Se ci si chiede cosa c’è da vedere a Bologna, subito vengono in mente le Torri. Poi San Petronio; poi si passa ai tortellini e alla mortadella. Più da assaggiare, che da vedere!
Poi bastano due note e subito salta in mente Lucio Dalla.
Se qualcuno è appassionato di basket, magari pensa anche alla storica rivalità tra la Virtus e la Fortitudo.

Ok, lo ammettiamo: conoscevamo poco la città, se non il saperla una città universitaria vivace, gioviale e divertente.
Siamo andati a visitarla, per scoprire cosa vedere a Bologna e abbiamo conosciuto una città ricchissima di arte e di storia, sia nei suoi luoghi più famosi, sia nei suoi angoli più nascosti.

Bologna si può tranquillamente visitare a piedi anche per chi, come noi, arriva in treno: percorrendo Viale Indipendenza (praticamente di fronte alla stazione) si arriva, in poco più di dieci minuti di passeggiata, proprio di fronte alla grande statua del Nettuno.

“Il Gigante”, come lo chiamano i bolognesi, ci dà il benvenuto in città!
La statua risale alla metà del 1500 e fu voluta dal legato pontificio per abbellire la piazza. Il tema del Nettuno era piuttosto in voga tra le fontane cittadine del periodo e così venne utilizzato anche a Bologna.

La fontana invece venne subito utilizzata dai bolognesi per lavare i panni o la verdura del vicinissimo mercato. Non propriamente attività che valorizzassero la piazza com’era nelle intenzioni dell’allora governo cittadino!

Il Nettuno guarda il grande salotto cittadino: quella Piazza Grande cantata da Lucio Dalla dove fanno da sfondo il palazzo comunale e la Basilica di San Petronio.

La Basilica di San Petronio è imponente. Con i suoi 132 metri di lunghezza è la terza Chiesa d’Italia per grandezza; la sua costruzione, in stile tardo gotico, iniziò alla fine del 1300 e i lavori durarono circa trecento anni tra alterne vicende e fortune.

Al lato destro della Basilica inizia via D’Azeglio. Di per sé sarebbe una normale via del centro cittadino, se non fosse che a poche decine di metri dalla piazza si trova la casa che fu di Lucio Dalla. Oggi lungo la via, tra i palazzi, sono appesi dei led luminosi con i versi de “L’anno che verrà”

Sul lato sinistro di San Petronio invece, seminascosta sotto uno dei mille portici di Bologna, si trova Via Pescherie Vecchie. Il nome lascia facilmente intuire cosa si trovasse anticamente lungo questa stretta di via di chiara impronta medievale. Ancora oggi si alternano piccole osterie, salumerie, fruttivendoli, fiorai e anche qualche pescheria.
Se anche voi amate i mercati come noi, non perdetevi questa zona di Bologna!

Poco distante dall’antico mercato, si alzano maestose le due torri più famose: gli Asinelli e la Garisenda.

Lo sapevate che la Torre degli Asinelli è la torre pendente più alta d’Italia?
Infatti svetta sulla città con i suoi 97 metri di altezza (la torre di Pisa è alta 57) e pende per oltre 2 metri (sempre quella di Pisa, per oltre 4). Venne costruita intorno al 1100, la sua costruzione durò dieci anni e tra le varie funzioni della torre c’era anche quella di osservare dall’alto la zona del mercato (sembra) per prevenire eventuali rivolte popolari.

Accanto alla Torre degli Asinelli, si trova la Garisenda, di appena 48 metri. Sembra che l’altezza originariamente prevista fosse 60 metri ma qualche cedimento del terreno fece desistere i costruttori, riducendone appunto l’altezza finale.

…ed evidentemente fecero bene a desistere, visto che anche la Garisenda pende, ma in maniera ben più evidente dell’altra torre!

Tra le cose da vedere a Bologna, sapete qual è la zona che più ci ha incantati?
La zona di Santo Stefano. L’omonima Basilica è parte di un complesso di sette Chiese volute, secondo la tradizione, addirittura da quel Vescovo Petronio oggi Patrono di Bologna.

Nell’intenzione, il complesso doveva imitare il Sacro Sepolcro di Gerusalemme ma la cosa certa è che gli edifici sono antichissimi. La Chiesa più antica è quella dei Santi Vitale e Agricola, risalente al IV Secolo. La Basilica del Santo Sepolcro è del V Secolo, mentre la Chiesa del Crocifisso è dell’ VIII Secolo.

Il complesso è meraviglioso sia esternamente, sia all’interno dove tra le Chiese (tutte collegate tra loro), il Chiostro e i piccoli cortili interni si snoda un percorso di visita che vi lascerà incantati.
Non perdetevelo, quando passerete per Bologna!

Avete ancora voglia di stupirvi?
Allora andate ad aprire la finestrella di via Piella e scoprirete che Bologna era anche città d’acqua!

Il canale Reno era parte del fossato difensivo della seconda cerchia muraria cittadina. Nei primi anni del Novecento, il canale venne completamente interrato, tranne un piccolo tratto oggi oggetto della curiosità di tanti turisti di passaggio!

Come finire in bellezza una visita in centro a Bologna?
Ma in un’osteria tipica, naturalmente!
Se siete nella zona della “finestrella” non perdetevi l’osteria “La Montanara” in Via Righi.
Le foto raccontano più di mille parole!

2 Comments

  1. A Bologna ci ritorno sempre volentieri. E ringrazio i diversi amici che ne corso del tempo mi ci hanno portato in giro per farmela conoscere come un local e non da turista!

  2. Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

    Anche per noi è sempre un piacere gironzolare per Bologna! Ed effettivamente hai ragione: visitarla con chi ci vive è un’esperienza ancora più piacevole.

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