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Un gomitolo ribelle. Aggrovigliata tra mille strade contorte, le case a sfiorarsi una sopra l’altra, i vicoli stretti che rotolano verso il mare, la fila infinita delle gru al porto, i panni stesi, le piazzette nascoste che si affacciano all’improvviso, un antico lavatoio tra i caruggi, un palazzo nobiliare, il profumo di un forno… così, Genova. Senza poter mai districare la matassa e capirla bene fino in fondo, Genova ti travolge di sensazioni, sospesa tra lo stupore e la sorpresa, la curiosità e la circospezione.

Il centro storico di Parma è un piccolo scrigno pieno di gioielli. Un concentrato di arte, storia e cultura che è valso alla città emiliana il titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2020/2021.

In questo post vi proponiamo un itinerario di una giornata a Parma, alla scoperta dei monumenti, dei palazzi e delle cose più interessanti da vedere, con qualche incursione nelle famose tradizioni culinarie del territorio.

Eterea, imponderabile, sfuggente al tatto e alla comprensione. Un sogno. Un Presepe, la scenografia di un film, l’ambientazione di disperazione passata e fama contemporanea. Per questa città si sono utilizzati i più svariati paragoni. Di certo Matera ti ammalia e ti avvolge per poi lasciarti, impalpabile. Matera è un’illusione. A Matera si deve camminare a caso, ci si deve perdere tra i suoi mille saliscendi, tra i gradini scavati accanto alle case. Di giorno, ma ancor più di notte. Matera è una sorpresa continua: dove ti aspetti un vicolo trovi una piazzetta; scendi le scalette e trovi un balconcino, un affaccio sugli antichi sassi; svolti lungo un ciottolato e si apre uno scorcio sul panorama della gravina. Matera è una di quelle città per cui scrivere cosa vedere sarebbe molto riduttivo.

State pensando di organizzare un viaggio in Scozia d’inverno? Ottima idea! Partire è sempre una buona idea ma in inverno la scelta della meta giusta è fondamentale per la buona riuscita di un viaggio. La Scozia è un Paese incantevole, di paesaggi naturali da cartolina, di borghi in riva al mare, di castelli diroccati a picco sui laghi, di montagne, cascate e ruscelli. Insomma: un Paese dove domina la Natura.

Ci sono luoghi zeppi di cose da vedere. Luoghi dove correre tra un monumento ed un Museo, dove saltellare su e giù per la metro. Città dove ottimizzare i tempi per vedere più cose possibili per poi scoprire che ne hai viste meno della metà. Ci sono viaggi mordi e fuggi dai quali torni con molte foto, con il contapassi del telefono impazzito e le gambe più stanche di quando sei partito!

Poi c’è Cassis.

E davvero possibile mangiare a Londra spendendo poco? No. Rassegnatevi. Quindi il post è finito? No, dai. Ragioniamo un attimo insieme. Londra è una città cara per gli standard e il tenore di vita italiano, non c’è dubbio. Però è una città che da un punto di vista culinario può dare enormi soddisfazioni. La cucina inglese non è certo la migliore al Mondo, ma quello che potete fare a Londra è sbizzarrirvi con le proposte etniche, praticamente da ogni angolo del pianeta. Ma torniamo al tema del post: mangiare a Londra spendendo poco. Si può fare?

Sarà la brezza del mare, sarà il panorama incorniciato tra i promontori, saranno i “Glomeruli Ruggeri”…ma quel che è certo è che a Pesaro si respira aria buona! Come dite? Non sapete cosa siano i “Glomeruli Ruggeri”?! Tranquilli, tra qualche riga ve lo raccontiamo! Il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere a Pesaro, organizzato dall’APA (Associazione pesarese Albergatori), ci ha portati dal lungomare alle vie del centro storico con una visita guidata teatralizzata. Conoscete le visite guidate teatralizzate?! Sapete come funzionano?

Cesenatico, Riviera romagnola, spiagge, locali e divertimento. Questa è più o meno l’idea che tutti abbiamo di questa festaiola zona d’Italia. La riviera romagnola è da sempre sinonimo di accoglienza di allegria e di feste in spiaggia. Qui sono nati nei decenni i locali e le discoteche più celebri e frequentate del Paese. La ricettività per famiglie con bambini è magistrale; ci sono chilometri di spiagge enormi, attrezzate per tutti i gusti e in più, in Romagna, si mangia benissimo. Fine? Nemmeno per sogno!!

Siamo arrivati a Cesenatico in una tiepida giornata d’ottobre, bel lontani quindi dalla stagione turistica e dall’idea di un tuffo in mare. Allora ci siamo chiesti cosa vedere a Cesenatico in un giorno?

Il mare è sempre una grande attrazione per noi, anche d’inverno. Quindi la nostra passeggiata inizia sulla sabbia, nei pressi del Molo di Levante, dove la grande spiaggia scende verso il Grattacielo Marinella. Questa costruzione in cemento armato è un punto di riferimento imprescindibile, ma è anche un simbolo della grande crescita della città (e della Riviera romagnola) degli anni 50. Quando venne costruito nel 1958, con i suoi 118 metri era il più altro grattacielo d’Italia. Per superarlo, qualche anno dopo, ci volle nientemeno che il grattacielo Pirelli, a Milano!

