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La grande ansa del fiume Adige raccoglie il centro storico di Verona quasi in un abbraccio. In questo splendido contesto naturale di fiume e di colline, si insediarono gli antichi romani che ne fecero una delle più importanti città del nord Italia. Del resto la posizione di Verona era strategica. Da qui, infatti, passavano le strade che portavano a est verso Aquileia e a nord, verso la Germania.

Duecentomila anni di storia, raccontati in cinquemila metri quadri di spazi espositivi. Questo è quanto si può trovare al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Verona. E come location ideale è stato scelto un edificio che, a sua volta, ha visto passare tanta storia cittadina. La caserma austriaca di San Tomaso è stata prima Convento dei Monaci Benedettini per poi passare agli austriaci che, durante la dominazione sulla città di Verona, ne fecero prima una caserma e poi un carcere. Qui gli austriaci imprigionarono molti dei dissidenti che combattevano contro l’impero asburgico.

Sapete dov’è il posto più bello del mondo per ammirare il foliage? A pochi chilometri da Verona! Eh, già…avete capito bene! E vi diremo di più: qui i colori dorati e rubino dell’autunno incantano da centinaia di anni. Siamo al Parco Giardino Sigurtà e quello che oggi è uno dei più grandi (e premiati!) giardini del Mondo ebbe origine nel 1407, quando a Valeggio sul Mincio dominava la Repubblica di Venezia.

Brenzone sul Garda è uno dei più bei Comuni del Lago. E’ adagiato sulle sponde, proprio dove il lago inizia a stringersi e prepara la sua incursione in Trentino, ma il suo territorio arriva fino ai rilievi prealpini del Monte Baldo. Un bellissimo borgo, Brenzone, ma soprattutto un paese ricco di grandi curiosità. Qui infatti si trova la frazione di Cassone, dove scorre il fiume Aril. Sapete qual è la sua particolarità?

Bolca è una piccola frazione incastrata tra le curve delle prealpi venete.
Siamo all’estremo nord est della Provincia di Verona dove, tra la Lessinia e la Provincia di Vicenza, ancora si parla l’antica lingua dei popoli cimbri.
Questa non è zona di passaggio: chi viene a Bolca deve proprio aver voglia di venire a Bolca!
E allora perché spingersi fin qua su?!

La storia del “bisso galeto” era una delle protagoniste dei filò.
Un animale strano e pauroso con la sua coda di serpente e il corpo di un galletto, con il suo sguardo velenoso che uccide chiunque lo tocchi o semplicemente lo guardi.
Clima rigido da queste parti. Le famiglie vivevano nelle case in sasso tipiche della Valpolicella e d’inverno, in epoche in cui la televisione era un’invenzione ancora lontana, si radunavano nelle stalle, tutti sdraiati sul fieno a farsi scaldare dal fiato degli animali.

Se pensate a Verona, quali sono le prime cose che vi vengono in mente?
Lasciateci indovinare…l’Arena? Poi…Romeo e Giulietta, naturalmente!
Che altro? La Basilica di San Zeno e poi…ah, ecco: il Pandoro! Ma quello vi viene in mente solo intorno a Natale.
Qualche esperto di storia romana potrebbe pensare al Teatro Romano, a Ponte Pietra e Piazza delle Erbe; oppure se qualcuno ama la storia medievale potrebbe parlarci di Castelvecchio o delle Arche Scaligere.

Molina è un piccolo paese dell’alta Valpolicella.
Case in sasso, fiori alle finestre e tetti con le tipiche pietre della Lessinia. Tutto intorno si aprono i boschi e i sentieri dei Monti Lessini, ma soprattutto tanti, tantissimi ruscelli.
Il nome stesso del paese di Molina deriva dal fatto che agli inizi del 1900 in questa stretta vallata, bene allineati lungo il torrente, fossero operativi diciannove mulini.