Il cartello che dà il benvenuto a Gubbio dice “il borgo medievale più bello d’Italia”.
Se sia davvero il più bello non lo sappiamo, ma che visitare Gubbio sia un’esperienza incantevole, è fuori discussione!Ce ne siamo accorti ben presto, nelle due occasioni in cui abbiamo deciso di visitare Gubbio.
Tanto bello da sembrare disegnato. Di giorno, ma soprattutto quando scendono le luci della sera, è una cartolina che non ci si stanca di guardare. Per visitare Gubbio basterebbe una giornata ma il nostro consiglio è di fermarvi almeno una notte, gironzolare tra i suoi vicoli illuminati, tra una salita ciottolata e una scalinata, nel silenzio e la tranquillità della sera. Si, ormai lo sapete: le città di notte, quando i gruppi di turisti vocianti se ne vanno, ci piacciono parecchio!

A Gubbio si sale. Le case, le Chiese, i palazzi sono aggrappati alla collina, in un gioco di saliscendi, di gradini, di piazzette e di fontane.

Si inizia dalla Loggia dei Tiratori, un locale coperto voluto dalla corporazione dei lanai per “tirare” la stoffa durante l’asciugatura. In realtà l’edificio era un ospedale eretto dalla Confraternita di Santa Maria nel 1326 ed ingrandito nel 1505. Lo “Spedal Grande” rimase attivo fino al 1626.

Subito dietro alla Loggia, si trova una delle piazzette più pittoresche che troverete quando vorrete visitare Gubbio: Piazza San Giovanni, di fronte alla Chiesa di San Giovanni Battista. Il suo sfondo, una scenografia teatrale.

Si sale. Via Repubblica porta fin sulla scalinata che conduce alla Piazza Grande, dominata dal Palazzo dei Consoli. Costruito nella prima metà del 1300, era destinato a diventare il centro del potere politico ed amministrativo del Comune. Ma soprattutto fu un simbolo indiscusso dell’importanza di Gubbio: una costruzione maestosa, imponente e anche un po’ azzardata; da lontano è visibile a chiunque si avvicinasse alla città; all’interno dotata di tutte le avanguardie architettoniche dell’epoca, compresa acqua corrente e impianto fognario. Innovazione strabiliante, per l’inizio del 1300. Dall’inizio del 1900 ospita in Museo Civico.

Visitare Gubbio

Di fronte si trova il Palazzo Pretorio. La sua costruzione iniziò nel 1350, proprio quando all’altro lato della Piazza si inaugurava il Palazzo dei Consoli. Anche il Palazzo Pretorio doveva essere parte di un’unica grande (e coraggiosa!) opera architettonica, ma il declino economico di Gubbio e la peste, costrinsero ad interrompere il progetto. I lavori terminarono addirittura nel XVII secolo, ma opera non fu mai completata secondo il progetto originario. Oggi il palazzo ospita gli edifici comunali.

Da Piazza Grande, oltre alla magnificenza dei palazzi, si gode del primo panorama sui tetti della città.

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Ma a Gubbio, si sale ancora! Sopra a Piazza Grande infatti si trovano gli Orti della Cattedrale. E’ una parte non edificata, storicamente messa a disposizione del Vescovo e dei Canonici che vivevano nella Cattedrale, per farne appunto degli orti. Oggi è un’ampia zona verde che idealmente collega la città con il Duomo e il Museo Diocesano.

Il Duomo di Gubbio, intitolato ai Santi Mariano e Giacomo, venne costruito tra il 1190 e il 1230 in stile gotico. Nel corso dei secoli subì molti ampliamenti, restauri e modifiche, come accadde ovunque per le Chiese. Lo stile principale, comunque, rimane il gotico.

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Come spesso capitava nelle città, il potere della Chiesa e quello delle signorie si fronteggiavano. Anche a Gubbio capitò questo, ma qui più che altro fu questione di …panorama! Gubbio entrò nel Ducato di Montefeltro intorno al 1385 e Federico, che spesso soggiornava nella cittadina medievale, scelse il luogo migliore dove far sorgere il suo Palazzo Ducale: un gruppo di case medievale nel punto più alto di Gubbio, proprio di fronte all’ingresso del Duomo.

Sorse così, tra il 1470 e il 1480, il Palazzo Ducale, unico edificio in stile rinascimentale nella città interamente medievale. Oggi il palazzo è di proprietà del Mibact ed è sede del polo museale della Regione Umbria. Avete ancora voglia di salire? Allora continuiamo a visitare Gubbio,  imboccando via Sant’Ubaldo e superando le mura difensive. La strada serpeggia in salita fino alla Chiesa di Sant’Ubaldo, protettore della città. Se invece non avete voglia di camminare, sul retro del Duomo si trova una cabinovia aperta che vi porterà fino sulla cima del monte che, in periodo natalizio, ospita il più grande albero di Natale del Mondo.

Se invece preferite scendere, poco dopo l’ingresso del Duomo vi imbatterete in una delle tante curiosità di Gubbio: la botte dei canonici.

Nelle cantine duecentesche della Cattedrale, si trova una enorme botte: così grande da contenere un barile di vino per ogni giorno dell’anno. Quanto fa in litri? Bè, circa 20.130. La botte è interamente costruita in legno e veniva riempita di mosto da un foro nel pavimento nel piano superiore. Si dice che i canonici, forse per rabbonire il popolo, concedessero al popolo di attingere liberamente dalla botte.

Per scendere dalla Cattedrale, imboccate via dei Consoli: ne varrà la pena! Farete una passeggiata nel medioevo, tra palazzi e botteghe. Curiosate dietro ogni angolo, guardate le vetrine, entrate nei negozietti.

Poi, quando arrivate di fronte al Palazzo del Bargello, fate tre giri intorno alla fontana.

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Si chiamerebbe Fontana del Bargello, ma la chiamano la Fontana dei Matti. Con tre giri di fontana e la formula di rito, vi guadagnerete la “patente del matto”. Come? Se l’abbiamo fatto? Bè, ovvio! Ma noi partivamo già avvantaggiati…

Ma i punti interessanti per visitare Gubbio non finiscono nel centro storico. Fuori dalle mura medievali inizia infatti la Iuguvium romana. Si possono vedere abitazioni, resti delle terme e, naturalmente, gli immancabili e sempre incantevoli mosaici. I resti sono concentrati tutti intorno al Teatro Romano, che risale al 20 a.C.

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Cosa manca ancora da fare a Gubbio?! Ah già: una cena tipica!
Per questo vi consigliamo l’Osteria dei Re, in Via Cavour.
Prodotti del territorio, vini di altissimo livello e una grande passione per l’ospitalità! Da non perdere.

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