Dopo avervi raccontato il nostro tour della Normandia proseguiamo il nostro itinerario in Bretagna. Scegliere quale delle due regioni del nord della Francia ci sia piaciuta di più è davvero difficile! La Bretagna è una terra estrema, di scogliere e piccoli villaggi di pescatori, di fari, isole e mare increspato. Qui il tempo è scandito dalle maree e le giornate si devono affrontare senza affanni, godendosi il sole davanti ad un porticciolo o riparandosi dal vento, che sa essere gelido, dentro ad un Cafè. Una Regione dove il tempo è davvero relativo, dove solo il paesaggio naturale è padrone delle giornate.
Per chi volesse affrontare un on the road, ecco il nostro itinerario in Bretagna, lungo la costa nord.
- La strada dei Fari
Iniziamo con il percorso più affascinante della regione. Strade costiere a picco sugli scogli e sulle onde; isolotti che sembrano schegge nell’Oceano; piccoli villaggi semi deserti e qualche bar dove gli anziani del paese osservano le barche in secca, nel porto.
E poi ci sono loro: i fari. Da sempre punto di riferimento per chiunque vada per mare, qui in Bretagna punteggiano la costa indicando la via più sicura tra le rocce che affiorano a pelo d’acqua.
La Strada dei Fari è lunga circa 60 chilometri e conta 17 fari, 80 torrette di segnalazione e 200 boe nel percorso che inizia a Kastell Ac’h e finisce a Point Saint Mathieu, nella parte più occidentale di questa zona di Bretagna che l’amministrazione francese chiama Finisterre.
Abbiamo visitato forse i tre più significativi fari della zona. Il primo è su l’Ile Vierge e con i suoi 82 metri è il più alto del Mondo. Il secondo è a Trezien e…non è sul mare! È infatti perfettamente allineato ad un faro più a sud, per indicare le due estremità della via d’accesso al Canale della Manica. Per questo motivo hanno dovuto costruirlo…a 500 metri dalla riva!
Il terzo faro che vi suggeriamo è a Point Saint Mathieu. Risale alla metà del 1800 ed è parte di un complesso monastico. Qui si trova un piccolo villaggio sorto intorno al Monastero, di cui oggi si possono visitare solo i resti della grande Chiesa.
Se volete saperne di più sulla Strada dei Fari, potete leggere il nostro post “Bretagna: la Strada dei Fari”.
2. Gli Abers
La costa della Bretagna, abbiamo detto, è piuttosto frastagliata e le strade ondeggiano seguendone la forma irregolare. Ma c’è una strada del distretto di Finisterre che va assolutamente percorsa. E’ la costiera tra Roscoff e Le Conquet: quella degli Abers.
Gli abers sono insenature naturali, microfiordi in cui l’Oceano si spinge dentro la terra. Qui sono sorti piccoli villaggi di poche case, sparse quasi disordinatamente, spesso tra gli stessi scogli. Case di pietra candide, con i giardini zeppi di fiori colorati. Muretti a secco, strade ciottolate e tavolini dei bar perfettamente allineati.
La strada tra gli abers si deve percorrere senza fretta e senza meta, fermandosi davanti ad un panorama o ad un porticciolo. Fermandosi quando viene voglia di fare una foto o di sedersi davanti al mare. Qui ci si deve solo godere il panorama, senza appuntamenti con le ore.
Se il momento è buono per un aperitivo potete sedervi al Cafè du Port di Brignogan per un vassoio di ostriche e vino bianco. Per guardare la marea scendere o salire. Non ci si abitua mai a questi strani porti senza acqua, con le barche adagiate delicatamente sul fondale, ad aspettare con pazienza.
La strada degli abers finisce a Le Conquet, il centro più grande (ad essere ottimisti, visto che conta poco più di 2 mila abitanti!) di questa parte di costa bretone. Fermatevi a passeggiare, magari di ritorno dal Faro di Point Saint Mathieu, che si trova poco oltre. O se preferite potete anche fermarvi qualche notte: qui si trova anche qualche delizioso hotel nelle case in pietra e la tranquillità è assicurata!
