Zenzero e cannella, vin brulè e salsicce, legno e lavanda.
I profumi del Mercatino di Natale di Rovereto su allungano lungo le vie e le piazzette del delizioso ed ordinato centro storico, da Piazza Rosmini a Piazza Podestà, passando per Piazza Erbe e poi oltre il fiume Leno, fino a Piazza Sant’Osvaldo.

Qui il Natale è “dei Popoli” e Rovereto è “Città della Pace”. L’appellativo le deriva da un’iniziativa di un prete antiaustriaco fuggito in Italia durante la prima guerra mondiale. Rovereto era austriaca, ma don Antonio era fortemente impegnato per la causa italiana. Quando la guerra finisce, torna a casa ed inizia a raccogliere libri e oggetti di guerra, per conservare la memoria.

Fonda il museo Storico della Guerra, tuttora ospitato nel Castello di Rovereto e nel 1921 ha un’idea. Scrive a tutti gli Stati che hanno partecipato al conflitto, vincitori e sconfitti: chiede loro i cannoni in bronzo usati durante la guerra. Qualcuno lo prende per pazzo, qualcuno teme sia uno spregiudicato affarista, ma lui ha un’idea precisa: fonde i cannoni e li fa diventare un’enorme campana, la più grande mai realizzata al Mondo. Ancora oggi, dal colle che sovrasta la città, ogni sera suona cento rintocchi in memoria di tutti i caduti. L’abbiamo raccontata in Rovereto: la Campana dei Caduti.

Città della Pace, Natale dei Popoli: ogni anno un Paese ospita racconta le sue tradizioni; ogni anno concerti, manifestazioni, conferenze; tutto all’insegna della pace, dell’integrazione, dell’accoglienza.

Il simbolo di questi princìpi è il Presepe. Forse in giro per l’Europa ce ne siamo tutti un po’ dimenticati, ma non qui a Rovereto. Ci sono decine di Presepi sparsi per le vie: fatti dai bambini delle scuole, da artisti locali o da semplici appassionati. Uno è fatto proprio con i cimeli della guerra e la Natività è ospitata in un elemetto di un militare. Un altro è fatto con il legno dei barconi di Lampedusa.

Oggetti in legno, addobbi di latta e lana, candele profumate e luci.

I banchetti di Natale un po’ si somigliano dappertutto, nell’atmosfera, nei profumi, nei sapori. Ma qui il significato è un po’ diverso, anche negli eventi collegati al Mercatino. Dalla musica di Mozart alle danze greche, dalle musiche Natalizie in chiave jazz, alla band multietnica che propone musica balcanica…

E poi nelle attività per i bambini: laboratori artistici a tema natalizio, ma anche coinvolgimento sul significato di accoglienza, di multiculturalità, di condivisione. Chissà che da qui, un passo alla volta, non si riesca a costruire un Europa e un Mondo un po’ migliore…

Tutte le informazioni su www.mercatinodinatalerovereto.com 

 

 

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