Se pensate a Verona, quali sono le prime cose che vi vengono in mente?
Lasciateci indovinare…l’Arena? Poi…Romeo e Giulietta, naturalmente!
Che altro? La Basilica di San Zeno e poi…ah, ecco: il Pandoro! Ma quello vi viene in mente solo intorno a Natale.
Qualche esperto di storia romana potrebbe pensare al Teatro Romano, a Ponte Pietra e Piazza delle Erbe; oppure se qualcuno ama la storia medievale potrebbe parlarci di Castelvecchio o delle Arche Scaligere.

Bene, questo è (più o meno) quello che non dovete perdervi se venite a visitare Verona. Ma sappiate che sarete accompagnati da orde di turisti vocianti in ogni lingua!

Noi però vi vogliamo raccontare tre piccoli luoghi poco conosciuti, piccoli gioielli semi nascosti che sfuggono ai percorsi turistici di massa, ma che raccontano la storia della città e che meritano di essere conosciuti.

Siete pronti a conoscere qualche angolo della Verona più nascosta?

Il Sacello delle Sante Teuteria e Tosca:
L’antica via Postumia era la strada che collegava Verona con Mantova. Entrava in città oltrepassando prima l’arco dei Gavi (quello che Napoleone fece smontare e rimontare poco distante, per poter passare con il suo esercito!) e poi Porta Borsari.

Lungo i lati della strada, le più importanti famiglie cittadine costruivano i sepolcri familiari. Tra questi, all’interno di una necropoli divenuta poi cimitero paleocristiano, si trovavano le tombe delle Sante Teuteria e Tosca.

Nel V secolo una nobile famiglia veronese decise di costruire un piccolo Sacello, dentro al quale fece riporre i sarcofagi delle Sante. La costruzione fu eretta pochi centimetri sopra alla necropoli, dalla quale affiorano tuttora alcuni mosaici romani risalenti al IV secolo.

Il Sacello venne consacrato nel 751 dal Vescovo di Verona Annone e risulterebbe essere la più antica Chiesa del Veneto e una delle più antiche d’Italia, di cui vi sia testimonianza scritta.

Si tratta di una piccolissima costruzione a croce greca che nel corso dei Secoli subì alcune modifiche tuttavia senza che venisse mai snaturato l’impianto originale.
Oggi è completamente inglobata nella Chiesa dei Santi Apostoli, di cui occupa il piano interrato della parte posteriore.
Il piccolo Sacello infatti è totalmente interrato rispetto all’attuale manto stradale tanto che, per entrarvi, è necessario scendere diversi gradini.

L’atmosfera all’interno è di grande raccoglimento: pochissime seggiole sistemate tra il marmo rosa dei sarcofagi e il rosso dei mattoni delle piccole arcate. La luce naturale, fioca, filtra dalle finestrelle ovali a livello del terreno; è uno di quei luoghi mistici in cui è spontaneo, naturale fermarsi in silenzio.

Gli orari di apertura della Chiesa coincidono con quelli della Chiesa dei Santi Apostoli. Per accedere al Sacello è necessario entrare nella sacrestia della Chiesa dei Santi Apostoli, dove si trovano i gradoni d’accesso al livello interrato.

Visto che durante la vostra visita a Verona ammirerete Porta Borsari, fate qualche passo indietro fino in Piazzetta Santi Apostoli ed entrate a visitare il Sacello delle Sante Teuteria e Tosca!

Corte Sgarzerie e il Criptoportico Capitolino:
Siamo in Corte Sgarzerie, nel pieno centro storico di Verona a due passi dalla ben più famosa Piazza delle Erbe. A pochi metri di distanza passeggiano milioni di turisti ogni anno, ma Corte Sgarzerie è una piazzetta tranquilla e silenziosa, dove si trovano un paio di osterie, qualche negozietto e una piccola libreria indipendente.

La Loggia medievale del Mangano occupa tutta la parte centrale di questa piazza. Una corte destinata a chi lavorava la lana, dove si potevano produrre le merci, misurarle, timbrarle e venderle.
Ma per secoli si è ignorato completamente quale grande sorpresa fosse sepolta sotto il loggiato, da un paio di Millenni.

