Un gomitolo ribelle. Aggrovigliata tra mille strade contorte, le case a sfiorarsi una sopra l’altra, i vicoli stretti che rotolano verso il mare, la fila infinita delle gru al porto, i panni stesi, le piazzette nascoste che si affacciano all’improvviso, un antico lavatoio tra i caruggi, un palazzo nobiliare, il profumo di un forno… così, Genova. Senza poter mai districare la matassa e capirla bene fino in fondo, Genova ti travolge di sensazioni, sospesa tra lo stupore e la sorpresa, la curiosità e la circospezione.

Come Napoli, come Marsiglia, come tutte le grandi città di porto e di commerci, di scambi e di culture Genova, bella e un po’ dannata, non va capita. Va ammirata nei suoi contrasti e tra le sue bufere che arrivano dal mare. A Genova sono tante le cose da vedere in due giorni o, se potete, anche qualcuno in più.

Quello che vi proponiamo è un itinerario nel centro storico di Genova, toccando i punti principali di interesse, le cose da vedere e da fare lasciando che sia la vostra curiosità a decidere i tempi, a scegliere dove entrare e quanto rimanere.

L’itinerario nel centro di Genova non può che iniziare dalla sua zona più famosa: il Porto Antico. Questa ansa naturale è l’approdo per le navi che, fin dal V secolo a.C., arrivavano a Genova da tutto il Mediterraneo e fulcro dei viaggi e dei commerci genovesi in tutta Europa. I secoli d’oro del Porto Antico furono quelli delle Repubbliche Marinare, quando la città – nel XIV secolo – era al culmine della sua grandezza ed espansione. Il Porto Antico venne poi gradualmente abbandonato quando i traffici, per la scoperta dell’America, si spostarono sull’Atlantico. Il genovese Colombo, ironia della sorte, scoprendo le Americhe contribuì al declino della sua città!

Cosa vedere a Genova in due giorni

Lo stesso Colombo però, in qualche modo, si “fece perdonare” perché nel 1992, in occasione dei 500 anni dalla sua scoperta, iniziò una straordinaria opera di riqualificazione del porto antico. Affidato a Renzo Piano, ne fece un progetto straordinario: una grande Piazza sul Mediterraneo. Centro di aggregazione, locali, spazi espositivi nei vecchi magazzini e il grande Acquario ne fanno oggi uno dei luoghi più visitati e frequentati di Genova.

Cosa vedere a Genova in due giorni

L’Acquario è decisamente uno dei motivi per cui le famiglie con bambini raggiungono Genova.

Diecimila esemplari di oltre 400 specie marine, da ogni parte del mondo popolano le vasche del più grande acquario d’Europa. Anch’esso inaugurato nel 1992, sempre ad opera di Renzo Piano, forma un grande complesso espositivo insieme a La Città dei Bambini e dei Ragazzi, la Biosfera e Bigo, l’ascensore panoramico che si innalza sopra al porto. La visita al solo acquario dura circa due ore e mezza; tutte le info su biglietti cumulativi e costi a questo link.

Cosa vedere a Genova in due giorni

Poco distante dall’Acquario si trova Galata, il Museo del Mare. Un altro importante spazio espositivo in cui ripercorrere la storia della navigazione dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso mappe e modellini di imbarcazioni, ma anche ricostruzioni di navi e modelli veri e propri. Tra queste ultime, si trova il Sottomarino Nazario Sauro. Tutte le info per le visite a questo indirizzo: galatamuseodelmare.it

Per proseguire con l’elenco delle cose da vedere a Genova in due giorni, ci allontaniamo dal porto per inoltrarci tra i vicoli della città. Prima però, appena superata la sopraelevata sopra alle vostre teste, date un occhio al Palazzo San Giorgio. Il nucleo del palazzo risale alla prima metà del 1100, primo palazzo pubblico genovese e sede dell’autorità portuale. Nel corso dei secoli il palazzo divenne sede di altri importanti uffici cittadini, come la Dogana. I restauri di metà del 1500 e i lavori di ampliamento verso il mare diedero all’edificio le sue attuali sembianze, compresi gli straordinari affreschi sulla facciata.

Cosa vedere a Genova in due giorni

A questo punto, per proseguire l’itinerario nel centro storico di Genova, avrete due possibilità. La prima è salire verso la Cattedrale, mentre la seconda è infilarsi nel reticolo disordinato dei caruggi.

Qualsiasi sia la vostra scelta, passate prima da Piazza Banchi. Qui c’è (secondo noi!) la più bella Chiesa di Genova: San Pietro in Banchi. Il nome della piazza lascia ben comprendere il fatto che qui si trovava uno dei mercati cittadini anche se, per la precisione, i “banchi” erano quelli dei cambiavalute sotto ai portici dei palazzi. Proprio con i proventi delle concessioni dei banchi, venne costruita questa Chiesa, sopra ad alcuni degli esercizi commerciali. Questa curiosa collocazione, più unica che rara, rende l’edificio religioso ancora più bello nella sua originalità!

