Saint Rhemy è il primo borgo che i pellegrini incontravano, entrati in Italia.
E doveva essere un incontro che ridava luce ai sorrisi dei viandanti, visto che per arrivare fin qui era necessario attraversare il terribile Colle del Gran San Bernardo.
Da qui entra in Italia la Via Francigena: la strada che dalla Cattedrale londinese di Canterbury portava i pellegrini a Roma, attraversando la Francia e la Svizzera.

In Italia, dicevamo, si entrava attraverso il colle del Gran San Bernardo dove anche durante gli attuali inverni la neve arriva a superare i venti metri di altezza.

Non è un caso che proprio qui San Bernardo di Aosta, nel 1035 decise di costruire il primo ospizio per pellegrini e viaggiatori. Veniva offerto riparo, vitto e alloggio per una notte a chiunque passasse.
Pellegrini e contrabbandieri, ugualmente accomunati dal riparo offerto dai frati. Una Congregazione nata e cresciuta allo scopo di salvare dal gelo le persone, con l’aiuto dei cani più forti e resistenti alle temperature glaciali: quelli che oggi conosciamo come i San Bernardo.Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

Attualmente l’Ospizio offre ancora ospitalità, ma la struttura è cresciuta ed è stata affiancata anche da un hotel e un ristorante e un negozio di prodotti locali.

Tutto è gestito dalla Fondazione Berry che, oltre a fare beneficenza, si occupa anche di gestire il Museo dell’Ospizio e soprattutto l’allevamento dei San Bernardo.
Da visitare, quando passate da queste parti!

Sapete perché la fondazione si chiama Berry?
Berry era uno dei San Bernardo che si occupava di salvare le persone. Visse all’Ospizio dal 1800 al 1812 e salvò più di 40 persone. Divenne presto il più famoso dei cani e la sua storia divenne leggendaria, al punto da far decidere di imbalsamare Berry ed esporlo nel Museo stesso.Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

Il resto delle stanze racconta la storia dell’Ospizio e delle montagne circostanti, con una bella esposizione di oggetti e arredi storici. All’interno dell’Ospizio si trova una splendida esposizione di icone, quadri e testi sacri che risalgono al 1400.

E poi non si può non fermarsi davanti ai San Bernardo! Loro per primi saranno felici di vedervi e non faticherete a capirlo, per quanto sono entusiasti e coccolosi.
La Fondazione organizza anche passeggiate tra i sentieri, accompagnati dai cani: un’attività perfetta per i bambini. L’unica accortezza….è che siamo già in territorio svizzero e quindi si paga (non poco) in franchi!
Tutte le informazioni su www.fondationberry.ch

Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a EtroublesIl confine tra Italia e Svizzera passa a poche decine di metri dall’Ospizio e divide a metà un piccolo laghetto.
Sul lato italiano si trova il bar-ristorante Du Lac. Non serve che vi consigliamo di provarlo…se, come abbiamo fatto noi, percorrerete la Via Francigena al contrario arriverete sufficientemente affamati per sedervi e godere delle delizie che vi verranno proposte! Vi assicuriamo che ne vale la pena!Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

Il sentiero della Via Francigena inizia a scendere affiancando un ghiacciaio. Uno dei pochi rimasti ancora tenacemente aggrappati al terreno, nonostante il riscaldamento globale ne riduca sempre più le speranze di sopravvivenza…
Si scende per sentieri non troppo impegnativi, punteggiati di fiori colorati tra cespugli di erbe alpine.
Avete presente il sapore delle caramelle svizzere? Ecco! Respirate a pieni polmoni e lo sentirete farsi largo nelle narici!Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

Basta una mezz’oretta di camminata per arrivare all’Enoteca più alta d’Europa.
Un edificio in legno ospita un ristorante-enoteca che vanta questo curioso primato.
Date un’occhiata agli igloo esterni: sono stanze da letto! E poi pensate alla soddisfazione del risveglio tra queste montagne!

Scendiamo ancora, fino ad incontrare le prime case di Saint Rhemy.

Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a EtroublesUn borgo delizioso; anzi: il più bello che abbiamo visitato in Valle d’Aosta!
Si tratta di poche case in sasso e una Chiesetta, strette tra la montagna e il ruscello.
Poche strette vie che i lampioni della sera rendono un quadro ancora più delicato.Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a EtroublesVia Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a EtroublesAl centro dell’unica via si trova l’Hotel Suisse, che è anche un delizioso ristorante.

Simona lo gestisce insieme al marito, con grande passione per l’ospitalità e per il proprio territorio. Qui tutto è fatto in casa: dalla pasta, al pane, dai dolci agli sciroppi di pigne e sambuco da assaggiare con i formaggi.

Qui non si cena: si entra in una dimensione spazio-temporale unica. Non c’è fretta, c’è da mettersi comodi e lasciarsi trasportare dai sapori.
E finchè si aspetta si osservano i dettagli. La stufetta a legna, le finestre decorate che guardano il ruscello, i ceppi di legno pronti per l’inverno. Perché sono i dettagli a fare la differenza e a rendere una semplice cena, un’esperienza da ricordare.

Poco più avanti, lungo la stessa via, si produce il famoso prosciutto aromatizzato di Saint Rhemy. Tutto qui è a “km zero” che più zero non si può.

Se passate da queste parti non perdetevi una cena all’Hotel Ristorante Suisse. Curiosate su www.suissehotel.it e non sarà difficile convincervi.

Mancano pochi chilometri di discesa per arrivare a Etroubles, altro paesello medievale oggi tra i “borghi più belli d’Italia”.

Anche questa è zona di viaggi e viaggiatori, di viandanti e pellegrini lungo la Via Francigena. Qui nel 1317 il Parroco Jacques de la Tour fondò un ospizio per i viaggiatori più poveri. Donò casa, giardino, mobili e cibo disponendo che venisse sempre fornito “fuoco e letto ai poveri passanti” e tutti i giorni venisse distribuita “zuppa e la sesta parte di un grosso pane” a tutti gli ospiti. Perché secondo le regole della montagna si aiuta sempre chi ha bisogno.Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

E per aiutarsi gli uni con gli altri serve una grande cooperazione. Infatti proprio qui è nata, nel 1853 la prima latteria turnaria della Valle d’Aosta.Via Francigena in Valle d'Aosta dal Gran San Bernardo a Etroubles

Cos’è una latteria turnaria?
L’antesignano di una cooperativa sociale! Chiunque possedesse qualche mucca poteva portare il latte alla latteria turnaria, consegnarlo e poi a turno lavorarlo per farlo diventare burro o formaggio a seconda delle esigenze.

Più avanti negli anni ognuno aveva una sorta di “libretto di deposito” in cui segnava il latte consegnato e prendeva il burro o formaggio che gli serviva, in una sorta di dare/avere dal chiaro intento mutualistico.
La latteria turnaria di Etroubles diede il via ad una serie di aperture in tutta la Valle d’Aosta e cessò la sua attività nel 1988.

Tutto il borgo ruota intorno alla grande fontana centrale, ornata di fiori colorati.

Ma tutta Etroubles è il paese dei fiori e delle fontane. E’ il borgo dove abbiamo scelto di alloggiare durante la nostra settimana valdostana e la fontana è stata il nostro rito quotidiano. Che fare, prima di partire per una giornata di sentieri?!

Riempire le borracce alla fontana!

Perché il piacere di stare in montagna è fatto di dettagli e di piccoli gesti

2 Comments

  1. Che bei percorsi! A me piacerebbe molto trascorrere qualche giorno in Valle D’Aosta, percorrere qualche sentiero – poco impegnativo e con calma – sedermi a mangiare cibi genuini. Un bellissimo viaggio avete fatto!

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Grazie Bruna!
      La Valle d’Aosta è stata una bellissima sorpresa proprio perché perfetta per chi ha voglia di avvicinarsi alla montagna con calma.
      Per noi è stata la prima volta, ma non sarà l’ultima!

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