Cosa c’entrano le stampe antiche e i vecchi vinili con il centro storico di Vicenza?
C’entrano eccome! Anche se non eravamo per nulla preparati all’idea… qualche domenica fa, infatti, avevamo deciso di andare a passeggiare per il centro storico di Vicenza, non sapendo che avremmo anche passeggiato tra le bancarelle di uno dei più grandi, importanti e frequentati mercatini dell’antiquariato d’Italia.

Ogni seconda domenica del mese il centro storico si popola di commercianti che propongono in vendita qualsiasi tipo di oggetto vintage: dall’abbigliamento agli accessori; dai mobili agli oggetti d’arte; dai vinili ai libri antichi; dalle bambole in porcellana ai giocattoli, fino alle curiosità più impensabili come una bancarella di antiche e coloratissime scatole di latta.

Il nostro primo approccio al centro è in Piazza Castello, dove spicca Palazzo Porto. Il palazzo nobiliare, progettato nel 1571 ed attribuito al Palladio è un grande esempio di incompiuto, ma non per questo meno affascinante di altri più noti.

Ci perdiamo subito tra i primi banchi, dove il nostro Leo è rapito dal suono dei vecchi carillons. Noi invece curiosiamo tra i vecchi vinili e non resistiamo di fronte ad una vecchia edizione di “Tutti insieme appassionatamente” già sapendo che suonerà in continuazione ad insistente richiesta del nostro bimbo…

Proseguiamo la passeggiata in Piazza del Duomo per una visita alla Cattedrale di S. Maria Annunciata. L’edifico assunse l’aspetto attuale intorno alla metà del 400, ma il sito su cui sorge era un luogo destinato al culto fin dal III secolo. All’altro lato della Piazza, nel sottosuolo, si trova un interessante Criptoportico Romano visitabile solo su prenotazione.

Anche in questa bella piazza trovano posto le bancarelle…come resistere alle pochette e ai foulard vintage di Chanel? In questi casi leggere l’etichetta del prezzo è un buon deterrente…

Vicenza è un piccolo gioiello, una di quelle città bomboniera: piccola, deliziosa e ben curata. L’atmosfera del centro storico è rilassata e piacevole: sui tavolini dei bar si chiacchiera, si bevono spritz e si divorano tartine… e anche noi approfittiamo per una piacevole pausa.

Riposati e rifocillati a dovere, entriamo in Piazza dei Signori dove si erge maestosa la Basilica Palladiana. E’ il più celebre monumento del Palladio ed è davvero difficile descriverne l’imponenza e la magnificenza. Il progetto del Palladio risale alla metà del 500 e l’opera venne definitivamente completata nel 1614, dopo la morte dell’architetto. Pur chiamandosi Basilica, l’edificio fu pensato dal Palladio per ristrutturare vecchi edifici comunali e per ospitare la sede delle magistrature e del governo cittadino. Il termine basilica fu scelto solo per attribuire maggior importanza all’opera e, in onore del suo ideatore, è passata alla storia con questo termine, seppur improprio.

Da Piazza dei Signori proseguiamo su Corso Palladio, fino alla Chiesa di Santa Corona verso  il Teatro Olimpico. La Chiesa di Santa Corona, risalente al tredicesimo secolo, era una delle più importanti della città. Nel corso dei secoli si è abbellita ed arricchita di molte opere d’arte, grazie soprattutto alle famiglie nobili che commissionarono diverse opere d’arte allo scopo di “salvarsi l’anima”.

Arriviamo all’arco d’ingresso del Teatro Olimpico. Entriamo nel bel giardino tra i palazzi medievali, dai quali spicca una torre merlata. Tra le statue in marmo, le vasche e le aiuole, ci sistemiamo su una panchina e approfittiamo per far fare due corse a Leo. Purtroppo non abbiamo tempo per visitare il teatro ed imbocchiamo la via del rientro. Una buona scusa per tornare…visto che questa piccolo ed ordinato centro storico ci è davvero piaciuto!

Se passate in zona, non perdetevelo!

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