Immaginate un’ampia vallata, con i fianchi delle montagne ricoperte di boschi e punteggiati qua e là da piccole radure; qualche casetta in legno, quelle con i balconi fioriti di gerani rossi e lilla; qualche Chiesetta bianca con il campanile amaranto appuntito; gli steccati con le mucche e le cataste di legna a ceppi tutti uguali e perfettamente allineati. Pronti per l’inverno che, da queste parti, si fa sentire vigoroso.

Ogni tanto qualche cascata scroscia verso valle e laggiù, in fondo, le creste grigie ed innevate delle Vedrette di Ries fanno da confine naturale con l’Austria.

Ecco, ora smettete di immaginare: tutto questo, e molto altro, è la vallata di Anterselva, in Alto Adige; ultimo lembo di Italia che ha già i tratti caratteristici delle popolazioni germaniche.

La valle è una meta meravigliosa soprattutto per i bambini: tra prati in fiore, ruscelli d’acqua gelida in cui camminare scalzi e fragoline di bosco da raccogliere e mangiare, tutto sembrerà una sorpresa e tutto li farà entusiasmare! Gli animali, soprattutto: la mungitura delle mucche è un rito imperdibile al quale assistere, ma anche il grosso cane che ti corre incontro scondinzolando ti strappa sorrisi e parecchie coccole!

Abbiamo scelto il maso Müllerhof, ad Anterselva di sopra, proprio per la collocazione in mezzo al nulla, per gli animali e per la possibilità di facili escursioni senza dover spostare l’auto per troppi chilometri.

Nelle vicinanze partono infatti molti sentieri che portano alle malghe; sentieri perfetti anche per i bambini che – vi assicuriamo – incantati dalla natura, non si lamenteranno della fatica di una salita!

Vi proponiamo 3 facili passeggiate (in ordine inverso di…fatica!) sperimentate con i nostri bimbi e che, se siete da queste parti, vi consigliamo di provare.

  1. Il Giro del lago di Anterselva

C’era una volta una vecchietta molto povera che si trovava proprio nella zona di Anterselva, dove vivevano alcuni ricchi signori; la vecchietta bussò alla loro porta in cerca di un po’ di cibo ma i ricchi signori la mandarono via in malo modo. La vecchietta ammonì loro dicendo che si sarebbero pentiti del loro brutto gesto, ma tutti la derisero. Il giorno dopo iniziò a piovere e piovve così tanto che le case vennero sommerse dalle acque che continuavano a crescere e ad aumentare, fino a diventare un vero e proprio lago.

Questa è la leggenda della creazione del lago di Anterselva, raccontata nel primo dei pannelli illustrativi che ci accompagneranno nella facile passeggiata intorno al lago. Il giro del lago dura circa un’ora e mezza ed è affrontabile anche con un passeggino. L’inizio della passeggiata è una cartolina: un ponticello in legno e un tripudio di fiori coloratissimi; sullo sfondo le acque smeraldo.

Il percorso, dicevamo, è segnato da 16 cartelli illustrativi che raccontano i pesci del lago, gli uccelli del bosco, la vegetazione (a proposito: sapevate che esiste un fiore viola addirittura carnivoro?! Secerne una sostanza appiccicosa che imprigiona gli insetti e se li mangia! Diabolico, non trovate?!). Inutile dire che le tappe informative rappresentano fonte di grande curiosità ed entusiasmo per i bambini.

Il percorso alterna bosco, piccoli spiaggette sabbiosi in riva al lago, prati fioriti e passerelle in legno che consentono meravigliose attività nella natura: dal cercare fragoline all’osservare gli uccelli; dall’infilare i piedi nell’acqua allo stendere una coperta sull’erba e riposare osservando le acque tranquille. Un primo approccio alla montagna molto tranquillo e adatto a tutti!

Il percorso si può iniziare in due punti del lago, entrambi serviti da un comodo parcheggio e da una malga dove pranzare o semplicemente riposare qualche minuto.

 

  1. Passo Stalle e la StallerAlm

Sul lato nord del lago di Anterselva si trova una strada strettissima e un semaforo nel bosco. Curioso, non trovate?! Questo semaforo è rosso per 45 minuti ogni ora. Poi, improvvisamente, diventa verde per 15 minuti. Dal minuto 30 al minuto 45 di ogni ora, per la precisione!

La stradina porta a passo Stalle e si inerpica sul fianco della montagna, attraverso i boschi fittissimi. L’accesso è consentito solo alle auto e alle moto e solo 15 minuti ogni ora, visto che per i restanti minuti si aspetta con pazienza il transito dal lato opposto. La strada è talmente stretta che due auto non ci passerebbero!

Arrivati ai 2052 metri di altitudine di Passo Stalle, l’aria è fresca e gonfia del profumo di legna appena tagliata, mentre lo sguardo spazia fino a fondo valle e alla piccola chiazza verde smeraldo del Lago di Anterselva.

Dall’altro lato, si trova il piccolo laghetto Obersee. Nel mezzo, il confine con l’Austria, con gli antichi ceppi di confine: blocchi di marmo che tanto incuriosiscono i bambini.

Parcheggiate l’auto e imboccate il sentiero 114. E’ una facile passeggiata che porta, in poco più di 45’ a costeggiare le acque trasparenti del lago fino alla StallerAlm.

