Se siete appassionati di storia? Amate i siti archeologici? Allora durante un viaggio in Albania dovete inserire nell’itinerario la visita al sito archeologico di Apollonia. Il Parco Archeologico di Apollonia si trova presso la città di Fier, circa trenta chilometri a nord di Valona, sulla strada per Tirana ed è facilmente raggiungibile nonostante non sia ancora una meta dal grande afflusso turistico. La visita al sito dura un paio d’ore e vi permette una passeggiata circondati da qualche millennio di storia.
La fondazione di Apollonia è datata 588 a.C. ad opera dei coloni greci arrivati da Kerkyra (l’odierna Corfù). Furono però i romani a renderla la “magna urbis et gravis”, città grande e importante, raccontata da Cicerone nelle Filippiche.
Nel suo periodo di massimo splendore, tra il IV secolo a.C. e il III d.C., l’estensione della città era enorme. Il suo porto fluviale era particolarmente attivo e la popolazione contava circa settantamila persone. Con un simile centro urbano, i romani costruirono tutti gli elementi che facevano grande una città. Nel sito archeologico di Apollonia ancora oggi infatti si possono vedere il grande tempio di Artemide, i resti delle terme e del foro romano, una villa con i mosaici… Ad Apollonia passò anche Giulio Cesare e nella grande biblioteca cittadina studiò Ottaviano, che qui visse diversi anni.
Ma nel corso dei secoli, dicevamo, sono diversi i popoli che hanno abitato la città. Prima della fondazione greca, il territorio era abitato dagli Illiri ed entrambi i popoli hanno lasciato tracce importanti. L’Acropoli soprattutto ha mantenuto le sue caratteristiche elleniche anche durante il periodo romano della città e ancora oggi è una delle parti più apprezzate del sito archeologico. Così come il bouleuterion: la struttura semicircolare in cui si radunavano i governanti della città per prendere le decisioni.
Lo splendore di Apollonia durò fino al IV secolo d.C. quando una serie di eventi sfavorevoli la fece sparire per secoli. Un terremoto, gli attacchi dei barbari da nord e l’ascesa della città di Valona furono i colpevoli! Bisogna aspettare il XIII Secolo per sentire parlare ancora di Apollonia. In quel periodo alcuni pellegrini cristiani ortodossi utilizzarono dei resti archeologici per costruire due edifici ancora oggi ben conservati: la Chiesa bizantina di Santa Maria e il vicino Monastero.
La Chiesa è una delle meglio conservate di tutta l’Albania ed una delle più belle, mentre la struttura del Monastero ospita oggi un interessante Museo. Nei sette padiglioni si trovano in mostra statue, reperti e oggetti della vita quotidiana del periodo d’oro di Apollonia. Una visita da non perdere!
Per vedere tornare alla luce il sito archeologico di Apollonia bisogna invece aspettare l’inizio del Novecento e le ricerche di una equipe di archeologi francesi. Per far risplendere l’area però sono serviti decenni di studi e ricerche, ma soprattutto continui finanziamenti in un periodo storico non facile per l’Albania. E pensate che le meraviglie di cui oggi si può godere rappresentano appena il 10% dell’intera città.
Ad Apollonia vale la pena andare. Per visitare il sito archeologico e il Museo e contribuire anche alla prosecuzione degli scavi. Oggi sono portati avanti anche in collaborazione con l’Università di Cincinnati, negli Stati Uniti.
Qualche consiglio utile per visitare Apollonia? Se viaggiate con i bambini attrezzatevi con creme solari e cappellini: il sito è tutto al sole e non c’è modo di ripararsi all’ombra! All’ingresso del sito si trova un bar ristorante dove potrete mangiare, ma soprattutto comprare dell’acqua: qui d’estate fa parecchio caldo!
Apollonia si può visitare in giornata da Berat o da Valona, oppure durante una sosta negli spostamenti lungo la costa…insomma: scegliete la modalità più comoda, ma non abbiate dubbi e andate a visitare il sito archeologico di Apollonia! Di certo non rimarrete delusi!