Cosa vedere a Cesenatico

Siamo ad ottobre, dicevamo, ma i locali e i ristoranti sulla spiaggia sono in piena attività con i tavoli tutti occupati. Non so perché, ma vedere i locali affollati ci mette allegria, oltre che una gran voglia di un fritto di pesce! Resistiamo alla tentazione e proseguiamo a curiosare per Cesenatico.

Il molo di Levante è diviso da quello di Ponente dal grande porto-canale, simbolo della città…ma di quello vi raccontiamo tra un po’.

Lungo l’imbocco del canale si trovano molti capanni da pesca, altro celebre simbolo della riviera. Alcuni sono ancora utilizzati, mentre qualcun altro è diventato un curioso locale serale e notturno.

Poco oltre la fila dei capanni, si apre una grande piazza con una splendida vista sul porto e sul mare aperto. È la Piazza Spose dei Marinai. Qui un tempo le mogli con i figli aspettavano il rientro delle barche dei mariti, scrutando l’orizzonte per riconoscere i simboli della famiglia sulle vele. E tirare un sospiro di sollievo, in tempi in cui non si poteva comunicare e uscire al largo era ancora pericoloso.

Oggi la Piazza è una location per matrimoni, ma soprattutto vi si trova il Monumento alle Mogli dei Marinai. Una statua di una donna e due bambini che guardano in lontananza, mentre il bambino indica l’orizzonte. Forse ha visto la vela della barca di papà… un modo toccante ed efficace per ricordare e rendere omaggio al duro lavoro di chi esce per mare.

Cosa vedere a Cesenatico

Da lato opposto del canale, si trova il Faro di Cesenatico, con accanto la casetta del custode. Oggi è completamente automatizzato, ma l’idea del custode del faro è sempre romantica e un po’ malinconica! Il faro venne costruito negli ultimi anni del 1800 ed è bianco (mentre la casa del custode è gialla), alto 3 metri, posizionato a 18 metri sul livello del mare. Oggi forse i suoi due lampi ogni sei secondi hanno perso l’utilità di un tempo, ma il faro sulla riva è sempre un simbolo di speranza e di sicurezza. Per questo, secondo noi, i fari dovrebbero essere tutelati, conosciuti e valorizzati sempre di più!

Bene, possiamo ora risalire il porto canale, approfondendo un po’ di storia. Il canale di Cesenatico risale all’inizio del 1300, quando il Comune di Cesena decise di intraprendere i lavori di scavo per far affluire le acque del mare verso l’interno e creare così un porto sicuro per le imbarcazioni.

Fu solo nel 1502 che Cesare Borgia, conquistati i territori della Romagna, decise di rinnovare, ingrandire e rendere ancor più fruibile il porto canale. Per farlo, chiamò nientemeno che Leonardo da Vinci. Il genio toscano fece due disegni: una planimetria del canale e un disegno dall’alto del canale e del borgo.

I disegni sono oggi conservati a Parigi e non c’è dubbio che siano opera di Leonardo. Qualche dubbio invece rimane circa il fatto che il canale sia effettivamente stato modificato seguendo il progetto di Leonardo. Le fonti sul tema sono piuttosto discordanti! Poco male: per la città di Cesenatico il semplice passaggio di Leonardo fu motivo di grande orgoglio e soprattutto fu sufficiente per definire il porto canale “leonardiano”!

Cosa vedere a Cesenatico

Entrambi i lati del canale, soprattutto nella sua parte più interna, sono un susseguirsi di case variopinte, negozi e localini, ristoranti e tavolini colorati. Qui la sera è un piacere perdersi tra un aperitivo e un piatto di pesce, o un drink dopo cena.

Lungo il canale si trova anche il più importante museo a Cesenatico: il Museo della Marineria.

L’idea di uno spazio espositivo che racconti le tradizioni delle località marine dell’Adriatico nasce alla fine degli Anni 70 e si concretizza in questo curioso Museo all’inizio degli Anni 80. Sapete perché il Museo della Marineria di Cesenatico è uno delle più originali esposizioni dedicate al mare? Tra un po’ ve lo raccontiamo…

All’interno del Museo si è ricreato un antico arsenale, nel quale si trovano barche, attrezzi e un’intera bottega ottocentesca. Il percorso mostra antichi strumenti, vele e diversi reperti che raccontano la storia della navigazione nell’alto Adriatico. Ma cos’è che rende unico il Museo della Marineria di Cesenatico? Una sezione galleggiante!

Cosa vedere a Cesenatico

Il Museo, infatti, si trova affacciato sull’ultimo tratto del Canale Leonardesco. Questa parte di canale è stata chiusa alla navigazione e destinata ad ospitare dieci antiche barche di proprietà del Museo. Trabaccoli, bragozzi, lance… Le imbarcazioni sono una sorta di libera esposizione permanente. Si possono ammirare e se ne può leggere la storia sui pannelli esplicativi. Un paio di queste antiche barche vengono anche utilizzate per uscite dimostrative in mare. Insomma, un Museo curioso e sorprendente adatto a bambini e genitori!

Dopo aver fatto il pieno di barche e di storia, sedetevi in uno dei locali lungo il Porto Canale e assaggiate qualche specialità locale (e se non vi vengono idee, potete sfogliare il nostro post su cosa mangiare in Emilia Romagna!)

. L’Adriatico è pescosissimo e quindi tra un fritto o qualche tipo di pasta, potete sbizzarrirvi. Se invece volete rimanere sul classico di successo, ecco il simbolo di tutta la Romagna: una bella piadina crudo, squacquerone e rucola! Quale modo migliore per chiudere la visita a Cesenatico?!