Sarà la brezza del mare, sarà il panorama incorniciato tra i promontori, saranno i “Glomeruli Ruggeri”…ma quel che è certo è che a Pesaro si respira aria buona! Come dite? Non sapete cosa siano i “Glomeruli Ruggeri”?! Tranquilli, tra qualche riga ve lo raccontiamo! Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere a Pesaro, organizzato dall’APA (Associazione pesarese Albergatori), ci ha portati dal lungomare alle vie del centro storico con una visita guidata teatralizzata. Conoscete le visite guidate teatralizzate?! Sapete come funzionano?
Le bellezze della città, i punti di maggior interesse ma soprattutto le curiosità dei luoghi ci sono stati raccontati “direttamente dai protagonisti” che li hanno vissuti! Rossini, Benelli, Ruggeri e tutte le celebrità che hanno reso famosa la Provincia di Pesaro-Urbino hanno raccontato le loro vite in chiave “semi-seria” (ma con notizie assolutamente reali!) rendendo la visita molto divertente e particolarmente adatta anche ai bambini.
Ma veniamo quindi all’itinerario tra le cose da vedere a Pesaro, nell’ordine proposto dai “veri protagonisti”!
- Il lungomare di Pesaro e la sfera di Pomodoro.
La città di Pesaro si trova in una posizione geografica particolarmente pittoresca. Pensate che, in una ideale discesa lungo la costa italiana da Trieste verso sud, il primo promontorio che movimenta la linea della costa è quello di San Bartolo, poco più a nord della città marchigiana. E il secondo, poco più a sud. Quale miglior posizione per la città di Pesaro? Racchiuso tra le due falesie, il lungomare offre spiagge attrezzate e un susseguirsi invitante di locali e ristoranti.
Al centro del lungomare si trova uno dei più celebri e fotografati monumenti di Pesaro: la Sfera di Arnaldo Pomodoro. “La palla”, come viene chiamata abitualmente dai pesaresi, è una fusione in bronzo del 1998 su un modello in poliestere che arrivò a Pesaro nel 1971. Inizialmente la sfera era adagiata su una collinetta, mentre oggi l’esemplare in bronzo si trova al centro di una fontana che ne riflette la forma con un affascinante effetto.
- Il Villino Ruggeri
“Qui faccio buon sangue io!”. Questa curiosa scritta si trova sulla porta di ingresso del villino liberty, costruito nel 1902 sullo stile parigino. Ma la storia di un genio visionario di fine Ottocento, ce la racconta lo stesso Oreste Ruggeri “in persona”. Studioso di scienze, medicina, veterinaria ma anche di arte e pittura, Oreste ebbe alcune intuizioni che lo resero famoso e soprattutto ricco.
Nel 1897 inventò i “Glomeruli Ruggeri”: delle piccole pastiglie di solfato di ferro che curavano l’anemia e, più in generale, le malattie del sangue. Ma soprattutto Ruggeri fu il primo pubblicitario d’Italia! Infatti pensò di dipingere delle scritte colorate sui muri delle case (celebre quella su casa sua: “Anemia? …Glomeruli Ruggeri!”) e si inventò l’uomo sandwich. Questo gli portò successo e fama, ma soprattutto ricchezza: un pacchetto di glomeruli costava tre lire. Prezzo popolare e pubblicità, le chiavi vincenti. Oreste viaggiò in tutta Italia e soprattutto in Francia e proprio a Parigi si innamorò dello stile liberty, che volle replicare nella sua Pesaro. Il suo villino fu una delle prime case costruite sul lungomare, ma soprattutto è ancora oggi un frammento di Parigi a Pesaro.
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
Pochi minuti a piedi bastano per lasciare il lungomare ed immergersi tra le cose da vedere nel centro storico di Pesaro.
Lungo la via principale del centro, il Decumano romano, si trova l’attuale Cattedrale. Un tempo dedicata a San Terenzio, Patrono cittadino, la Chiesa ha una storia piuttosto articolata. Prima tempio pagano, poi Chiesa paleocristiana del IV secolo, distrutta dalle guerre gotiche. Poi di nuovo Chiesa paleocristiana nel VI secolo fino a diventare Cattedrale nel VII secolo.
