Vi ricordate la tempesta Vaia? Era il 29 ottobre 2018 e un uragano colpì l’alto Veneto e il Trentino. I venti che soffiavano ad oltre 200 chilometri all’ora abbatterono circa 2 milioni di alberi, in quello che fu uno dei più disastrosi eventi naturali che colpì il territorio italiano.

Passata la tempesta vennero recuperati i tronchi degli alberi. Quasi nove milioni di metri cubi di legno con cui si valorizzata ogni possibile forma di recupero. Se ne fecero suppellettili, oggetti per la casa, componenti d’arredo, composizioni artistiche. Fino al più grande edificio interamente in legno d’Italia: un palazzo di nove piani a Rovereto (Trento) che diventerà un progetto di Social Housing. Dal disastro al riutilizzo solidale, quindi.

Tra i vari progetti ideati e completati con il legno abbattuto ce n’è uno particolarmente curioso: il Drago di Vaia. E’ un’opera d’arte che lo scultore Marco Martalar ha realizzato in quasi due mesi di lavoro ed inaugurato nel novembre 2021: un grande Drago alato, alto 6 metri e lungo oltre 7 metri.

Drago Vaia

Per realizzare il Drago Vaia, l’artista ha utilizzato 3000 viti, che tengono insieme oltre 2000 tronchi d’albero. E il legno utilizzato ha una particolarità: non è stato trattato. Questo significa che l’enorme Drago Vaia, imponente, quasi minaccioso, è destinato negli anni a sparire per l’effetto delle intemperie, della pioggia e della neve. Metafora della Natura o, se preferite, della tempesta stessa. Molto più grande degli Uomini, minacciosa, a volte cattiva, ma poi passa e tutto è destinato a tornare tranquillo.

Il Drago è sicuramente di grande impatto. Sistemato sulla cima del Monte Tablà, osserva la vallata e già dal basso, dal centro del borgo se ne possono vedere le forme. Basta una mezz’ora di passeggiata dal parcheggio del Parco Palù, nella frazione Cappella, per raggiungere il Drago Vaia. Una camminata molto semplice, adatta anche ai bambini, visto che il dislivello è di appena 200 metri.

Per un approfondimento potete visitare il sito dell’Associazione Lavarone Greenland, che ha ideato questo progetto (e molti altri!) nella zona dell’Alpe Cimbra.

Siamo nell’Alpe Cimbra e precisamente nella Comune di Lavarone, zona celebre in inverno per le piste da sci e le attività sulla neve per le famiglie con bambini. Ma anche durante l’estate questa parte di Trentino offre molte iniziative per i più piccoli. Passeggiate per sentieri, escursioni e soprattutto un territorio ricco di servizi gestiti con grande attenzione per la comunità.

Un piccolo esempio? Il Parco Palù. Dopo aver fotografato il Drago Vaia in tutti i suoi lati, ed essere scesi al parcheggio, organizzatevi per un pic-nic sull’erba di questo parco. Qui i bambini potranno passare anche tutta la giornata tra i giochi e le installazioni di legno.

Due carrucole, un villaggio con le casette in legno, diversi scivoli giganti, un percorso per le biglie, tavoli e panche, un laghetto con il ponticello dove nuotano pesci e girini. Sole, una coperta per sdraiarsi sull’erba…e il relax è assicurato!

Drago Vaia

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