Se aveste il tempo e la voglia di andarvi a guardare una cartina della Corea del Sud, potreste notare, a nord-ovest, quell’enorme agglomerato urbano che è la capitale, Seoul (breve digressione: la pronuncia locale è più simile a “Sò-ul” che al nostro “Se-ùl”), una ridente cittadina che ospita la modica cifra di 10 milioni di abitanti. 25, se includiamo le limitrofe aree di Incheon a ovest e Seongnam a sud, ufficialmente autonome ma fisicamente troppo vicine per essere davvero considerate tali.Ad ogni modo: se voleste farvi un giro in Corea, ma il tempo a vostra disposizione non fosse abbondante, o se non vi attirasse l’idea di correre su e giù per il Paese su treni e autobus, non vi preoccupate – qui troverete tutto ciò che potete desiderare! Cominciamo il nostro tour!

Innanzitutto, un po’ di orientamento: la città è tagliata in due dal fiume Han (Hangang). A nord troviamo la parte più “centrale” e storica di Seoul, a sud invece zone sviluppatesi in tempi più recenti, dedicate a commercio e affari – prendete con le pinze questa sommaria suddivisione, è giusto per farsi un’idea!

Per spostarvi in città, non avete che l’imbarazzo della scelta, tra 18 linee della metropolitana, innumerevoli ma leggermente più ostici autobus, e una schiera infinita di taxi decisamente più economici che in Italia (ma attenti, anche qua ci sono i furbetti che non accendono il tassametro alle volte!).

Il punto di partenza obbligato, per gli amanti della Storia come per tutti gli altri, è Gyeongbokgung, un palazzo reale. In città ce ne sono altri, ma se proprio dovete limitare la visita ad uno, questo è IL palazzo.

All’interno delle mura perimetrali, si passeggia tra imponenti edifici di rappresentanza, lunghi corridoi coperti, laghetti e padiglioni, e vari quartieri recintati riservati a madri, mogli, parenti e ospiti.

Davanti all’ingresso principale del palazzo, si stende Sejong-daero, percorsa la quale si incontra il municipio di Seoul. Arrivando verso il fondo e poi voltandosi indietro, si può avere una splendida visione d’insieme della porta Gwanghwa-mun e delle mura, sovrastate dalle montagne sullo sfondo.
Ah, che emozione verso l’ora del crepuscolo, con le costruzioni illuminate che si stagliano contro il cielo blu scuro!

Nel solco della Storia, a pochi passi dal palazzo c’è il quartiere di Bukchon, dove sopravvivono alcune delle ultime case tradizionali della città.
Passeggiando per i suoi stretti vicoli, capita di imbattersi all’improvviso in costruzioni di legno con tetti a pagoda, alberi di pino che sembrano usciti da un dipinto, e… beh, orde di turisti, naturalmente!

A sud del fiume, a Seolleung, un lussureggiante parco ospita alcune delle tombe della famiglia reale, degli enormi tumuli sovrastati da animali di pietra e statue di guardiani armati e ufficiali in divisa.

Poco distante, storia e spiritualità si incontrano al tempio di Bongeunsa, un’oasi di verde e di pace circondata da enormi grattacieli. In occasione di particolari festività, potrete trovarlo decorato da fiumi di fiori variopinti o costellazioni di lanterne di carta.

Anche il museo nazionale riserva infinite sorprese, a partire dall’ingresso gratuito, e confesso che, ormai alla mia sesta o settima visita, non posso ancora dirmene stanca.
Vi si trovano reperti che illustrano la storia del Paese dalla preistoria ad oggi, ma anche collezioni di calligrafia, arte buddista e ceramiche.

Se invece siete più i tipi da folklore locale, non perdetevi i mercati della città: Gwangjang innanzitutto, sempre gremito di avventori dei baracchini di cibo che occupano quasi interamente le sue strade e riempiono l’aria di vapori e profumi.

Anche il mercato di Namdaemun, vicino a una delle antiche porte d’ingresso della città, offre uno spettacolo interessante: nominate una cosa, una qualsiasi, e lì la troverete!

Se non avete problemi con posti umidicci e odori forti, dovete assolutamente provare Noryangjin, il mercato del pesce, dove – a cifre non modiche ma ragionevoli – potete comprare quello che più vi piace e poi farvelo cucinare direttamente in uno dei ristoranti che si trovano sul posto. Auguri con le spiegazioni!

E se voleste proprio vivere l’esperienza coreana estrema, potreste sempre andare al parco lungo il fiume, farvi recapitare del pollo fritto con della birra fresca  – sì, consegna a domicilio outdoor – e gustarvi la cena ammirando il tramonto e le luci della città.

Certo, qui sto dando per scontato che sia estate, e non piova, ma in questi casi potete sempre rintanarvi in una jjimjilbang, un incrocio tra una sauna e un bagno pubblico dove, indossando un ridicolo pigiamino offerto dalla casa e seduti sul pavimento riscaldato, potete mescolarvi ai locali mentre mangiano uova sode e guardano la TV, prima di ritornare agli spogliatoi e dedicarvi un bel bagno bollente ristoratore.

Gli appassionati di arte e i fan dell’architettura possono organizzare un tour che soddisfi entrambi, visitando l’MMCA (Museum of Modern and Contemporary Art) recentemente rinnovato, a pochi passi dal palazzo di Gyeongbokgung, oppure il Seoul Art Center (un po’ fuori mano ma con un programma di mostre e concerti a dir poco strabiliante) ospitato in un bizzarro edificio con il tetto a forma di cappello tradizionale – sì, lo so, detta così sembra un’idiozia, ma fidatevi di me!

Nel cosmopolita quartiere di Itaewon si trova inoltre il museo Leeum Samsung, che in un’unica, pregevole struttura permette di avere una panoramica dell’arte antica e moderna della Corea, ma non solo.

Nel quartiere di Dongdaemun ha da poco aperto i battenti la futuristica DDP (Dongdaemun Design Plaza) dell’archistar Zaha Hadid. Al suo interno sono ospitate numerose mostre, ma anche bar, negozi, e soprattutto la settimana della moda di Seoul, che trasforma la zona antistante in un enorme set per fotografi e modaioli di tutto il mondo.

Non è un caso che le sfilate abbiano luogo in quest’area, dato che l’intero quartiere è tradizionalmente dedicato al commercio – anche all’ingrosso – di abiti, tessuti e accessori. Il che lo rende, insieme alle zone di Myeongdong e Apgujeong, il paradiso degli spendaccioni.

Non che il resto della città riservi meno occasioni per svuotare il portafoglio. Avete presente la Gangnam dell’omonimo tormentone di qualche anno fa? Ecco, con la vicina Sinsa è un’altra meta ideale per quattro passi e un po’ di shopping, o anche per… qualche ritocchino estetico.

Dal botox al naso nuovo, basta fare riferimento alle centinaia di cartelloni pubblicitari per scegliere la clinica che fa al caso vostro…

Per terminare un’intensa giornata, vi consiglio una passeggiata rilassante lungo il canale Cheonggyecheon, prendendovi magari il tempo di mettere i piedi in ammollo nell’acqua fresca.

Poi, quando il sole è completamente tramontato, salite con la funivia alla Namsan Tower, dalla cui cima potrete ammirare il panorama notturno di Seoul, le sue mille luci tagliate dal nastro nero del fiume, le sagome delle montagne in lontananza, e forse come me penserete “Accidenti, anche stavolta mi sono dimenticata il maglione…”

Testi e foto di Melissa Merlin

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