Nel I secolo a.C. (circa un secolo prima dell’Arena) venne costruito il più antico edificio romano presente a Verona: il grande tempio capitolino, dedicato alle tre divinità Giove, Giunone e Minerva.
Quando i romani si insediavano in una città, costruivano il tempio capitolino: il principale e più importante luogo di culto per il popolo romano. Questo era l’elemento inequivocabile che faceva della città, una colonia romana.
E Verona non poteva non avere un tempio capitolino! Solo che non si sapeva di preciso dove fosse…

La zona infatti, nel corso dei secoli, ha visto svilupparsi edifici privati e pubblici, fino all’esplosione urbanistica del periodo delle Signorie. Era quindi difficile immaginare dove di preciso potesse collocarsi un così antico edificio romano.

Alcuni scavi sotto Corte Sgarzerie, hanno permesso di identificare non solo il criptoportico romano, ma anche altri importanti elementi architettonici medievali, come una ghiacciaia e una torretta.

Oggi del grande tempio è recuperata ed accessibile solo una piccola parte, ma si possono ammirare un tratto di strada lastricata romana, alcuni fregi e capitelli e – appunto – le strutture portanti degli edifici medievali.

Il piccolo sito archeologico è visitabile solo dal 2014 grazie ad un gruppo di “quattro amiche al bar che sognavano di raccontare l’archeologia al mondo”. Così si definiscono nel loro sito www.archeonaute.it dove potete trovare molte informazioni sull’area archeologica e sulle modalità per visitarla.

Quando sarete in Piazza delle Erbe, tornate verso Porta Borsari! Bastano poche decine di metri e sulla vostra destra troverete il piccolo accesso alla Corte. L’ingresso all’area archeologica si trova al numero 8, proprio sotto al Loggiato medievale.
Non perdetevi questo piccolo gioiello!

Museo degli Affreschi
Tutti sanno che a Verona si trova la Tomba della famosa Giulietta.
Non molti però sanno che, nello stesso complesso museale, nel 2015 venne inaugurato il nuovo Museo degli Affreschi, in uno straordinario allestimento.

Ci troviamo in un convento francescano del 1200 che, nel corso dei secoli, ha subito abbandoni, danneggiamenti, restauri, requisizioni, fino ad essere definitivamente restaurato e adibito ad area museale dal Comune di Verona.

Il percorso espositivo mostra affreschi dal Trecento al Seicento recuperati, nel corso dei secoli, da antichissimi Sacelli, da Chiese o da palazzi nobiliari demoliti.
Molto interessanti (oltre che ben allestiti) gli esempi di pittura paleocristiana.

Il percorso porta anche all’interno della Chiesa San Francesco. L’edificio di culto originario risale al 1230, ma quella visitabile oggi è stata ricostruita nella prima metà del 1600 causa di un’esplosione che distrusse la precedente.

Completano la visita un’esposizione di anfore romane recuperate in riva all’Adige (dove venivano interrate per conservare l’umidità) e un’esposizione lapidaria nel cortile esterno.

A Verona, è molto probabile che vogliate visitare la Tomba di Giulietta, quindi – visto che ci siete – fate una visita anche al Museo degli Affreschi!

…e non stupitevi se vedete un po’ di spose in posa per il fotografo: questa è una delle locations preferite per i matrimoni, soprattutto per gli stranieri!

Il Museo degli Affreschi si trova in Via Luigi da Porto, 5 all’interno del complesso museale della Tomba di Giulietta.

2 Comments

  1. Se si lascia la via maestra di Verona, si scoprono davvero tante cose che non ti aspetti. Ho studiato 2 anni a Verona e nei momenti morti sono andata all’avanscoperta.

    Alla tua interessante lista, aggiungo gli itinerari dell’associazione Verona Minor Hierusalem che fanno scoprire piccoli scrigni d’arte fino a qualche anno fa nascosti al pubblico!

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Hai ragione Katja: Verona ha un sacco di angoli nascosti che pochi conoscono. O meglio: che i turisti di massa, nelle visite “mordi e fuggi” non riescono a vedere.
      Il percorso della “Minor Hierusalem” ha proprio lo scopo di far conoscere i percorsi fuori dalle rotte principali.
      Ne scriveremo a breve!
      Ti aspettiamo a Verona! 🙂

Write A Comment