattivo che racconta in modo molto accurato la storia e i dettagli di queto libro.

All’interno delle stanze della Biblioteca Capitolare di Verona e nei suoi archivi (e nei suoi blindatissimi caveaux) sono conservati documenti, incunaboli, codici unici al Mondo che sono tutti consultabili (previa prenotazione e qualche robusta precauzione, visto che l’ultimo rocambolesco furto risale al 2018!).

Tra i pezzi più celebri, attualmente esposti, ci sono “il palinsesto di Gaio”: risale al primo secolo dopo Cristo ed è l’unica testimonianza al Mondo di diritto romano giunto in originale, quindi senza evoluzioni né interpretazioni successive.

Biblioteca Capitolare Verona

Sempre nella stessa sala è esposto il “De Civitate Dei” di Sant’Agostino. Un codice che risale al V Secolo ed è un manoscritto che risale al sacco di Roma da parte dei Goti, periodo in cui il Santo era ancora in vita.

Se pareba boves, alba pratalia araba et albo versorio teneba et negro semen seminaba

Se scavate tra le reminiscenze scolastiche, probabilmente riemergeranno queste parole, meglio conosciute come “indovinello veronese”.

Sono due righe di importanza straordinaria perché risalgono al IX secolo e rappresentano la prima frase scritta in una nuova lingua: il volgare italiano. O meglio: si tratta di una lingua di passaggio tra il latino e ciò che diventeranno le lingue romanze, come concordano tutti gli studiosi.

Sapete dove potete vedere il codice in cui è custodito “l’indovinello veronese”? In una teca della Biblioteca Capitolare di Verona, naturalmente!

E’ forse questo il documento storicamente più importante conservato in questa biblioteca.

Biblioteca Capitolare Verona

Volete altre curiosità? Troverete diversi Erbari medievali, oppure un documento originale del 1154 con la firma e il sigillo di Federico Barbarossa, in cui si sanciva la pace tra il Papa e l’Imperatore del Sacro Romano Impero.

Biblioteca Capitolare Verona

L’ultima sala è la più recente e conserva alcuni preziosi antifonari, le raccolte dei canti gregoriani. La Biblioteca ne conserva diverse centinaia, tutti risalenti a prima dell’invenzione del pentagramma. Infatti prima di diventare note musicali, i suoni venivano indicati con dei neumi. Sono dei pallini che indicavano se il tono della voce doveva salire o scendere, mentre si cantava.

La straordinarietà di questa sala è la teca multimediale che, oltre a mostrare i dettagli dei codici con i canti gregoriani, vi fa ascoltare le musiche. Pochi mesi fa, infatti, tre grandi esperti di canto gregoriano sono stati chiamati a Verona per cantare i codici conservati nella Biblioteca Capitolare. I canti sono ora a disposizione di chiunque voglia, sullo schermo interattivo, ascoltare questo embrione di musica, seguendo il testo sui volumi antichi. Un’esperienza davvero interessante, che si aggiunge a quanto di meraviglioso si può vedere.

La Biblioteca Capitolare di Verona è, del resto, sempre stata particolarmente importante. Tra i Prefetti della Biblioteca, ci fu anche Francesco Petrarca e qui studiò a lungo Dante, durante i suoi tredici anni di soggiorno in città.

Proprio qui, per concorrere alla Cattedra dell’Università di Verona, scrisse e pronunciò la celebre disputa “questio de aqua et terra”. Fu l’ultima opera, unica non letteraria, che Dante scrisse a Verona, prima di lasciare la città per andare a Ravenna, dove morì un anno dopo. Ah, per la cronaca del tempo: a Dante venne rifiutata la Cattedra universitaria!

La Biblioteca Capitolare è una delle visite da non perdere per chi viene a Verona. Tutte le informazioni su https://www.bibliotecacapitolare.it/

Tra le opzioni di visita vi suggeriamo la “Passeggiata con il Prefetto”. Sarete accompagnati tra la Chiesa di Sant’Elena, il Chiostro del Duomo e la Biblioteca Capitolare. Un tour di due ore e mezza, con il Prefetto della Capitolare che vi racconterà storia, aneddoti e curiosità della più antica Biblioteca del Mondo.

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