Qui abbiamo sperimentato il più tipico dei pranzi bretoni: il crudo di mare. Provatelo Le Relais du Viex Port. Si trova affacciato a La Ria, la grande insenatura dove l’Oceano penetra nella terra per qualche centinaio di metri e dove, appunto, si trovava il vecchio porto di Le Conquet.
Dopo pranzo, buttate l’occhio alla Maison des Seigneurs. E’ una delle case più famose e fotografate di Le Conquet ed è diventata un delizioso hotel. Poi risalite verso il centro percorrendo Rue Lombard. Arriverete alla Creperie Laer-Mor: altra bella casa in sasso, altro posto dove fermarsi, se avete voglia di una crêpe dolce! La strada ciottolata prosegue poco oltre, tra botteghe di prodotti tipici e piccoli negozi, fino ad arrivare alla Chiesa di Sainte Croix du Conquet dove finisce la parte più antica del paese.
Dal lato opposto rispetto alla Maison des Seigneurs si prosegue verso il porto, da dove ci si imbarca verso le Ile Molene, mentre sulla riva opposta de La Ria si trova una lunga spiaggia di sabbia bianca. Se avete voglia di una passeggiata, ci si arriva anche attraverso una passerella pedonale che collega i due lati dell’insenatura.
3. Le spiagge
Se avete voglia di fermarvi in spiaggia e magari fare anche un tuffo nell’Oceano…bè, siete coraggiosi! Da queste parti il clima non è molto amichevole, soprattutto per noi che siamo abituati al Mediterraneo. Il vento è una presenza pressoché costante è l’acqua è gelida. Con questa rasserenante premessa, possiamo dirvi che tutti gli abers hanno qualche piccola spiaggia di sabbia bianca e i colori dell’acqua sono decisamente invitanti. Tra le spiagge di questa costa della Bretagna vi consigliamo la Plage de Meneham, ad un paio di chilometri da Brignogan.
Qualsiasi sia la vostra scelta dovrete fare i conti con le maree. Se arrivate in orario di bassa marea, camminerete centinaia di metri prima di toccare l’acqua! E probabilmente dovrete schivare qualche cumulo di alghe. Per conoscere gli orari delle maree vi basterà guardare al porto o all’ingresso della spiaggia stessa: ci sono molti cartelli con il dettaglio delle maree, giorno per giorno.
4. La costa di granito rosa e il sentiero dei doganieri
Questa parte di costa è forse la più pittoresca della Regione ed è assolutamente da inserire in un itinerario in Bretagna. Esposte ai venti del nord, questa lunga serie di rocce in granito rosa ha subito erosioni che hanno creato forme strane e curiose. E naturalmente particolarmente fotogeniche!
La Cote de Granite Rose va dalla Plage de Trestraou fino alla Plage de Tregastel. La parte più pittoresca che vi consigliamo di percorrere è quella che va dal Camping Sandaya Le Ranolien (dove si trova un comodo parcheggio) fino alla Plage de Saint Guirec.
Lungo questo percorso si trovano il Faro di Ploumanac’h e diversi altri punti panoramici dove osservare il mare e le strane forme delle rocce. Per percorrere il tratto che vi suggeriamo, mettete in conto un’ora e mezza. Quando poi arriverete a Saint Guirec potete approfittare della spiaggia per un bagno rigenerante!
Il sentiero che percorrete è una parte del “sentiero dei doganieri”. Un tempo il Canale della Manica era zona di passaggio dei pirati del mare, se non proprio di pirateria stessa, e impazzava il contrabbando. Venivano quindi scelti dei doganieri dalla vista particolarmente aguzza per individuare le piccole imbarcazioni dei fuorilegge, ma in realtà senza troppo successo!
Il nostro consiglio è di percorrere il sentiero verso Saint Guirec, in modo da arrivare e potervi riposare in spiaggia (piccola ma molto attrezzata, si trova al termine di uno degli abers) o in uno dei locali del piccolo villaggio. Se lo percorrete in senso inverso, arriverete al campeggio dove però non si trova nulla.
