Dopo anni passati tra i banchi dell’Università, e a distanza di oltre dieci anni, torno a Trento per due giorni, stavolta a fare il turista. Confesso: durante il percorso di studi non ero mai andato oltre il retro del Duomo (dove, per la cronaca, una strana e ridicola leggenda vieta agli studenti di entrare, pena l’impossibilità a laurearsi -?!?!). Ora invece, senza assilli di appelli estivi e media voti, scopro una cittadina dal centro storico delizioso: pulitissimo, curato, ben tenuto e ottimamente servito; caratteristiche che ben denotano il grande, immenso senso civico di chi vive queste terre.

L’Università di Trento propone un’offerta formativa molto ampia e le classifiche annuali la pongono sempre ai primi posti in Italia per qualità dell’insegnamento. Quel che subito si nota, è che l’alto numero di studenti regala al centro un’atmosfera vivace e rilassata. Via Verdi, Piazza Pasi e la stessa Piazza Duomo sono un susseguirsi di tavolini di locali dove, complice il sole e un piacevole tepore estivo, trovano posto moltissimi ragazzi per un aperitivo o…una colazione un po’ tardiva! Forse è per fugare questo dubbio che gli americani hanno inventato il brunch…?!

Il nostro girovagare inizia proprio da Piazza del Duomo. Il colpo d’occhio è davvero interessante. Un intero lato della Piazza ospita il fianco della Cattedrale di San Vigilio, sul fondo si trova il Palazzo Pretorio con la Torre Civica, subito a seguire i Palazzi Cazuffi e Rella, primi esempi di affreschi su palazzi privati, risalenti al Cinquecento.

Al centro della Piazza, la Fontana del Nettuno, che venne costruita tra il 1766 e il 1769 per rifornire gli abitanti di acqua potabile e che costrinse i costruttori a deviare un tratto del torrente Fersina.
Ancora rimane un mistero il motivo per cui la fontana venne dedicata a Nettuno, ma si ipotizza che la ragione stia nel nome latino di Trento: Tridentum e per l’assonanza con il tridente del dio del mare.

Entriamo nella Cattedrale: iniziata nel 1212 venne terminata nella seconda metà del 600 in stile romanico. La facciata ha un grande rosone centrale e una sola torre campanaria: la seconda infatti è rimasta incompiuta. Due curiosità architettoniche: all’interno merita attenzione la bella scala in marmo che sale sulla torre campanaria e che venne scavata direttamente nella parete.

All’esterno, una delle colonne di sostegno del pròtiro è formata da quattro colonnine annodate tra loro.
La Cattedrale riveste anche notevole importanza nella storia della Chiesa: dal 1545 al 1563 vennero infatti ospitati i lavori del Concilio e proprio al suo interno ne vennero promulgati i decreti conclusivi.

Proseguiamo oltre il Duomo per raggiungere la piccola piazza Alessandro Vittoria dove ogni giorno si tiene un bel mercatino di prodotti tipici del territorio: frutta, verdura, formaggi ma soprattutto meravigliosi funghi e frutti di bosco. Magie della terra…

Passeggiamo lungo le mura del bel complesso del Palazzo Pretorio e della Torre Civica. Costruiti a partire dall’ XI secolo sui resti romani della Porta Veronensis, furono residenza vescovile fino al XIII secolo; oggi ospitano il Museo Diocesano. Sulla Torre sventola la bandiera con l’aquila di San Venceslao, simbolo della città dove meno di cent’anni fa sventolava la bandiera austriaca.

Proprio di fronte alla Torre, in Piazza Duomo, si possono apprezzare le splendide facciate dipinte, dei Palazzi Cazuffi e Rella. E sono solo i primi di una lunga serie! Infatti nella seconda metà del 600 molti palazzi del centro vennero affrescati sulle pareti esterne, allo scopo di abbellirli, con risultati decisamente sorprendenti. Lungo Via Belenzani si susseguono diversi esempi, tra i quali meritano attenzione Palazzo Geremia, sede del Sindaco e Palazzo Thun, sede degli uffici comunali.

Terminiamo la nostra prima passeggiata, proprio di fronte al Castello del Buonconsiglio, rimandandone però la visita. Un cartello attira la nostra attenzione: “Palazzo del diavolo”.

Lo sapevate che a Trento abita il diavolo? Si tratta di un edificio costruito dal Giorgio Fugger, ricco banchiere, come pegno d’amore. Narra infatti la leggenda, dell’amore tra Fugger e una giovane ragazza. Chiesta in sposa, sarebbe stato concesso il permesso a patto che fosse riuscito a costruire una sontuosa dimora in una sola notte. Per riuscirci, si alleò con il diavolo e sposò la sua amata. Palazzo Fugger venne costruito nel 1602, non in una sola notte, ma in un solo anno. Comunque a tempo di record!

Un suggerimento?? Provate la Birreria Pedavena, proprio dietro al Duomo.

Una curiosità: Nel centro di Trento, in Via Dogana c’è una torre con il tetto in maiolica verde. Era la vecchia dogana fluviale…ma oggi il fiume si trova a qualche centinaio di metri di distanza. Infatti nel 1858 il corso del fiume Adige venne deviato per permettere la costruzione della ferrovia Innsbruck-Verona.

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