Secondo noi, tutti i viaggiatori non possono non amare il treno. Un modo di viaggiare lento e rilassato, osservando lo scorrere dei paesaggi dal finestrino. Spesso, senza nemmeno sapere esattamente dove ci si trova.
Il treno ha ispirato libri e racconti; concilia riflessioni, sogni e chiacchiere.
Nell’immaginario collettivo…anzi, nella rappresentazione del treno chiunque, soprattutto i bambini e la loro spontaneità, pensa alla locomotiva che fischia e arranca facendo ciuf ciuf…
Il monte Verruca, chiamato dai trentini El Doss, sovrasta la città.
Sulla sua sommità, nel 1935 venne eretto un imponente monumento a Cesare Battisti. Marmo bianco e alte colonne, in perfetto stile fascista, visibile da tutta la città.
Poco sopra, all’interno del grande parco, si trova la costruzione che ospita il Museo delle Truppe Alpine.
Dopo anni passati tra i banchi dell’Università, e a distanza di oltre dieci anni, torno a Trento per due giorni, stavolta a fare il turista. Confesso: durante il percorso di studi non ero mai andato oltre il retro del Duomo (dove, per la cronaca, una strana e ridicola leggenda vieta agli studenti di entrare, pena l’impossibilità a laurearsi -?!?!). Ora invece, senza assilli di appelli estivi e media voti, scopro una cittadina dal centro storico delizioso: pulitissimo, curato, ben tenuto e ottimamente servito; caratteristiche che ben denotano il grande, immenso senso civico di chi vive queste terre.