Secondo noi, tutti i viaggiatori non possono non amare il treno. Un modo di viaggiare lento e rilassato, osservando lo scorrere dei paesaggi dal finestrino. Spesso, senza nemmeno sapere esattamente dove ci si trova.
Il treno ha ispirato libri e racconti; concilia riflessioni, sogni e chiacchiere.
Nell’immaginario collettivo…anzi, nella rappresentazione del treno chiunque, soprattutto i bambini e la loro spontaneità, pensa alla locomotiva che fischia e arranca facendo ciuf ciuf…
“Oggi dobbiamo immaginare la campana come costruita con i barconi di chi attraversa il Mediterraneo, con le sbarre delle prigioni dei Paesi dove non c’è libertà”.
Già, perché la Campana dei Caduti di Rovereto è quanto di più moderno ed attuale possiamo immaginare.
Non è un caso infatti che la Fondazione Opera Campana sia tutt’oggi molto attiva nel lavorare in favore della cooperazione tra i popoli e nell’organizzazione di eventi, convegni e manifestazioni sul tema della Pace.
Nella mente di chi la ideò voleva essere un simbolo di Pace e di fratellanza tra i popoli; quelli che erano appena usciti dalla prima guerra mondiale. Don Antonio Rossaro chiese i cannoni a tutti le Nazioni partecipanti al conflitto, ne fece fondere il bronzo per creare quella che ancora oggi è la più grande campana del Mondo che suona a distesa.
Ottanta Paesi donarono gli oltre 230 quintali di bronzo dell’attuale peso della campana, che venne fusa il 30 ottobre 1924 e chiamata Maria Dolens.
Più volte rifusa per cercare il suono perfetto, nel 1965 venne trasferita in Vaticano per la solenne benedizione di Papa Paolo VI e successivamente collocata nell’attuale posizione.
Oggi, monito di pace, la campana suona cento rintocchi ogni sera alle 21.30.
Il luogo in cui è sistemata infonde effettivamente una certa tranquillità.
Forse è solo suggestione, ma siamo in cima ad un colle a dominare la Val Lagarina ed è mattino presto. Non c’è ancora nessuno e una pesante foschia avvolge il piazzale e le montagne intorno. Percorrendo il viale delle bandiere la campana si svela lentamente, tra le nuvole basse; poi, una volta di fronte, in tutta la sua maestosità…
Un luogo che somiglia molto ad un sacrario militare e incute lo stesso rispetto e le stesse intimistiche riflessioni che ci hanno suggerito il sacrario di Caporetto o di Redipuglia, o il cimitero americano di Colleville, in Normandia. Tutti luoghi in cui si sono sacrificati i destini di molti uomini per costruire una parte importante della libertà di cui anche noi oggi godiamo.
Qualche informazione pratica:
La Campana si trova in Colle di Miravalle, sopra Rovereto.
Il sito, che ospita anche una interessantissima mostra fotografica legata alla storia della Campana, è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 (fino alle 16 nel periodo invernale). Nel periodo estivo l’apertura serale dalle 21 alle 22 consente di assistere ai cento rintocchi.
Il biglietto d’ingresso costa 3€.
Le dimensioni della campana sono davvero impressionanti:
altezza: 3,36m
diametro: 3,2m
peso: 226 q.li
La citazione all’inizio del post è di Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia di Trento.
Il monte Verruca, chiamato dai trentini El Doss, sovrasta la città.
Sulla sua sommità, nel 1935 venne eretto un imponente monumento a Cesare Battisti. Marmo bianco e alte colonne, in perfetto stile fascista, visibile da tutta la città.
Poco sopra, all’interno del grande parco, si trova la costruzione che ospita il Museo delle Truppe Alpine.
Dopo anni passati tra i banchi dell’Università, e a distanza di oltre dieci anni, torno a Trento per due giorni, stavolta a fare il turista. Confesso: durante il percorso di studi non ero mai andato oltre il retro del Duomo (dove, per la cronaca, una strana e ridicola leggenda vieta agli studenti di entrare, pena l’impossibilità a laurearsi -?!?!). Ora invece, senza assilli di appelli estivi e media voti, scopro una cittadina dal centro storico delizioso: pulitissimo, curato, ben tenuto e ottimamente servito; caratteristiche che ben denotano il grande, immenso senso civico di chi vive queste terre.
Il Trentino è senza dubbio una delle zone d’Italia più adatta ad una vacanza con i bambini. Ogni paese è adeguatamente attrezzato con strutture ricettive, attività e proposte adatte ai più piccoli.A questo straordinario livello di servizi non fa eccezione Folgaria e tutto il comprensorio sciistico di Lavarone e Lusern.