Bè dai, diciamoci la verità: il caffè, quello buono, è una faccenda tutta e solo italiana!
E non c’è niente che ci faccia arrabbiare in Italia come quando ci toccano le nostre tradizioni. I nostri punti fermi.
Se poi a metterli in discussione è pure un americano, magari uno di quelli che mette anche l’ananas sulla pizza….apriti cielo!Starbucks ha appena aperto a Milano la piu grande sede in Europa. 
Per carità!
Dobbiamo aspettarci quindi il beverone annacquato, quarantadue tipi diversi di brodaglia, il frappuccino che solo a nominarlo ci vengono i brividi?!

No, perche a Starbucks ci sanno fare!
E sanno, meglio di noi, che in Italia a servire caffè, si infilano in un ginepraio…

E poi, sempre per essere sinceri, il caffè è buono tutto. E di paese in paese è solo un tipo di piacere diverso, con lo stesso nome!

Il caffè a Napoli è un’istituzione. L’attesa che la tazzina bollente torni ad una temperatura umana aumenta il desiderio. Poi la crema e l’aroma inondano il palato e le narici. Un piacere avvolgente ed intenso che ti accompagna a lungo anche dopo che l’hai bevuto…

Però, pensandoci, il caffè americano è una lunga e calda coccola nelle fredde e nebbiose mattine di New York o di Londra.
Un piacere più attenuato, meno corposo ma più duraturo…non fosse altro che per bere uno small black coffee ci vuole tutta un’oretta!

Poi ci sarebbe anche il caffè greco, che se lo offri ad una nonna napoletana te lo lancia in testa con tutta la tazzina…ma questa è un’altra questione!

Starbucks, dicevamo.
In Piazza Cordusio, a due passi dal Duomo, in un vecchio palazzo delle Poste, tutto stucchi, colonne e marmi.

Appena entrati si ha la sensazione di essere in un gran bel posto. Uno di quei locali che possono stare solo a Milano.
Una Vespa decorata accoglie gli ospiti davanti agli espositori dei gadget.
La Vespa è uno dei simboli dell’Italia, e infatti dentro a Starbucks tutto è rigorosamente italiano.

Il caffè, prima di tutto. Al centro del locale si trova una enorme torrefazione per tostare, a portata di occhi e narici, i chicchi che finiranno nelle tazzine. Tutto il processo si realizza all’interno del locale; quando i chicchi sono pronti da macinare, volano sulle teste dei clienti dentro a tubature in rame che li portano fino ai serbatoi dei bar. Più dal “produttore al consumatore” di così, non si può!

E poi c’è Princi. Il famoso fornaio milanese sforna i suoi prodotti direttamente all’interno del locale. Anche in questo caso la qualità è al top.

Se conoscete lo Starbucks americano, dimenticatelo!
Qui lo stile, la qualità e l’eleganza sono tutte italiane…ma come in America se volete stare seduti qualche ora, magari ad utilizzare la wifi per lavorare o riposare, nessuno ve lo impedirà!

Ah…i prezzi!
1,8€ per un espresso e 2,8€ una brioche.
Troppo? No, perché il contesto e l’esperienza hanno un valore!

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