Valencia è la terza più grande di Spagna (dopo Madrid e Barcellona), conta quasi 800 mila abitanti, eppure è una città vivibile, tranquilla e adattissima per un viaggio con i bambini.
Aree verdi pubbliche splendide, piste ciclabili, Musei e meraviglie architettoniche ne fanno un luogo dove stupirsi ed incantarsi non è certo difficile!

Se andate a Valencia con i bambini, ecco cosa vi consigliamo di fare:

1. Comprate delle empanadas o un bocadillo, scendete nei giardini del Turia e passeggiate, correte, fermatevi nei mille parchi giochi. Fate provare ai bambini tutti gli attrezzi che trovate. Poi fate un picnic su una panchina, in una delle aree attrezzate o anche sull’erba! Rilassatevi, trascorrete un pomeriggio al sole.

I giardini del Turia sono una risorsa meravigliosa per la città, ma pensate che nascono come conseguenza di un grande problema: il fiume Turia spesso esondava e metteva sott’acqua i quartieri di mezza città. Si decise quindi, negli anni 60, di deviare il corso del fiume, in modo da eliminare il rischio di nuove inondazioni.

Ma che fare di quel letto ormai in secca? Per fortuna venne scartata l’ipotesi di una grande autostrada urbana…e negli anni 80 iniziarono invece i lavori per la creazione di uno dei parchi più grandi ed originali d’Europa. Nove chilometri di parco pubblico: relax per i genitori e gran divertimento per i bambini!

2. Nel quartiere di Russafa, a sud della stazione, ci sono molti negozietti che per circa 10€ al giorno, noleggiano bici. Prendetele e gironzolate per la città! Valencia, dicevamo, è una città molto vivibile e uno dei modi migliori per girarla tutta è proprio la bici. Ci sono piste ciclabili per tutto il centro storico e che arrivano fino alle spiagge, ci sono grandi spazi verdi per lasciare che i bambini pedalino in tutta tranquillità.

3. Andate al Parco Gulliver: è un parco tematico all’interno dei giardini del Turia, tra Pont de l’Angel Custodi e Pont del Regne, poco prima della città della Scienza. E’ un enorme Gulliver sdraiato, fatto di grandi scivoli lungo tutto il suo corpo. Noi eravamo….ehm…i bambini erano i lillipuziani che si divertivano a scivolare. Gli scivoli sono così grandi da poter scendere in quattro contemporaneamente! Divertentissimo…e mica solo per i bambini.

Ingresso gratuito dalle 10 alle 17

4. Andate in spiaggia! A poche fermate di metro dal centro (o se preferite, 35 minuti con l’autobus 19) si trovano le 3 lunghe spiagge di Valencia. Playa de Las Arenas, Playa Malvarosa e Playa de la Patacona formano qualche chilometro di lungomare balneabile e frequentato dai cittadini. Se, come noi, siete fortunati, le temperature vi assisteranno e riuscirete a mettere i piedi in acqua, anche in pieno inverno!

Dietro le spiagge si trovano ristoranti, locali e bar dove pranzare con poco. Noi abbiamo provato La Pascuala, una paninoteca che risale al 1920 ed è sempre rimasta uguale. Non spaventatevi se entrando vi sembrerà di essere in un girone infernale: è affollatissimo, ma il servizio è rapido e soprattutto ne vale la pena. Per 4€ vi daranno un panino con cui si può tranquillamente mangiare in due…forse anche in 3.

5. Naturalmente visitate la città delle arti e della scienza! Noi abbiamo scelto di comprare il biglietto combinato per Museo delle Scienze, Museo Oceanografico e Hemisferic. Potete scegliere una sola di queste attività, o anche solo limitarvi a gironzolare nel parco intorno agli edifici o sotto all’Umbracle. Anche solo dall’esterno, meritano comunque una visita!
Se volete entrare, ecco le nostre impressioni e qualche suggerimento.
L’Hemisferic è un enorme cinema 3D dove ci si sdraia su comodissime poltrone e si assiste ad un’oretta circa di film. L’entrata va prenotata il giorno prima presso le casse del Museo della Scienza (oppure online). Fate attenzione al film che scegliete: alcuni hanno anche l’auricolare con le traduzioni in italiano, altrimenti lo vedrete in spagnolo!
Carina l’esperienza, bella la struttura.

Il Museo delle Scienze è un posto dove è “vietato non toccare”. Bisogna provare, sperimentare, mettere le mani negli attrezzi, sugli oggetti in esposizione. Il modo migliore per imparare la scienza! Noi abbiamo anche giocato a tris contro un robot!
Un bel Museo dove passare un paio d’ore.

Il Museo Oceanografico è il più grande acquario d’Europa. Ci sono pesci, cetacei e altre specie animali (pellicani, coccodrilli, fenicotteri…). L’acquario è grande e curato e per i bambini può essere un’esperienza divertente e curiosa. Poi però arrivano le vasche con gli animali più grandi (squali, trichechi, beluga) e ti rendi conto che, comunque, sono pur sempre in una gabbia strettina…
A noi gli zoo (o simili) non sono mai piaciuti, per tanto curati siano.
La miglior sensazione ce l’ha data Leo davanti alle vasche dei delfini: “mi sa che quelli che abbiamo visto nell’Oceano erano più felici”. Non avremmo saputo dire di meglio!

Se visitate l’acquario, non commettete l’errore di pranzare nelle strutture interne. Cibo di qualità medio bassa a prezzi decisamente esagerati. Meglio portarsi dei panini e sedersi su una delle panchine delle aree all’aperto.

6. Giocate con i colori dentro agli animati mercati della città. Il Mercado Central, il Mercado Colon, il Mercato di Cabanyal vicino alle spiagge, sono un tripudio di colori, rumori e curiosità. Sono divisi per settori: frutta e verdura, carni, pesce e i bambini si divertono a curiosare tra la vetrina di un banco e l’altro, tra le anguille vive e i prosciutti appesi, seguendo il profumo di empanadas appena sfornate o di arance fresche appena spremute.
A proposito di arance: potete comprarle al mercato (costano 0,5€ al chilo) oppure farle cadere da uno dei tanti alberi zeppi di frutti che troverete in giro per il centro! Sono buonissime anche quelle!

7. Provate i sapori della cucina spagnola, magari in uno dei tanti bar de tapas. In un paese nuovo per i bambini, il dubbio viene a chiunque: troveremo qualcosa che mangeranno volentieri? Questa era un’incognita anche per noi, ma poi ci è subito venuto in mente che i nostri hanno mangiato con soddisfazione dalla Bulgaria alla Lapponia…
Per fugare il dubbio le tapas sono un’ottima soluzione; economiche ma sostanziose, permettono di assaggiare un po’ di tutto: dal jamon iberico (il delizioso prosciutto crudo spagnolo) al queso de cabra (formaggio di capra), dalle albondigas (polpette al sugo) ai calamares (fritti o alla griglia). Insomma, ce n’è per tutti i gusti e anche i vostri bambini, per quanto possano essere difficili, troveranno di che sfamarsi! Ah..per la cronaca, noi siamo stati costretti a condividere con loro la nostra paella valenciana

 

…e poi, ancora, i bambini potranno passare una giornata al Bioparco, oppure giocare a fare Indiana Jones esplorando i resti sotterranei della Valentia romana, o ancora cercare i pipistrelli sui palazzi de La Lonja, scoprendo la storia di questo curioso simbolo cittadino…

Insomma, a Valencia non ci si annoia! Sarà una città interessante da visitare e scoprire in tutta serenità: il perfetto compromesso per piacere sia ai genitori che ai bambini!

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