Svegliarsi in Val d’Orcia è un po’ come continuare a sognare.
I cipressi e gli antichi casali punteggiano le linee morbide delle colline. Le strade sterrate ondeggiano irregolari fin dove arriva l’orizzonte, mentre i campi colorano questa ideale tela.
Bello, tanto bello, da non sembrare vero!
Già, una tela: il paesaggio perfetto per una dipinto di qualsiasi epoca…

Val d'OrciaLa nostra due giorni senese inizia in un Borgo piccolissimo, ma già famoso fin dall’epoca etrusca: Bagno Vignoni.
Da qui passarono Papi e Duchi, Santi, Imperatori e Principesse.

L’origine delle sue fortune sono da sempre le fonti termali, già ben note e sfruttate in epoca romana, come testimoniato da una lapide, posta accanto alla Pieve, che consacra le acque alle ninfe.

La vicinanza delle terme alla Via Francigena, la strada di collegamento tra il Nord Europa e Roma, resero Bagno Vignoni un centro sempre più frequentato come tappa di ristoro durante i viaggi verso il centro della cristianità.
Siamo intorno al 1100 quando sorgono la Pieve, il Castello e le case in sasso, proprio intorno alla fonte termale.
Il Borgo era quindi interamente raccolto attorno alla prima vasca termale: una vera e propria piscina al posto della piazza del paese. Bagno Vignoni

In una cartolina immutata da secoli, ancora oggi l’acqua sorge nell’antica vasca, ad una temperatura tra i 49 e i 52 gradi. Il calore si avverte soprattutto nelle sere o nelle mattine d’inverno, quando il fumo avvolge tutto il cuore di Bagno Vignoni.

Dalla vasca principale, le acque vengono convogliate in rivoli che alimentano gli stabilimenti termali poco distanti, mentre un piccolo ruscello scende verso valle, per riempire le vasche naturale delle “antiche terme libere romane”.Bagno Vignoni

Intorno alla vasca si susseguono le casette in sasso, i portici e i tavolini delle piccole osterie, dove sedersi a sorseggiare un buon bicchiere di vino rosso, magari accompagnato dal pecorino di Pienza e dai salumi della Val d’Orcia. Perché qui la terra non solo è bella, ma è anche buona e generosa.

Ah, prima però toglietevi l’orologio e dimenticatevi le ore che passano!Bagno Vignoni

Del resto già Marziale, poeta romano, raccontava proprio di Bagno Vignoni e de: “le letture sotto l’ombra dei portici, le passeggiate, le dolci conversazioni”. Fermatevi e contemplate la serenità di questo piccolo esempio di “bello assoluto”.

Se avete voglia di provare le terme, gli stabilimenti si trovano a pochi passi dall’antica vasca, mentre un sentiero vi porterà alle terme libere.

Bagno VignoniVi basterà seguire il corso del ruscello artificiale che esce dalla “Piazza delle Sorgenti”, fin dove scende dolcemente a valle. Piccole cascatelle, vasche naturali e qualche salto un po’ azzardato e l’acqua riempie la grande vasca naturale. Qui è possibile immergersi tranquillamente nell’acqua ancora tiepida.Terme di Bagno Vignoni

Serenità, relax e tranquillità. Con scorci da cartolina…anzi, no: da tela leonardiana sulla Val d’Orcia.
Questo è il regalo di Bagno Vignoni a chi vuole, per un paio di giorni, rigenerare l’anima!

Val d'Orcia

Corpo rilassato e spirito sereno, possiamo seguire il dondolio delle curve, superare qualche poggio per arrivare all’antico Borgo di Corsignano.
Così, per lo meno, si chiamava fino al 1462. Poi successe qualcosa di straordinario: Enea Silvio Piccolomini, nato proprio a Corsignano, venne eletto Papa con il nome di Pio II.

Durante un viaggio apostolico verso Mantova, si fermò nel suo borgo natale, lo trovò così degradato che decise di ricostruirlo creando “la città ideale” secondo canoni architettonici e artistici dell’epoca. Pienza; Val d'Orcia

Sorse così Pienza, ancora oggi borgo più importante ed artisticamente rilevante di tutta la Val d’Orcia.

Il cuore della città è (ovviamente!) Piazza Pio II,  dove si affacciano il Duomo, i Palazzi Piccolomini e Borgia (quest’ultimo, sede del Museo Diocesano) e il Palazzo Comunale.

Il resto del centro storico è un dedalo di stradine strette tra le mura in sasso dei palazzi, di vicoli e piazzette ciottolate. Perdersi senza meta è il modo migliore di visitare Pienza: girare ogni angolo, seguire il vociare di qualche venditore di cacio, lasciarsi incuriosire da qualche passaggio sotto un arco, tra le case.

Il Borgo è piccolo, ma gli scorci da ammirare non si contano.
E poi si arriva al Belvedere: un camminamento ciottolato intorno alle case; un abbraccio alla città che osserva le colline in lontananza.Pienza; Val d'Orcia

La tela, le pennellate sapienti. Il bello assoluto.

Val d'Orcia

Se ancora avete tempo a disposizione e voglia di incantarvi, a pochi chilometri da Pienza si trovano altri due gioielli: il Monastero di Sant’Anna in Camprena e il borgo di Monticchiello.

Il Complesso monumentale di Sant’Anna in Camprena era un Monastero Benedettino risalente al XV secolo. Completamente circondato dagli ulivi, è la scenografia perfetta per un film. Infatti venne scelto per ambientare alcune delle più famose scene de “Il paziente inglese”, vincitore di 9 Oscar.
Oggi il complesso è diventato un agriturismo, ma si possono visitare l’annessa Chiesa di Sant’Anna e l’antico refettorio con un bel ciclo di affreschi del 1503.

Sant'Anna in CamprenaMonticchiello è una frazione di Pienza che conta meno di 200 abitanti. Un borgo piccolissimo appoggiato sulla sommità di una collina e abbracciato dalle antiche mura.
Oggi ne rimangono una buona parte, con qualche torre e una Pieve duecentesca interessante da visitare.

MonticchielloMonticchiello è famosa anche per il “teatro povero”: una forma d’arte che più popolare non si può!
Nasce infatti intorno alla metà degli anni Sessanta del Novecento per denunciare crisi economiche, problemi e fatti di attualità che interessavano il borgo. Qual è la caratteristica di questo teatro? Che le rappresentazioni si tengono tra le strade del borgo e gli attori sono gli stessi abitanti!

Se passate da queste parti durante l’estate, non perdetevelo!

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