Cosa vedere a Genova in due giorni

Saliamo ora verso la Cattedrale di San Lorenzo. La più importante Chiesa di Genova risale a poco prima del 1100 e, come tutte le opere religiose, ha subito molti restauri e rimaneggiamenti. Gli ultimi sono del 1600 ma le sue sembianze gotiche sono opere trecentesche.

Se volete godervi un altro panorama dall’alto, potete salire sulle torri della Cattedrale: qui tutte le informazioni

Cosa vedere a Genova in due giorni

Proseguendo sul retro del Duomo, troverete Piazza Matteotti e la facciata del Palazzo Ducale, sede di mostre, convegni ed esposizioni. Andate oltre e svoltate a sinistra. Arriverete nella più importante ed elegante piazza di Genova: Piazza de Ferrari. Dedicata ad un nobile che, a fine Ottocento, investì molte delle sue ricchezze per ampliare il Porto, la piazza è circondata da alcuni dei più bei palazzi cittadini.

Cosa vedere a Genova in due giorni

Il Teatro Carlo Felice, la facciata laterale del Palazzo Ducale, il Palazzo della Regione Liguria e il palazzo liberty della Borsa fanno da cornice alla grande fontana centrale.

Da Piazza de Ferrari potete ora scegliere tra un sito storico o l’elegante via dello shopping! Nel primo caso dovrete proseguire su Via Dante per raggiungere Porta Soprana e le antiche mura cittadine. Lì troverete la casa natale di Cristoforo Colombo, una piccola palazzina dove viveva la famiglia del celebre navigatore. L’interno è visitabile al costo di 3€.

Ritornando su Piazza de Ferrari, accanto al Palazzo della Borsa inizia via XX Settembre: una elegante strada lunga quasi un chilometro, con un porticato sul quale si affacciano le vetrine dei negozi. Ma soprattutto si affacciano palazzine liberty e neogotiche, con statue e decori molto curiosi. Arrivate fino al Ponte Monumentale; costruito a fine Ottocento, con i suoi oltre 20 metri di altezza spicca imponente sulla strada.

Torniamo ora indietro nei secoli? Genova è città di mare, di lingue straniere, di traffici, di culture e di mescolanze. Da sempre aperta e ospitale, fu la prima città a decretare l’obbligo di ospitalità pubblica in un documento ufficiale. Certo, si trattava di nobili, di palazzi di pregio e di ospiti importanti, ma un Decreto del 1576 istituì un registro dei palazzi nobiliari cittadini, obbligando i proprietari ad ospitare a turno le visite di Stato in città. Gli “alloggiamenti pubblici”, chiamati Rolli, erano un centinaio e 42 di questi sono dal 2006 Patrimonio Unesco.

Cosa vedere a Genova in due giorni

Alcuni palazzi oggi sono ancora privati, altri sono diventati sede di Musei o di Uffici pubblici. Uno di questi è Palazzo Doria Tursi, sede del Comune di Genova. Entrate e salite la grande scalinata, affacciatevi sul cortile interno e ammirate gli archi e i decori.

Se il palazzo vi ha affascinato, tenete d’occhio il sito www.rollistradenuove.it anche per sapere quando si tengono i Rolli Days! Sono giornate in cui tutti i Palazzi dei Rolli aprono le porte e sono liberamente visitabili.

Ora che abbiamo visitato la Genova dei Palazzi e delle Chiese, è il momento di cambiare ambiente. Ci inoltriamo nella città dei marinai, dei commerci leciti o meno che siano. La città delle voci dai suoni gutturali, delle grida d’altre terre e dei profumi d’Oriente, di mari lontani, di Mondo.

Le calate al porto e i caruggi non sono più quelle cantate da De Andrè. Altri volti, diverse botteghe e meno fatica. Sono trascorsi decenni e oggi il Mondo che passa per Genova ha la faccia dei crocieristi che scendono in gruppi organizzati, dietro ad una paletta numerata che li porta a scoprire troppo poco e troppo velocemente. E che, di sicuro, non si infilano nel reticolo di vicoli bui.

Bè, voi invece fatelo. Scoprirete la Genova multietnica e passerete in pochi passi da gruppi che conversano in arabo a quelli in spagnolo e altri in francese. Vi perderete tra i panni stesi e il profumo di pesce fritto e vi ritroverete in qualche piazzetta dal sapore antico, tra lavatoi in pietra che hanno visto fatica e ascoltato canti malinconici.

