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Porto è una piacevole sorpresa! Esteticamente molto bella, la città del nord del Portogallo è dolcemente adagiata sulle rive del fiume Douro e costruita su una collina che crea continui saliscendi, a volte leggeri altre volte ben più ripidi. Pur essendo una città relativamente piccola Porto offre storia, arte, cultura e parecchio divertimento. Scopriamo allora cosa vedere a Porto in due giorni, in un itinerario che tocchi tutti i principali punti di interesse.

Capire dove è meglio dormire a Porto, come arrivare e dove mangiare…si, insomma: organizzare un viaggio a Porto è facile e anche abbastanza economico. La città del nord del Portogallo è una meta turistica molto frequentata e spesso affollata, ma nonostante questo si riesce a viverci contenendo i costi e ritagliandosi degli spazi di tranquillità per godersi al meglio le bellezze che offre.

Vediamo allora qualche informazione utile per organizzare un viaggio: dove dormire a Porto, dove mangiare e come muoversi, facendo attenzione a qualche piccolo dettaglio.

Dire che Lisbona è la Capitale del Portogallo è decisamente riduttivo. Infatti nel visitarla, più che pensare a cosa vedere a Lisbona bisogna tenere bene a mente che questa città è stata la Capitale di uno dei più potenti Paesi di navigatori ed esploratori. La Capitale di un impero d’oltremare.

Herois do Mar, nobre povo, Naçao valente, imortal”. Ce lo ricordano anche le prime parole dell’inno nazionale portoghese: eroi del mare, nobile popolo, Nazione coraggiosa ed immortale. E il ricordo di “ciò che è stato” a Lisbona è presente ovunque, accompagnato dall’atmosfera malinconica e decadente delle città di mare dalla bellezza perduta di un tempo glorioso.

Obidos è una cittadina medievale molto pittoresca e ben conservata, pertanto rappresenta una tappa imperdibile lungo un viaggio on the road in Portogallo.
Situata su un’altura, vicino alla costa atlantica, offre tutta la sua bellezza già da lontano, poiché il suo profilo è perfettamente riconoscibile percorrendo l’autostrada A8 che collega Lisbona a Leiria.
Oggi vivono ad Obidos circa 3.000 abitanti, ma durante l’estate l’atmosfera si rianima (e non di poco!) grazie ai festival medievali e ai turisti che invadono letteralmente questo piccolo borgo fortificato.

Se l’isola di São Miguel è caratterizzata dalla vegetazione rigogliosa, dalla flora tropicale magicamente mescolata a quella europea e, in generale, dal dominio della Natura, la sua zona orientale è quella dove la terra (intesa proprio come il sottosuolo!), riserva le maggiori sorprese.

E’ qui che si trovano le sorgenti termali, le pozze d’acqua naturali immerse nella foresta, i ruscelli di acqua fredda che incontrano le acque bollenti, le caldeiras, le piantagioni di the… tutto quanto si possa immaginare in un ambiente in cui l’uomo è davvero solo un piccolo ospite di passaggio.

L’isola di Santa Maria, alle Azzorre, offre due hotel, un ostello e un numero di ristoranti che si contano su due mani.
L’arrivo del traghetto nel piccolo porticciolo, due a settimana da Ponta Delgada nel pieno della stagione turistica, è un evento di grande richiamo: scendiamo sulla banchina, davanti ad una lunga fila di persone appoggiate alle transenne. Molti aspettano qualcuno, ma molti sono lì ad osservare chi arriva.
Più o meno come i pensionati con i cantieri!

Onde a terra se acaba e o mar comença” recita l’incisione sul grande ceppo marmoreo di fronte alle onde dell’Atlantico. Siamo sulla punta più occidentale del continente europeo: 38° 47’ Nord; 9° 30’ Ovest per gli amanti di geografia e statistiche, proprio dove finisce quello che per secoli è stato il Mondo conosciuto. “Dove la terra finisce e inizia il mare”.