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Sarà la brezza del mare, sarà il panorama incorniciato tra i promontori, saranno i “Glomeruli Ruggeri”…ma quel che è certo è che a Pesaro si respira aria buona! Come dite? Non sapete cosa siano i “Glomeruli Ruggeri”?! Tranquilli, tra qualche riga ve lo raccontiamo! Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere a Pesaro, organizzato dall’APA (Associazione pesarese Albergatori), ci ha portati dal lungomare alle vie del centro storico con una visita guidata teatralizzata. Conoscete le visite guidate teatralizzate?! Sapete come funzionano?

Chiunque gironzoli su e giù per il nostro Paese, non può rinunciare al cibo tipico.
Noi italiani sappiamo da sempre quanto sia importante il rito del cibo. Gli stranieri lo capiscono in fretta.
L’immagine dell’Italia è ancora quella dell’osteria con i tavoli in legno e le tovaglie a quadretti, dal sapore un po’ antico, magari con una nonna dalle forme abbondanti e il grembiule colorato, dietro i fornelli.
Forse in questa descrizione c’è qualche luogo comune di troppo, ma dai, diciamo la verità, quanto ci piace un’immagine così?

Quanto amiamo le Marche ormai è piuttosto chiaro, vero?!
Un po’ per i ricordi d’infanzia e gli anni di vacanza al mare con i nonni (ne abbiamo parlato in Le Marche e le tre del mattino); un po’ perché ci si sta proprio bene, nelle Marche. Ma soprattutto amiamo le Marche perché dal mare all’entroterra c’è un territorio incantevole e che offre panorami, natura, storia e cultura così diversi da essere sempre sorprendenti.

Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia, è un Museo a cielo aperto!
Le sue origini sono romano bizantine: storicamente infatti si chiamava Castelmarco, ovvero castrum del dio Marte al quale era dedicato un tempio lungo l’antico cardo, sulla sommità della collina.
Così ci racconta Willy, giovane guida dell’Archeoclub, durante la visita guidata notturna organizzata in occasione del Grand Tour Musei 2019.

Il piccolo borgo di Acqualagna si trova nelle Marche, lungo la strada che da Fano entra in Umbria.
Di qui passava l’antica via Flaminia: stretta, a tratti tortuosa e con le montagne da superare. Ma i romani, si sa, difficilmente si fermavano di fronte agli ostacoli…
Oggi il Borgo di Acqualagna è famosissimo per il tartufo; qui se ne trova in abbondanza, si vende, si mette all’asta e si mostra in una delle più grandi fiere d’Italia…ma soprattutto si assaggia!

Il centro storico di Macerata è tutto raccolto intorno alla sua piazza principale. Piccolo, tranquillo e, quando scende la sera, un po’ sonnolento. Non è difficile, a Macerata, ritrovarsi a camminare da soli nel silenzio delle strette vie del centro o sui saliscendi che conducono alla sommità della collina su cui è costruita. Silenzio e luci ocra che rischiarano appena i palazzi di mattoni e che ancora mostrano qualche crepa del terremoto del 2016.

Le alte mura merlate, le case in sasso e il silenzio nelle strette vie cittadine.  Sullo sfondo, dall’alto della collina, l’imponente Rocca che fu teatro dello sfortunato amore tra Paolo e Francesca. Questi gli ingredienti che fanno di Gradara uno dei Borghi medievali più affascinanti ed apprezzati del nostro Paese, tanto da meritarsi il titolo di “Borgo dei Borghi 2018”.

Le vacanze estive iniziavano alle tre del mattino. Le vacanze estive dovevano iniziare alle tre del mattino, sennò non erano le vacanze estive. Si partiva di notte perché c’era meno caldo, c’era meno traffico e poi perché…si usava così. Era la fine degli anni Settanta, inizio Ottanta. La partenza notturna, per me – bambino di 4-5 anni – era un’emozione unica. La partenza di una spedizione di esploratori. Aspettavo tutto l’anno quel momento. Le tre del mattino, roba da grandi.