Tutti conoscono Fussen come paese che ospita il Castello di Neuschwanstein, molti sanno che Fussen è considerato l’inizio della Romantiche Strasse.
Pochi si fermano a curiosare e passeggiare per le sue vie, ad ammirare le facciate delle antiche case dipinte o a rilassarsi sul vicino lungolago.
Fussen è un paesello piuttosto piccolo che, tuttavia, merita una fermata di una giornata, quantomeno per iniziare a respirare l’atmosfera della Baviera.

Noi decidiamo di alloggiare nella zona di Schwangau, a metà strada tra il centro di Fussen e il Castello di Neuschwanstein, in una deliziosa casetta (grazie Airbnb!) tutta legno-balconi fioriti-giardino e fontanelle, tipica delle zone alpine! Questa soluzione ci permette di dedicare sufficiente tempo ad entrambe le nostre mete.

Pur essendo estate, nel pieno della stagione turistica, il centro di Fussen è decisamente poco frequentato dai turisti. Entriamo nella zona pedonale attraversando il fiume Lech, lo stesso che ritroveremo più volte lungo la RomanticheStrasse fino ad Augsburg. Subito ci circondano casette color pastello, grandi vasi di fiori sulle strade ciottolate, balconi in legno e tavolini e sedie ordinatamente disposte fuori dai locali. Soprattutto un gran senso di ordine e pulizia. Una costante in tutti i paesi che incontreremo da qui fino alla fine della Romantiche Strasse.

La nostra attenzione è subito richiamata dalla piccola Chiesetta Spitalkirke che si trova accanto al fiume, proprio accanto all’ospedale cittadino. Risale al XV secolo e fu costruita in stile gotico, mentre le facciate rococò furono realizzate intorno al 1750.

Poco sopra la Chiesa si trova il Fussen Museum, ospitato nell’imponente costruzione che, un tempo, era un Monastero Benedettino. All’interno, tra stanze barocche e una meravigliosa biblioteca, si ripercorrono i fasti del periodo in cui la città fu un importante centro culturale e musicale, nota in Europa per la produzione dei violini

Il cuore cittadino è Reichenstrasse: una via pedonale bellissima, fatta di case antiche dalle facciate dipinte, vasi di fiori (si, ancora fiori!) appesi ai lampioni, antiche insegne in ferro battuto. Che ne dite, ci sediamo ad uno dei mille tavolini? Imprescindibile! Mentre i bambini giocano a rincorrersi (e bagnarsi alla fontana in fondo alla strada) ci gustiamo la prima delle tante Schneeballen, il dolce tipico che ci accompagnerà lungo tutto il nostro viaggio in Baviera.

Lungo la Reichenstrasse, dicevamo, ci sono molte case antiche. Tutte le case hanno i fiori alle finestre, molte facciate sono dipinte; tra queste spicca la vecchia Stadt Apotheke, la farmacia cittadina. Dentro vecchi scaffali in legno e vasi in ceramica, fuori colori, affreschi e trompe l’oeil di barocca memoria.

Proseguendo lungo Reichenstrasse, con una breve passeggiata, si arriva al lungolago. Stradina pedonale (e ciclabile), molte panchine, qualche biergarten sotto gli alberi…e un pomeriggio di relax è assicurato!

E poi c’è lui: il “castello nuovo”.
Oggi è una delle opere architettoniche più conosciute, ammirate e fotografate al mondo. La costruzione che Walt Disney fece diventare il castello di fiabe, cavalieri e principesse.

E’ Neuschwanstein.

La sua costruzione iniziò nel 1869; lo volle fortemente il folle, triste e decisamente visionario re Ludwig di Baviera. Ludwig, sfortunato e forse un po’ troppo aggrappato ai suoi sogni, non vide mai la fine dell’opera: caduto il regno, il Governo infatti lo fece internare.
Dall’esterno appare come un sogno, un paesaggio da favola; una di quelle immagini che non ci si stancherebbe mai di osservare. Costruito su uno sperone roccioso a strapiombo sulla gola di Pollat, è talmente bello da non sembrare vero.

Dal castello prendete il sentiero che porta al Marienbrücke, il ponte sospeso sulla profondissima gola.

Bastano 15 minuti di passeggiata e farete un salto indietro nel tempo. Dal ponte osserverete l’intera struttura del castello, i boschi e la vallata pianeggiante e i laghi che fanno da sfondo ad un quadro indimenticabile. Bene, ora potete indossare un vestito lungo da principesse e con il vostro cavaliere siete pronti per entrare al gran ballo di corte!

Siamo alla fine dell’800, ricordate? E’ il periodo della musica di Wagner e delle influenze della antiche saghe nordiche: le sale interne del castello sono un’esaltazione continua del Medioevo e un insistente richiamo a storie e poemi cavallereschi.
Immaginate risuonare le note mentre percorrete il salone delle feste o la grande sala del trono. Qui Ludwig volle esaltare la legenda del Sacro Graal, la sua cristianità e anche un po’ la sua figura di Re (sebbene decaduto). Lo fece con una sala che sembra più una Chiesa che il trono di un regnante.

Tutto il castello venne costruito con le tecniche più avanzate e moderne. Lo si nota soprattutto nella grande cucina al pianterreno (unica stanza fotografabile del castello!) dove, grazie ad un ingegnoso sistema, c’era addirittura l’acqua corrente.
La costruzione in effetti è piuttosto moderna e ha minor valenza storica di altri castelli tedeschi o europei, ma bastano le foto per capire che costruirlo proprio lì, immerso in quel paesaggio, fu un’intuizione geniale che ne fa uno dei più belli panorami al Mondo!

Ora non vi resta che andarlo a vedere di persona…

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