Questa stratificazione storica è ben visibile all’interno della Chiesa, dove si possono ammirare i tre diversi livelli della pavimentazione a mosaico. Ma non è solo dal pavimento che potrete toccare con mano il passare dei secoli: anche la struttura dell’edificio è piuttosto articolata. La facciata tardo duecentesca è romanica, mentre l’interno è neoclassico! Si, insomma: gli appassionati dello “scorrere degli anni” avranno di che stupirsi!
- Casa Rossini
Un tempo si chiamava “Via Duomo” ma oggi la conosciamo come Via Rossini. Nella casa a due piani (diventati quattro nel XV secolo) a pochi passi dalla Cattedrale nacque Gioacchino, che sarebbe diventato il celebre maestro e compositore.
Casa Rossini, acquistata dal Comune a fine Ottocento, è diventata il Museo Rossini nel 1904. Ospita alcuni degli arredi originali dell’epoca della nascita di Gioacchino e diversi cimeli appartenuti all’artista già famoso. Ma soprattutto la Casa – Museo Rossini dispone di installazioni multimediali per riviverne la vita e le opere in modo completo, attraverso la musica ma anche l’analisi di documenti autografi e spartiti originali digitalizzati.
- Palazzo Mosca e Musei Civici
C’era una volta una famiglia di commercianti bergamaschi… Potrebbe iniziare così la storia del Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici dal 1936.
I Mosca arrivarono a Pesaro intorno alla metà del Cinquecento e grazie alle loro ricchezze entrarono nella nobiltà cittadina, acquistando da lì a poco il Palazzo che porta il loro nome. Ciò che rese importante la presenza della famiglia Mosca in città fu la loro passione per l’arte e la cultura. Il palazzo diventa presto un centro di ritrovo di intellettuali e la famiglia inizia ad acquistare opere d’arte, che diventeranno poi la prima collezione del Museo civico.
Ma sapete qual è il punto più fotografato della città di Pesaro?! E’ proprio nel cortile di Palazzo Mosca ed è la “parete di libri”. Si tratta di una scenografia creata per il Festival Rossiniano ed oggi fa da sfondo a migliaia di foto. Essendo all’aria aperta, i libri esposti alle intemperie si rovinano e devono essere spesso sostituiti e rimpiazzati…ma ne vale la pena, per una delle star di Pesaro!
- Casetta Vaccaj
Un vero gioiello nel cuore di Pesaro! Risale al 1200 (poi ristrutturato nel 1400) ed è il più antico edificio della città. Dall’inizio degli anni Ottanta è un elegante Caffè che con il grande bancone e le vetrate a specchio ricorda i bistrot parigini dell’Ile Saint Louis.
Ma la grande sorpresa del locale sono i suoi sotterranei: un lungo corridoio con la volta a botte e i cunicoli laterali che un tempo erano le vie della vecchia Pesaro sono stati oggi riadattati a sale di degustazione e ritrovo per circoli di lettura. Un ambiente di una bellezza entusiasmante che merita di essere visitato.
Qui alla Casetta Vaccaj abbiamo assaggiato una delle specialità di Pesaro: la Pizza Rossini. Sapete cos’ha di speciale? È una pizzetta farcita con uova sode e maionese. No, no…non fate quella faccia! Anche se la maionese non è esattamente il primo ingrediente che metteremmo sulla pizza, vi assicuriamo che è davvero un aperitivo delizioso!
- Conservatorio Rossini
La storia di questo prestigioso Conservatorio è presto detta…ed è proprio Rossini “in persona” a raccontarcela. Fu lo stesso Maestro a disporre, per volontà testamentaria, la fondazione di un “liceo musicale” nella città di Pesaro. Era il 1882 quando la scuola diede avvio ai corsi, diventati presto di grande prestigio grazie alla presenza di autorevoli Maestri e compositori dell’epoca.
Ma in realtà il “nostro” Rossini ci racconta anche altre vicende, più personali e meno legate alla storia del Conservatorio! L’amore per le donne, il denaro ma soprattutto il cibo che guidava e stimolava le giornate del Maestro. “Non conosco un’occupazione migliore del mangiare. L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore”. E proseguendo nel suo racconto ci spiega di aver pianto tre volte in vita: “quando hanno fischiato la mia prima opera, quando ho sentito suonare Paganini e quando, durante una gita in barca, mi cadde in acqua un tacchino ripieno di tartufi”.
