Problema: come fare a conoscere “gente del posto” che si sta visitando?
Soluzione: andare al mercato!! Da sempre i mercati caratteristici sono il primo posto in cui andiamo a curiosare, quando arriviamo in una città nuova. Sia in Italia che all’estero. Tra le bancarelle è facile soddisfare le proprie curiosità sui prodotti tipici, sulle usanze delle persone, o semplicemente scovare qualche “dritta” per andare a pranzo!

Se ci pensiamo, fino a qualche anno fa, prima dell’esplosione degli smartphone e di tripadvisor (o simili), per cercare un indirizzo, si chiedeva al benzinaio o al giornalaio! E non c’era nessuno meglio di un ambulante del mercato (o di un camionista, ma quella è un’altra storia!!) per indicarti dove mangiare bene in zona.

…e allora vi raccontiamo alcuni mercati caratteristici che ci sono piaciuti tanto…ma proprio tanto!!

La Pescheria di Catania

E’ l’anima della città. Dal mattino presto (e non oltre le 11 del mattino) è il posto più vivace e pittoresco dove andare a far compere a Catania. I venditori di…qualsiasi cosa commestibile fanno a gara per accattivarsi qualche cliente. E lo fanno gridando i loro prodotti, coinvolgendoti per interessarti il più possibile. Noi ci siamo stati più volte, anche con i bambini che passeggiando…si sono trovati in mano un polipo gigante vivo! Più coinvolgimento di così…!!!Catania Sicilia

Il mercato inizia sotto agli archi della ferrovia e termina poche vie più avanti, dietro alla fontana dell’Amenano, verso il Duomo. La fa da padrone il pesce, naturalmente, ma si può trovare verdura, frutta e carne di ogni genere, spesso esposta in modo molto molto originale!

Nella zona della pescheria si possono trovare tra le migliori trattorie, ovviamente di pesce, di Catania. Del resto i ristoratori comprano il pescato fresco proprio davanti alle loro cucine. Pescato, comprato e cucinato: meglio di così! Ovviamente sono locali spartani e poco frequentati dai turisti…quindi sono perfetti da provare!

Il Mercato di Assomada, Isola di Santiago – Capo Verde

Avete mai provato la strana sensazione di quando tutti, ma proprio tutti, vi stanno osservando?mercati caratteristici Assomada Capo Verde

Noi si, in questo mercato! Del resto eravamo arrivati sull’Isola di Santiago proprio perché era definita la più africana e la meno turistica di tutta Capo Verde.

Proprio nel centro di questa rigogliosa isola si trova la città di Assomada, con il suo antico mercato. Di evidente fondazione portoghese, visto lo stile coloniale della costruzione che lo ospita, raccoglie tutti i venditori delle zone circostanti.

Si vende un po’ di tutto: dagli ortaggi al pesce, alla carne, oggetti di paglia e prodotti per la casa. Nella zona coperta, grossi pentoloni cucinano zuppe e altre (non meglio identificate!) pietanze. Oggi il mercato è diventato ben più grande di come era stato progettato dai portoghesi e i venditori hanno occupato anche le vie circostanti, sistemando a terra i loro prodotti e facendo diventare la zona molto colorata e animata.

Ah già: perché ci siamo sentiti osservati? Perché eravamo gli unici europei tra migliaia e migliaia di cittadini africani!

Tahiti mercato fiori

E’ stato il nostro primo incontro con la Polinesia.mercati caratteristici Tahiti Polinesia Francese

Ospitato in una palazzina a due piani, raccoglie tutti i prodotti che le isole polinesiane possono offrire: fiori colorati e profumatissimi, frutta dolcissima, olio ed essenze profumate, parei dipinti a mano, cappelli e cesti di paglia, collane e corone di fiori.Tahiti Polinesia Francese

Naturalmente una buona parte è dedicata al pesce e al cibo. Tutto perfettamente allineato sui banchi per farne risaltare i colori. Colori che mettono allegria; che si ritrovano sui parei che tutte le donne indossano; colori dei fiori delle collane o delle corone che vengono portate normalmente anche dagli uomini. Tahiti Polinesia Francese

Anche noi non resistiamo alla tentazione di un thiarè dietro l’orecchio e ad una spremuta di frutta fresca mista. Il profumo ed il gusto della Polinesia ci hanno accompagnati da quel primo incontro, fino all’ultimo giorno.

Il mercato di Chinchero – Perù

Avete presente i collectivos? Sono i furgoni sui quali si sale finchè c’è posto. Anzi, si sale anche se non c’è posto! Basta stringersi.

Quella volta a Cuzco però, prima di salire con destinazione Chinchero, ci diedero un foglio giallo e una penna. Dovevamo indicare il nome, la città di residenza e l’età.
Perché, chiediamo?
Perché la strada non è asfaltata ed è appena finita la stagione delle piogge. Ogni tanto qualche bus cade nella scarpata. Se morite tutti sappiamo chi eravate.

Rassicurante, che ne dite? Lo abbiamo raccontato in Chinchero: nella Valle Sacra degli Inca.

Trenta chilometri di strada per arrivare ai 3760 metri di altitudine di un’antichissima cittadina, un tempo importante sede dell’impero Inca. Oggi le popolazioni abitano ancora nel nucleo storico preispanico e, accanto all’entrata del sito archeologico, si tiene un coloratissimo mercato.

