Un idea carina e divertente per grandi e soprattutto bambini?
Il nostro suggerimento è il Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare, a Bergantino, in Provincia di Rovigo.
Bergantino è un piccolo paese del Polesine, dove l’argine del Po è spesso più alto dei tetti delle case e intorno si aprono interminabili chilometri di campagna.

Storicamente il Polesine è sempre stata zona depressa, al punto che, durante la pesante crisi economica del 1929, la popolazione dovette emigrare in cerca di miglior fortuna. La maggior parte delle famiglie di Bergantino si inventarono un lavoro che, a posteriori, si rivelò un grande successo: l’artista itinerante.

Da allora, la tradizione del paese si è tramandata, di generazione in generazione, fino a far diventare Bergantino, la zona di maggior produzione in Europa di giostre da luna park.
Così, nel 2011 l’amministrazione comunale e la provincia di Rovigo decisero di aprire un vero e proprio Museo, che raccontasse la storia dei giochi e degli spettacoli popolari, e la storia della tradizione di questo piccolo paese del Polesine, fuori da tutti i principali percorsi turistici. Un Museo piccolo e delizioso, dove una simpatica ragazza si occupa della biglietteria, risponde al telefono e fa anche da guida entusiasta, raccontando con grande preparazione e partecipazione, ogni dettaglio degli oggetti esposti.

Ne è nato così un divertente spazio espositivo che in nove sale, tra aneddoti, foto e curiosità, racconta l’origine di fiere, teatri di marionette e luna-park, fin dai tempi dell’antico Egitto.
Sapevate ad esempio, come nasce il Circo?

Naturalmente nell’antica Roma, ma pochi sanno che la parola “circo”, dopo la caduta dell’impero romano, non venne più utilizzata per secoli. Solo nel 1800 la si dovette utilizzare di nuovo, e fu una costrizione. Gli attori di teatro infatti protestarono vivacemente contro gli artisti circensi. Si scomodò persino Napoleone che, nel 1806, emanò un editto per vietare ai saltimbanchi di chiamare “teatro” i loro spettacoli e addirittura di recitare durante le rappresentazioni, al fine di “proteggere la nobile arte del teatro”.

Questa fu la fortuna del circo che, dovendosi inventare altre forme di intrattenimento solo visive, fu compreso ed apprezzato da tutti, anche dal popolo analfabeta o con poca dimestichezza con i testi teatrali! Dopo le prime sale dedicate all’antico Egitto e all’Impero Romano, viene raccontata la storia del teatro delle marionette: non teatro per bambini, ma efficace modalità di diffusione di storie e racconti tra la popolazione.

La sala della Fiera, racconta invece di come si siano sviluppate nel corso dei decenni, le fiere: da veri mercati per lo scambio delle merci ad occasioni di aggregazione per puro divertimento. Cosa fece mutare il significato stesso della fiera? Il treno!

Infatti le merci, con l’avvento della ferrovia, viaggiavano più facilmente e non era più necessario organizzare un evento per renderle accessibili a tutti.
Fu così che nelle fiere comparvero i primi giochi di abilità, come il tiro a segno, le prove di forza o le giostre da brivido e da vertigine, come altalene e ruote panoramiche. E soprattutto comparve la musica!
Dai primi organetti a spalle, fino ai grandi organi orchestrali di metà Ottocento.

Molti esemplari sono conservati nella splendida la Sala del Parco dei Divertimenti dove, grazie alla simpatica guida, abbiamo provato a far suonare tutti gli strumenti esposti! Particolare impressione destano i grandi Organi che grazie al rumore intensissimo, attiravano – non abbiamo dubbi – persone da ogni luogo.

Opere di alta ingegneria, come i piani a cilindro: un tubo di legno fatto ruotare da una manovella, attiva dei martelletti che battono sulle corde o sui campanelli. Per attivare i suoni, vi sono piantati dei chiodi a diverse altezze. Il piano esposto al Museo ha un cilindro con 25 mila chiodi. Opera straordinaria, dal suono ancora accattivante!

Al piano superiore, dopo una sala in allestimento dedicata ai giochi di magia, si trovano le riproduzioni delle giostre dei primi del Novecento e due sale che raccontano la storia della gente di Bergantino e dei loro viaggi, dagli inizi del secolo scorso ad oggi. Tuttora infatti si contano ancora 31 famiglie di artisti itineranti, oltre ad un centinaio che lavorano stabilmente nella zona che hanno fatto diventare, con operosità e passione, il più grande distretto industriale della giostra.

Qualche informazione pratica:
Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare
Palazzo Strozzi – Piazza Matteotti, 85
Bergantino (Rovigo)

Dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 12
Sabato e domenica su prenotazione
Prezzo: 2€ adulti – 1€ ridotto
www.museodellagiostra.it

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