Di questo naufragio, proprio non se ne conosce la causa: qualcuno racconta che il comandante si fosse addormentato. Qualcuno ipotizza si fosse ubriacato; qualcuno narra di misteriosi campi elettromagnetici che farebbero impazzire le bussole e deviare le traiettorie delle navi. Un po’ di sana fantascienza, in questi casi, non guasta.

Anche perché a Boavista, il relitto della nave Santa Maria, fa non poca impressione. Si arenò nel 1968 lungo la costa di Boa Esperança…anzi, praticamente sulla costa: talmente vicino che i naufraghi riuscirono a scendere e ad allontanarsi a piedi.

Boavista relitto

Talmente vicino che gli abitanti dell’isola saccheggiarono la nave di tutto il suo contenuto.

Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, le onde del mare di Boavista sbattono incessantemente sul relitto, quasi mordicchiandolo e rendendolo così un enorme ammasso di ferraglia.

Boavista relitto

La spiaggia di Boa Esperança è isolata e incontaminata e non vi sono strada per raggiungerla. Forse, proprio per questo, è ancora più affascinante vedere comparire da lontano la sagoma, ben distinguibile, di questa nave.

Per raggiungere questa spiaggia ci sono due soluzioni: da Sal Rei si può prendere la strada verso il Villaggio Marine Club e da lì proseguire per un sentiero ciottolato. Ci si impiega circa due ore ed è opportuno attrezzarsi con acqua e un buon cappello, visto che oltre il Villaggio non c’è più nulla.

L’alternativa più rapida (e più adatta per noi pigri!) è andare nella piazza principale di Sal Rei, contrattare un passaggio su uno dei tanti pick up, salire su un cassone e farsi portare a poca distanza dalla spiaggia.

Una più divertente possibilità, anche questa sperimentata, è noleggiare un quad e divertirsi a correre tra i sassi e i saliscendi delle dune di sabbia.

…e ovviamente, in una spiaggia così, è inevitabile un tuffo tra le onde!

Se volete scoprire le altre meraviglie di Capo Verde, continuate il viaggio leggendo: “Capo Verde: la notte delle tartarughe”.

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