Queste immagini straordinarie dei mosaici in Valpolicella hanno fatto rapidamente il giro del Mondo.
I vigneti di Negrar di Valpolicella sono rimbalzati sulla CNN, sulla BBC e France Presse. Poi sui giornali dei tedeschi e dei russi.
Questi ultimi hanno già chiesto di prenotare dei tour guidati in occasione della prossima vendemmia, ma è ancora troppo presto!
La storia del “bisso galeto” era una delle protagoniste dei filò.
Un animale strano e pauroso con la sua coda di serpente e il corpo di un galletto, con il suo sguardo velenoso che uccide chiunque lo tocchi o semplicemente lo guardi.
Clima rigido da queste parti. Le famiglie vivevano nelle case in sasso tipiche della Valpolicella e d’inverno, in epoche in cui la televisione era un’invenzione ancora lontana, si radunavano nelle stalle, tutti sdraiati sul fieno a farsi scaldare dal fiato degli animali.
Molina è un piccolo paese dell’alta Valpolicella.
Case in sasso, fiori alle finestre e tetti con le tipiche pietre della Lessinia. Tutto intorno si aprono i boschi e i sentieri dei Monti Lessini, ma soprattutto tanti, tantissimi ruscelli.
Il nome stesso del paese di Molina deriva dal fatto che agli inizi del 1900 in questa stretta vallata, bene allineati lungo il torrente, fossero operativi diciannove mulini.