Qui è difficile entrare in contatto con le persone: la maggior parte parla solo Quechua. In questi casi i gesti aiutano! Siamo ad un’altitudine tale per cui respirare da fermi è complicato. Figuriamoci l’affanno nel salire la scalinata del sito archeologico…ma soprattutto il crollo d’autostima nel vedersi superare dalle vecchiette ricurve con a spalle le gerle cariche di merce!

Il venditori sono sistemati tutti per terra. Qualcuno sfrutta il muretto della costruzione Inca per esporre le merci. Per lo più stoffe colorate, patate e altri tuberi faticosamente strappati alla terra, banane e altra frutta. E poi foglie di coca. Tantissime foglie di coca essiccate. Si usano in due modi: per fare il mate, una specie di infuso e soprattutto per masticarle. Il succo che se ne estrae ha un effetto leggermente anestetico e, sembra, attenui i fastidi dell’altitudine e la fame.

Ce ne offrono qualche chilo, ma decliniamo gentilmente. Temo che alla dogana italiana non avrebbero gradito l’idea!
Ah…dimenticavo: il furgone è arrivato a destinazione e non siamo morti cadendo nella scarpata.

Chichicastenango – Guatemala

E’ il mercato più famoso dell’America Latina.
Si tiene ogni giovedì e domenica e la sua origine si perde indietro nei secoli. Dalla mattina alle 5 arrivano i venditori, talvolta anche dopo ore e ore di cammino.

Di questo mercato non ci siamo persi nemmeno un minuto. (Lo abbiamo raccontato in Chichicastenango: hay blanco tambien!)

Chichicastenango Guatemala

Alle 5 eravamo seduti sulla scalinata della Chiesa di Santo Tomàs per vedere arrivare le prime persone. In silenzio, con frenetica operosità hanno iniziato a sistemare le loro merci: fiori, tessuti, vasellame, frutta e verdura, articoli di artigianato in legno o in terracotta colorata.

Dopo pochi minuti un uomo con cappellino e baffoni accende un piccolo braciere per far bruciare l’incenso. Il fumo si espande tutt’intorno, mentre le donne offrono fiori e versano a terra un liquido trasparente.
Scopriremo essere distillato di mais offerto alla Madre Terra. La Chiesa e le celebrazioni qui, sono ancora molto influenzate dagli antichi riti sciamanici.

Il fulcro del mercato è la scalinata dove le donne con i bambini avvolti nelle lunghe stole colorate, vendono fiori per i riti che si tengono all’interno della Chiesa. Fiori, alcol, Coca Cola da versare sul pavimento ricoperto di paglia. Qualche volta anche il sacrificio di una gallina.

Tutto il contesto è una commistione di usanze che arrivano da secoli fa, probabilmente sempre uguali.

A tarda mattina il mercato si anima di turisti americani ed europei. Quelli dai bus con aria condizionata e la visita in mezza giornata. Non è più il momento di fare acquisti, perché i prezzi si adeguano ai ricchi avventori e la merce migliore è già stata comprata di buon mattino!

Mercado de Hechicheria La Paz – Bolivia

Sapevate che a La Paz esiste un mercato della stregoneria?

mercati caratteristici La Paz Bolivia Mercato stregoneria

Eh già: si vendono pozioni magiche, amuleti e tutto quanto occorre per i riti propiziatori. La magia, in Bolivia, sembra essere una cosa seria. Ogni evento importante ha il proprio rito magico propiziatorio e ogni rito necessita di particolari oggetti.

mercati caratteristici La Paz Bolivia Mercato stregoneria

 

E’ un mercato parecchio macabro, per la verità, però decisamente curioso. Vi si trovano, ad esempio, i feti di lama imbalsamati che servono per i riti che precedono la costruzione di una nuova casa. Ancora oggi non è raro che si facciano queste cerimonie e che il feto del lama venga gettato nelle fondamenta delle case (anche) in città.

mercati caratteristici La Paz Bolivia Mercato stregoneria

Il mercato di Jaipur – India

Parliamo di questo mercato perché è quello che abbiamo “vissuto” più intensamente.

Potremmo però raccontare di qualsiasi altro mercato indiano, da quello enorme della città vecchia di Delhi a quelli piccolissimi di Orcha ( trovate il racconto il Orchha: la città nascosta) o Datìa, che le sensazioni sono sempre più o meno le stesse.

Dopo aver visitato i famosi palazzi della città rosa, abbiamo deciso di perderci per le vie del mercato, seguendo un profumo, un colore o semplicemente curiosando dietro un angolo. Siamo incappati in una famiglia alle prese con la scelta del sari da sposa della figlia più grande (e vi assicuriamo che le famiglie, in India, sono numerose e rumorose!); abbiamo osservato con curiosa perplessità i pentoloni di cibo che bollivano o friggevano; abbiamo ammirato a bocca aperta l’abilità di una ragazza dell’assemblare braccialetti di perline…che abbiamo ovviamente comprato in quantità!

Il mercato è vastissimo e copre diversi isolati, ognuno dei quali è dedicato ad una merce diversa: le stoffe, il cibo, ma anche componenti meccaniche per macchine, pezzi di elettronica, scarpe, fiori. E poi le bancarelle, soprattutto di cibo e di fiori, che si susseguono ininterrottamente. Anche in questo mercato abbiamo incrociato, in quasi quattro ore di passeggiata, solo due europei. Reazioni degli abitanti nel vederci giranzolare a caso? Curiosità, qualche domanda e addirittura qualche foto scattata con il telefonino. Del tipo: ma voi, in mezzo a questo delirio, che ci fate?

Proviamo solo a vivere un po’ di India vera…!!

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