Affacciato sulla Costa degli Dei, al centro della Calabria tirrenica, il piccolo borgo di Pizzo Calabro è uno di quei gioielli da vedere assolutamente, durante una vacanza in Calabria. Nonostante la nostra visita di fine ottobre sia decisamente fuori stagione, ci accolgono 27 gradi, un sole splendente e un mare di un blu da cartolina davanti al quale è stato davvero difficile resistere alla tentazione di un tuffo!

Ci siamo però dovuti limitare alle visite (senza mare!) e quindi ecco la nostra proposta su cosa vedere a Pizzo Calabro in una giornata.

La Chiesetta di Piedigrotta:

La prima cosa da vedere a Pizzo Calabro, si trova in realtà un po’ fuori dal centro abitato, verso nord. E’ una deliziosa Chiesetta scavata nella roccia e che deve le sue origini ad una leggenda, di cui non ci sono documenti scritti. Intorno alla metà del 600 una violenta tempesta si abbattè sulla nave di marinai napoletani. Tutti si rifugiarono nella cabina del capitano, per pregare davanti ad un quadro della Madonna di Piedigrotta. La nave si inabissò, ma tutti i marinai riuscirono a raggiungere la riva a nuoto, dove ritrovarono intatto il quadro della Madonna. Decisero quindi di costruire una piccola cappella votiva, scavandola nella roccia, per sistemare il quadro.

Nell’800 un artista locale decise di ingrandire la Cappella, facendola diventare una Chiesetta, sempre più grande nel corso degli anni. All’interno della grotta si trovano sorgenti d’acqua e aperture naturali che lasciano filtrare la luce, con un effetto molto suggestivo. Angelo Barone, l’artista, iniziò anche a scolpire i blocchi di roccia che scavava, in modo da ricavarne gruppi di statue di Santi che ancora oggi decorano l’intera grotta.

Cosa vedere a Pizzo Calabro

Per visitare la Chiesetta bastano poche decine di minuti, ma se il clima lo consente potete approfittare della meravigliosa spiaggia di fronte. Il mare è calmo e l’acqua ha un colore particolarmente invitante…

Che ne dite, saliamo al borgo di Pizzo Calabro?

Già, “saliamo” perché in realtà Pizzo Calabro è diviso in due parti: la Marina di Pizzo, sul mare e con un paio di spiaggette attrezzate e il borgo antico, in posizione sopraelevata.

La costruzione più grande ed imponente che spicca a Pizzo Calabro è il Castello Murat. Prende il nome da Gioacchino Murat, Re di Napoli, che venne qui imprigionato e fucilato nel 1815. Le origini sono ben precedenti: risale infatti al 1300 quando gli Angioini fortificarono molte città costiere per proteggerle dalle incursioni dei Saraceni. Poi nel corso dei secoli venne ampliato e rinforzato. Il castello è oggi visitabile solo in alcune sue parti: i sotterranei con le celle in cui venne rinchiuso Murat e il primo piano con collezioni numismatiche e ricostruzioni degli ultimi giorni di vita del Re di Napoli.

Cosa vedere a Pizzo Calabro

Dal cortile accanto al Castello, chiamato “la balconata”, si gode di un meraviglioso panorama sul Golfo di Sant’Eufemia e, in lontananza, sullo Stromboli fumante.

Alle spalle del Castello si trova Piazza della Repubblica: uno slargo e un viale pedonale che rappresenta il cuore del borgo di Pizzo. In fondo al Viale di trova una delle tante Chiese da vedere a Pizzo Calabro, ma forse la più caratteristica.

Cosa vedere a Pizzo Calabro

E’ la Chiesa dell’Immacolata, con la sua facciata gialla che ricorda vagamente le Chiese coloniali del Centro America. Risale al 1630 e nasce, per volere dei contadini e dei commercianti (che ancora oggi fanno parte della Confraternita dell’Immacolata), come supporto ai poveri e agli ammalati.

Il borgo di Pizzo calabro è un gomitolo aggrovigliato di vicoli e piazzette. Per godersela al meglio, bisogna perdersi tra una fontana artistica e un negozietto di peperoncini piccanti. Il piacere dell’essere qui, senza la massa di turisti agostani, è il silenzio tra le vie, interrotto solo da qualche bambino che gioca e dal rombo scoppiettante di quale Ape.

Passeggiate quindi a Pizzo Calabro, gironzolate a caso e poi fermatevi ai tavolini di qualche gelateria.

La città è famosa anche per il tartufo che, come tante delle cose buone italiane, ebbe origine per caso, negli anni 50. E’ un gelato alla nocciola con il centro di cioccolato fondente, tutto spolverato con cacao amaro e zucchero. La sua particolarità? Quello tradizionale è preparato a mano! Nel senso che assemblaggio e forma sono fatti schiacciando il gelato con il palmo della mano e lasciato poi congelare!

Sedetevi dove preferite lungo Piazza della Repubblica, ma prendetevela comoda e assaggiate un tartufo. Poi, soddisfatti, alzatevi e andate a dare un’ultima occhiata al tramonto dietro lo Stromboli fumante…

2 Comments

  1. La Chiesetta di Piedigrotta è davvero molto pittoresca e interessante. Quella che la rende davvero irresistibile è l’affaccio sulle acque cristalline che si trovano lì a pochi passi! Non conoscevamo questo luogo e siamo felici di averlo scoperto grazie alle vostro foto e ai vostri consigli!

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Grazie ragazzi! La Calabria è una terra che ha ancora molte sorprese da scoprire.
      E’ una delle Regioni che conosciamo meno. ma penso proprio che rimedieremo prima possibile!

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