Qualche “post fa” avevamo iniziato un ideale giro d’Italia ad alto tasso di calorie, di regione in regione per un tour gastronomico tra la cucina tipica italiana!
Avevamo iniziato tra canederli, spritz e frico a nordest per fermarci poi davanti ad una invitante sbrisolona in Lombardia. Qui trovate il primo post della serie “Eh, ma come si mangia in Italia…”!
Saluzzo, delizioso borgo piemontese in provincia di Cuneo, si adagia tranquillo in una vallata ai piedi del monte Monviso.
Capitale di un importante marchesato, conserva ancora intatto tutto il suo fascino tardo-medievale e camminare qui vuol dire fare un bel viaggio nella storia.
Le città piemontesi, grandi o piccole che siano, ci hanno sempre dato l’impressione di essere eleganti e raffinate.
Aree pedonali, portici e piazze con i tavolini all’aperto e palazzi prestigiosi sono le caratteristiche principali dei centri piemontesi. Anche la città di Asti non è da meno!
Ci sono luoghi dove il tempo si è fermato. Luoghi dove, entrando, si cammina in una dimensione indefinita: potresti essere in qualsiasi giorno di qualsiasi anno della storia.
Uno di questi posti è il Ricetto di Candelo.
Elegante e raffinata. Se penso ai primi due aggettivi per definire Torino, sono questi.
Quel che è certo è il fatto che, basta passeggiare per il centro storico, per accorgersi di ciò che Torino non è.
Non è la città fredda, grigia e industriale che molti immaginano. Complice il passato (e il presente) legato all’industria automobilistica, l’immagine associata a Torino è quella di un’enorme fabbrica coperta da un cielo plumbeo… ecco, nulla di più fuori dalla realtà!
Da un po’ di tempo non mi capitava di camminare sentendo solo il rumore dei miei passi.
Calma e tranquillità, sono due piacevoli quanto rare sensazioni, provate una tarda sera, passeggiando per il Piazzo di Biella.