Nel difficile anno 2020 la splendida città di Parma era Capitale italiana della Cultura. Tra pandemia e impossibilità di svolgere le manifestazioni previste, il titolo è stato confermato anche per tutto il 2021. Nell’ambito degli eventi organizzati in città, ce n’è uno particolarmente interessante, soprattutto per chi ha ragazzi adolescenti.

Nei sotterranei del Cinquecentesco Palazzo Tarasconi, avete tempo fino al 16 gennaio 2022 per visitare la mostra di Banksy a Parma “An unauthorized exhibition: building castles in the sky”

“Ci sono persone che scelgono di entrare nella Polizia perché vogliono fare del mondo un luogo migliore. Ci sono persone che diventano vandali perché vogliono fare del mondo un luogo dall’aspetto migliore”. Ipse dixit.

Bansky è anonimo. Nonostante i suoi lavori siano famosissimi in tutto il mondo, ancora non se ne conosce l’identità. Inizia a lasciare i suoi messaggi nei sobborghi di Bristol, in Inghilterra, alla fine degli Anni 90, per poi arrivare sui muri di Londra e da lì ovunque nel Mondo.

O meglio: ovunque ci sia bisogno di un messaggio di protesta, di rottura degli schemi o, semplicemente un segnale di pace da lanciare.

E’ proprio con l’ironia e la dissacrazione dei simboli che Banksy si presenta: la polizia, i reali inglesi, i militari sono i suoi obiettivi preferiti.

E il pubblico apprezza. Ma chi è il pubblico, per Banksy? Chiunque passi davanti ad un muro, ad un vagone del treno o ad un palazzo.

O chiunque si costretto ad osservare un muro. Come quando in Palestina, a metà degli anni Duemila, Banksy creò moltissimi disegni in vari punti del muro costruito dagli israeliani. Tra i più famosi: “The flower thrower”, e “La colomba corazzata”. Pensate che, proprio a Betlemme, Banksy ha aperto un hotel dove dormire tra stanze decorate con i suoi graffiti, un bookshop ed un laboratorio nel quale creare stencil per colorare il muro israeliano che si trova a pochi metri dalle finestre dell’hotel.

Banksy a Parma

Ma torniamo alla mostra di Banksy a Parma!

Nell’esposizione si trovano cento opere, suddivise in sezioni. Si inizia con le opere delle origini: le serie dei rats e delle scimmie. Poi le opere dissacranti verso la polizia, come “Police Riot Van” del 2015; “Bunny in Armored Car” del 2002

Banksy a Parma

Quelle contro la guerra

“Bomb Hugger” del 2003, il già citato “The Flower Thrower” del 2003; “Peace and Love at war” del 2015.

Banksy a Parma
Banksy a Parma

La religione come “Toxic Mary” del 2003 e “Sales ends today” del 2017

Banksy a Parma

e i reali inglesi come “Turf War”; “Queen Vic” e “Monkey Queen”, tutti del 2003.

Banksy a Parma

E poi c’è la più celebre opera di Banksy, quella che lo ha resa celebre nel Mondo: “The girl with the balloon”. L’opera risale al 2002 ed è apparsa per la prima volta su un muro di una tipografia. Nel 2014 il proprietario del muro ha deciso di staccare il disegno e di proporlo in vendita, considerato che nel 2017 è stata dichiarata l’opera più amata dal pubblico.

Banksy a Parma

“There is always hope” è il sottotitolo di un’opera dalla dolcezza incredibile. Le emozioni, nell’ammirare questo lavoro, ci hanno riportato con la memoria al War Childhood Museum di Sarajevo.

Non perdetevi l’occasione quindi di ammirare Banksy a Parma. Per la sua storia, le sue trasgressioni, la sua irriverenza e le sue produzioni artistiche è stata definita “la più bella mostra che ho visto in vita mia”. Parola di una sedicenne. La nostra!

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