5. I complessi Parrocchiali
Anche l’entroterra è un susseguirsi di piccoli paesi e durante un itinerario in Bretagna passerete sicuramente per uno dei tanti complessi parrocchiali. La storia di questo territorio risale al 1500 quando tra i vari villaggi c’era una grande rivalità. Quindi in cosa si rivaleggiava, per dimostrare la propria supremazia? Nel costruire la Chiesa più grande! Per questo ancora oggi vengono chiamati “complessi parrocchiali”.
Il risultato è una serie di Chiese e di Calvari uno più alto, decorato ed impressionante dell’altro! Qualche esempio?!
La Chiesa di Notre Dame a Plouneour Trez o quella di Saint Pierre a Plouescat.
In quest’ultimo borgo di Plouescat vi suggeriamo anche una passeggiata sotto Les Halles: l’antica struttura in legno, originale del 1600, dove si teneva il mercato cittadino. Oggi si trova in una piccola piazza circondata da locali e botteghe dal sapore antico.
6. Roscoff e l’Ile de Batz
Due posti da favola. Belli, belli e ancora belli. Forse i due luoghi che devono essere tenuti in considerazione per primi in un itinerario in Bretagna! Roscoff è un villaggio medievale che è cresciuto e si è arricchito grazie alle attività di pirateria dei suoi abitanti. Anche qui stradine ciottolate, case bianche con i fiori alle finestre e scorci su isole e scogli. Roscoff è anche un centro animato dove trovare ristoranti e negozi per tutti i gusti.
Se poi volete circondarvi di meraviglia, imbarcatevi su uno dei traghetti che fanno la spola con l’Ile de Batz. Quando c’è la bassa marea si trova ad appena 200 metri da Roscoff. Diventano oltre un chilometro quando il mare si alza e per questo motivo un lunghissimo molo punta deciso verso il mare aperto.
Sull’Ile de Batz c’è una Chiesa, un gruppo di case e un faro. Fine. Ma ciò che la rende meravigliosa è la Natura. Non vi stancherete facilmente di passeggiare tra i giardini fioriti, sul grande prato adibito a campeggio libero, fino agli scogli. Sulla lunga striscia di sabbia bianca incontrerete qualche cavallo che passeggia libero e sull’estremità dell’isola dal lato del porto potrete anche visitare un orto botanico dove crescono specie floreali piuttosto insolite per queste latitudini.
Passeggiate fino al grande faro. Sotto troverete una piccola roulotte blu e due ragazze che offrono crepes e panini. Sedetevi su uno degli sdraio e ammirate l’orizzonte. Sarà un momento di relax che vale il viaggio fin qui.
Se volete scoprire più approfonditamente l’Ile de Batz, ne abbiamo parlato in “Ile de Batz: a due passi dalla costa della Bretagna”.
7. Morlaix
Tranquilla cittadina nell’entroterra, a Morlaix si trova su un porto turistico fluviale abbastanza trafficato. Da vedere a Morlaix ci sono un paio di Chiese, un antico convento, la piazza principale con il Municipio ed un grazioso centro storico di case a graticcio con diversi ristoranti e locali dove passare la serata. Sulla città domina un ottocentesco viadotto ferroviario non proprio da cartolina…
E’ probabile che non passerete per Morlaix, a meno che – come abbiamo fatto noi – non la scegliate come base per il vostro itinerario in Bretagna. In tal caso vi suggeriamo caldamente La Petite Folie de Morlaix.
Vincent, il gentilissimo proprietario, è architetto e si occupa di arredamento d’interni. Inutile dire che ha pensato lui alle camere e ai dettagli che le decorano. Ma sarà sempre lui a sfornare torte, crepes, pane caldo per accogliervi a colazione e rendere decisamente piacevoli le vostre giornate in Bretagna!
4 Comments
Un faro che sfida l’oceano, una strada di ciottoli che punta l’infinito, una chiesa che guarda dritto al cielo. Quanta poesia…
Hai detto bene Benedetta: poesia è il termine perfetto per descrivere questi paesaggi.
Grazie!
Ma che meraviglia. Io sono già innamorata. E quelle casette.
L’idea dei fari, del mare increspato, dei villaggi di pescatori per me sa di idillio <3
Grazie Simona!
E’ facile innamorarsi di questa regione: sembra di essere dentro ad un quadro!