Pistoia è una verde cittadina toscana, a metà strada fra l’Appennino ed il mare, che nel 2017 è stata nominata Capitale della Cultura. Preziosi gioielli architettonici dai più disparati stili costellano il suo territorio e sono pronti per essere conosciuti ed ammirati, ma vale la pena di raccontare cosa ci sia “oltre” la Pistoia mostrata da tutti.La Piazza è uno dei pochi esempi esistenti della convivenza del potere civile (Palazzo Comunale) ecclesiastico (la Cattedrale di San Zeno) e giudiziario (Palazzo Pretorio): i tre edifici si affacciano tutti sul centro geometrico della città, la bellissima Piazza del Duomo.
La Cattedrale contiene al suo interno delle reliquie…dalla Spagna! Ebbene sì: San Jacopo altri non è che San Giacomo, il Santiago di Compostela. Un frammento del suo cranio fu concesso dal vescovo di Santiago alla città, che divenne improvvisamente méta dei pellegrini italiani che percorrevano la via Francigena e il cammino verso Compostela.
La statua del santo posizionata sopra la Cattedrale viene vestita con un pastrano rosso per tutta la settimana precedente la sua festa (25 luglio). Dal campanile scende invece la Befana, il 6 gennaio, grazie all’abilità dei Vigili del Fuoco che dal 1994 curano la discesa della “vecchia signora” verso i bambini che aspettano i dolciumi in piazza.
Le Chiese di Pistoia, numerosissime, hanno a volte storie non comuni.
All’interno di Santa Maria delle Grazie, ad esempio, c’è un letto del vecchio Spedale, risalente al 1336, in testimonianza della guarigione di una ragazza per intercessione della Vergine Maria.
Sul sagrato di San Bartolomeo in Pantano (chiamata così perchè sorta, appunto, su un luogo paludoso) il 24 agosto si “ungono” i bambini in fronte per preservarli dalle malattie.
Nell’ormai sconsacrata San Pier Maggiore avveniva il “Matrimonio Mistico” tra la badessa del convento di san Pietro e il nuovo vescovo che veniva insediato nella diocesi. L’ultima curiosità riguarda il grande numero di organi presenti nelle numerose chiese, opera di artigiani locali la cui fama è nota in tutto il mondo. L’imperatrice del Giappone, in visita a Pistoia negli anni ’90, chiese di provare l’organo in Santa Maria delle Grazie e suonò una bellissima Ave Maria.
I Musei sono molti e ben allestiti. La curiosità riguarda Palazzo Fabroni, sede di esposizioni permanenti e mostre di arte contemporanea, al cui interno si trova una stanza con l’immagine di una libreria impressa sul muro con il fumo, un’opera di arte moderna dell’artista Parmeggiani.
Molto interessante la visita alla Pistoia Sotterranea, un camminamento sotto la città che comprende anche parte dell’antico Ospedale del Ceppo, con la Sala Anatomica e la Sala Accademica. Nell’Ospedale vecchio si trova anche il museo dei ferri chirurgici, di recente apertura.
Menzione particolare per la Fondazione Luigi Tronci, Museo della Musica e degli Strumenti Musicali a Percussione e Centro di Documentazione.
Gli eventi culturali spaziano dal più noto “Pistoia Blues” alle manifestazioni “Leggere la città”, “Dialoghi sull’uomo e Infanzia in città”; il “festival del Giallo” alla biblioteca San Giorgio; i numerosi reading nelle librerie cittadine; mostre e spettacoli delle varie associazioni culturali. Fra queste ultime va citato il Centro culturale Il Funaro: ubicato in una vecchia falegnameria ristrutturata dove hanno luogo importanti residenza artistiche, workshop e laboratori teatrali e non. Nella struttura è situato il cinema più piccolo del mondo, il Cinetandem, rigorosamente per due persone!
Luoghi particolari in città si possono facilmente scoprire grazie alle visite di Cento Guide Turismo Pistoia. Cosa c’è nei dintorni? Serravalle Pistoiese con la sua rocca e le torri; Le Piastre col campionato italiano della bugia; la valle dell’Orsigna con il sentiero di Tiziano Terzani, che porta fino al luogo dove Terzani passò gli ultimi anni della sua vita.
A San Marcello Pistoiese, sulla strada che porta all’Abetone, c’è un ponte sospeso che fino al 2009 era nel Guinness dei Primati come “Il ponte pedonale sospeso più lungo del mondo”: fu inaugurato nel 1923 e veniva usato dagli operai delle ferriere che da Popiglio raggiungevano le fabbriche situate sul versante opposto, a Mammiano Basso.
Non mancano la cultura, il verde, la gastronomia, la storia e l’arte: una città a tutto tondo che merita di essere conosciuta ed apprezzata!
Testo e foto di Cinzia Lorenzi