- Piazza del Popolo
Da sempre è il cuore della città, e ultimo punto della nostra passeggiata tra le cose da vedere a Pesaro, nel centro storico. Trovandosi all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, era il Foro Romano e poi, nel corso dei secoli, mantenne la sua importanza diventando il centro politico e amministrativo di Pesaro. Al centro della piazza si trova la grande fontana, copia ricostruita sull’originale settecentesca andata distrutta, mentre sullo sfondo spicca il quattrocentesco Palazzo Ducale.
- Officine Benelli
Nel centro storico di Pesaro, il famoso Tonino Benelli “in persona” ci ha raccontato di come sua madre fece crescere ben sette fratelli da sola, in un periodo storico in cui le difficoltà non mancavano! In età da lavoro, i fratelli Benelli aprirono la loro piccola officina, proprio sotto casa e dove oggi una targa commemorativa ricorda dove mossero i primi passi…o meglio: le prime accelerate in moto!
A suon di multe e di grane con la Polizia, i fratelli Benelli decisero che il più piccolo e scatenato Tonino avrebbe potuto gareggiare nelle competizioni ufficiali, visto che per i vicoli della vecchia Pesaro non riuscivano a fermarlo! Così fecero dando inizio all’epopea dei Benelli in giro per l’Europa. Erano gli anni tra il 1924 e il 1932 quando Tonino Benelli vinse e stravinse, prima di essere bloccato da un brutto incidente, ironia della sorte, in moto durante un tranquillo giro per strada.
In quegli anni l’officina Benelli si ingrandì e grazie alla fama ottenuta con le corse, divenne un marchio celebre. Oggi l’azienda Benelli ha centodieci anni e nelle officine storiche si trova uno spazio espositivo di grande interesse. Nei due piani dell’esposizione si possono ammirare i primi esemplari dai dettagli curiosi, fino alle moto da competizione e gli attuali modelli che portano il marchio pesarese nel Mondo.
Un Museo da non perdere per tutti gli appassionati delle due ruote!
Pesaro è una città che si gira tranquillamente a piedi, ma se volete muovervi in bicicletta potete approfittare della “bicipolitana”! I percorsi ciclabili sono indicati con colori e numeri proprio come quelli della metropolitana. Undici linee della “bicipolitana” per oltre 80 chilometri, dal mare alle colline, fino a Fano. Un modo originale e simpatico per invitare le persone alla mobilità alternativa…ma soprattutto un’idea degna degli eredi di Ruggeri! Pesaro, evidentemente, è città di creativi!
Qualche suggerimento pratico.
Se avete voglia di una degustazione di prodotti locali, fate una visita all’Azienda Agricola De Leyva. E’ una neonata realtà, di ragazzi giovanissimi che lavorano i prodotti dei loro campi: dalla frutta per le confetture e i succhi, alle verdure sottolio, fino alla produzione di vino. Pensate che il primo imbottigliamento dell’azienda (cinque etichette: tre vini rossi e due bianchi) è del 5 settembre 2021! Come non dare fiducia ad una così bella novità?! Peraltro i prodotti sono meravigliosi…
Inoltre nei terreni dell’azienda De Leyva sono stati trovati alcuni rifugi, probabilmente depositi di armi, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Volendo si possono anche visitare, unendo quindi un po’ di storia contemporanea ai piaceri del palato!
Se volete scoprire Pesaro e Urbino in maniera alternativa, originale e divertente, vi consigliamo caldamente le visite guidate teatralizzate. Sono organizzate da APA (Associazione Pesarese Albergatori) e si chiamano “Ti presento Rossini…e non solo!”. Si svolgono due volte la settimana nel periodo da maggio a settembre; ogni visita due circa un paio d’ore ed è l’ideale per piccoli gruppi o per chi (come noi!) viaggia con bambini e ragazzi. Tutte le informazioni su www.apahotels.it
Articolo scritto in collaborazione con APA Hotels, Pesaro.
1 Comment
Mi piace tutto il percorso delle cose da vedere a Pesaro ma, tra le altre, aggiungerei, per chi avesse più tempo e piacere storico culturale, “Chiesa Di Dio” e “Villa Imperiale”