La ferrovia che collega Roma a Benevento, nel tratto tra Caserta e il capoluogo sannita attraversa colline e panorami punteggiati da vigneti e filari. Scendono dolcissimi verso i finestrini e raccontano di una terra dalle tradizioni di lungo corso. Terra dolce, il Sannio.
Napoli ci piace. Ma proprio tanto.
Napoli non si discute, non si giudica; non si deve provare a capirla.
A Napoli ci si deve lasciare trascinare. Napoli è un fiume in piena. Un susseguirsi di botteghe, portici, colori, venditori chiassosi, chi ti legge la mano e chi ti vende un cornetto rosso fuoco. Una statua di pulcinella, una piazza che si apre improvvisa su una Chiesa barocca, una musica neomelodica. Il profumo di un panificio, la vetrina zeppa di cibo, l’odore del pesce, l’acqua di scolo. I murales di Maradona e di San Gennaro.
Qui sono le contraddizioni di una città travolgente che ti avvinghia, ti stupisce, ti affascina, ti toglie il respiro e non ti dà tregua.