Cosa vedere a Genova in due giorni

Tra i vicoli celebri non perdetevi Via del Campo. Più o meno a metà si trova uno slargo, Piazza del Campo. Proprio lì c’è una targa che ricorda Fabrizio de Andrè, forse (non si offendano gli altri) il genovese più famoso e che meglio ha descritto questa Genova. 

Di fronte alla targa c’è Via del Campo 29 Rosso. Se apprezzate la musica di De Andrè, fate una visita. Se non la apprezzate, fatela lo stesso perché qui è passata la storia artistica e culturale dell’intera città.

Il 29 rosso era un negozio di strumenti musicali, ma soprattutto un luogo di ritrovo di quel gruppo di amici che diventò “la scuola genovese”. Fabrizio De Andrè, Umberto Bindi, Gino Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi…la musica d’autore degli anni Sessanta in Italia. Oggi quel negozio è diventata una mostra permanente su De Andrè. Vi si trovano manoscritti originali, prime edizioni di vinili, locandine di concerti e soprattutto la sua chitarra. Insomma: un luogo di pellegrinaggio laico.

Cosa vedere a Genova in due giorni

Un altro simbolo di Genova, cantato più volte dai suoi autori più celebri, è la lanterna. Così chiamato da tutti i genovesi, è il più alto faro del Mediterraneo. Costruito su uno scoglio di 40 metri, raggiunge un’altezza complessiva di 77 metri e la sua luce si vede a 50 chilometri di distanza. La lanterna è visitabile e si può salire fino alla terrazza panoramica, dopo 172 gradini (dei 365 totali!).

La lanterna si trova oggi all’interno del porto commerciale, tra gru e i container in movimento, ma una passeggiata di 800 metri la collega al resto della città. Oltre al faro, si può visitare un Museo che raccoglie antichi strumenti per la navigazione. Tutte le informazioni a questo link

Da ultimo…non vi azzardate a chiamarlo faro, perché “la lanterna” è la lanterna e basta!

Con la visita alla lanterna possiamo terminare l’itinerario nel centro di Genova, ma in un prossimo post vi racconteremo di Boccadasse, l’antico quartiere alle porte della città.

Cosa manca per completare la visita a Genova? Bè, un po’ di informazioni su cosa mangiare e dove!

Ecco cosa mangiare a Genova, durante il soggiorno! La focaccia, semplice all’olio è deliziosa. Qui si usa anche mangiarla a colazione con il caffè. E a questo punto, visto che siete entrati in uno dei tanti forni della città, assaggiate anche la farinata: una focaccia sottile di farina di ceci.

Se è ora di un aperitivo, fate un passaggio alla Friggitoria San Giorgio, di fronte al Porto Antico. E’ un semplice baracchino di streetfood che propone coni di fritto. Dal pesce alle acciughe (imperdibili!), fino alla panissa (una specie di polenta a cubetti, fatta di farina di ceci e fritta).

A pranzo o a cena provate le trofie al pesto oppure i pansoti con la salsa di noci. E poi, naturalmente, il pesce. Se volete un piatto tipico, che più tipico non si può, provate il brandacujun!

Il nome è curioso e sembra derivi dalle usanze in voga nelle navi nei secoli passati. Le materie prime che, adatte ai lunghi viaggi, non potevano mai mancare sulla nave erano stoccafisso e patate. Si decise quindi di metterle insieme ed amalgamarle brandando, cioè mescolando energicamente, in modo che si sciogliessero in una crema omogenea. E chi era che brandava? Il più cujun dell’equipaggio, che non era in grado di fare altro!

Dove mangiare? Eccovi qualche indirizzo, provato da noi!

Vegia Zena: in zona Porto Antico, Vico del Serriglio. Una trattoria semplice che propone piatti altrettanto semplici ma ben fatti. Ottimo il pesce. Prezzi medio-bassi.

Antica Osteria di Vico Palla: un’istituzione a Genova. Sempre in zona Porto Antico, in Vico Palla, tra i vicoli della zona meno turistica, è un’osteria storica dove trovare tutti i piatti della tradizione genovese. Qualità ottima, prezzi medi.

Trattoria da Maria: locale anni Settanta, in Vico Testadoro (traversa di Via XXV Aprile, zona De Ferrari). Pareti piastrellate, tantissimi lavoratori genovesi, propone piatti semplicissimi della cucina ligure. Non abbiate pretese di cucina gourmet: qui si bada alla sostanza. Prezzi medio-bassi.

Tire-bouchon: se cercate un locale da aperitivi lunghi, qui andate sul sicuro. Si trova in Piazza Lavagna, una delle piazzette nascoste tra i caruggi e propone taglieri e drinks perfetti per chiacchierare tra amici. La piazza è molto movimentata ed è uno dei luoghi di ritrovo dei genovesi.

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