Il sentiero è facile e adatto anche ai più piccoli: non c’è nessuna salita impegnativa, e il terreno battuto consente di essere affrontato anche con scarpe da ginnastica. Si cammina tra mille fiori colorati e una distesa di cespugli di rododendri fioriti. Questo fiore rosa, chiamato anche rosa alpina, si mostra solo per poche settimane l’anno tra giugno e luglio e preannuncia l’arrivo dell’estate ai contadini e alle loro mandrie. Questa zona, nonostante possa apparire fredda e poco ospitale è in realtà abitata da millenni: il piccolo paese di Sant Jakob è la prima località del Tirolo Orientale a presentare tracce di insediamenti umani. A testimonianza delle attività esercitate fin dalla preistoria, sul fondo del lago è stato recentemente trovato un cayuco: un tronco d’albero inciso e scavato, utilizzato dai preistorici come imbarcazione da pesca. Il lago infatti è tuttora molto ricco di pesci.

Evidentemente, nonostante il clima rigido, ricchezza d’acqua, di pesci e di vegetazione facevano di queste località un luogo adatto allo sviluppo della civiltà.

L’acqua infatti è l’elemento che  caratterizza la nostra passeggiata: oltre al lago ci sono ruscelli e cascate ovunque per la gioia dei bambini….e non solo! Se la giornata è soleggiata, non resistere a togliervi le scarpe e infilare i piedi nelle acque trasparenti del lago o di qualche ruscello.

Acqua, fiori, prati dal verde intenso…che manca?! Ah già, le mucche! Simpatiche e pacifiche vi accompagneranno nel vostro percorso verso la Malga. Qualcuna vi sbarrerà anche la strada, ma non vi preoccupate: nonostante la stazza imponente vi lasceranno passare sul loro territorio. Al limite vi guarderanno curiose continuando a ruminare!

Le mucche, come sempre, preannunciano l’arrivo alla Malga e il meritato riposo.

Malga Staller è una splendida e antica casetta in legno dove quattro giovani ragazzi gestiscono una piccola cucina dalla quale escono piatti meravigliosi! Canederli, ravioli, formaggi, erbette, dolci, succhi di frutta…tutti prodotti del loro giardino o dei prati intorno; tutto lavorato da loro (compresi i formaggi) e raccontato con grande passione ed evidente amore per la loro terra! Noi ci siamo ovviamente lasciati trasportare dal loro entusiasmo e abbiamo provato un po’ di tutto. Risultato? E’ probabilmente il posto dove abbiamo mangiato meglio durante il nostro viaggio!

Non potevamo desiderare miglior conclusione della passeggiata…

  1. Le cascate Klammbach e la BergerAlm

Dal paese di Anterselva di Mezzo, appena superati i campi sportivi, parte la strada forestale che porta, attraverso i boschi, a diversi sentieri con diverso livello di difficoltà. Il più impegnativo arriva (in circa 5 ore di camminata) al Rifugio Vedrette di Ries, nell’omonimo parco naturale. L’ideale passeggiata per i bambini porta invece alla Cascata Klammbach in un’ora di camminata (con qualche salita!) e in altri 25 minuti, alla Malga Berger.

Il sentiero inizia inerpicandosi in un bosco freschissimo, affiancato da un ruscello. Da lì in poi un susseguirsi di sorprese che faranno sembrare la salita molto meno impegnativa! Il sentiero si alterna infatti con la strada forestale che, fiancheggiando i boschi, permette di passeggiare immersi nella natura più autentica. Immaginate la gioia dei bambini (soprattutto se abituati a vivere in città) quando gli dite che possono bere l’acqua (freschissima!) direttamente dal ruscello che sgorga dalla roccia?!

Oppure quando si accorgono che i lati del sentiero sono tutti punteggiati di rossissime fragoline di bosco?! L’idea di staccare un frutto da terra e poterlo mangiare senza problemi è un’emozione inebriante! Del resto, da queste parti, la natura regna veramente sovrana e non ci sono tracce né di inquinamento, né tantomeno di invasive presenze umane.

Se poi fate attenzione, sentirete il continuo cinguettio degli uccelli dei boschi e con un po’ di fortuna riuscirete anche a scorgere qualche scoiattolo che si arrampica velocemente su un tronco. Bisogna però stare in silenzio ed aguzzare la vista! Missione impossibile per dei bambini?! Niente affatto! Al contrario, la voglia di esplorare e curiosare spesso fa magie.

Dopo un’ora, dicevamo, si arriva alla cascata Klammbach , che prende il nome dal torrente. Si trova a 1500 metri di altitudine e grazie al vigore delle acque e al suo salto, regala qualche minuto di refrigerio prima di riprendere la salita. Non so se capita solo a noi, ma la cascata è sempre un elemento naturale emozionante. Staremmo ore ad osservare l’acqua cadere, ascoltandone lo scroscio.

Dalla cascata, con altri 20 minuti di salita (forse la parte più ripida ed impegnativa) si arriva alla BergerAlm; malga in legno, balcone fiorito con vista incantevole su tutta la vallata di Anterselva, interni tipici, caldi ed accoglienti, degli ambienti montani.

All’esterno fontana e vasca in legno incanalano l’acqua di un altro ruscello: altra occasione per rinfrescarsi ed apprezzare, ogni volta con stupore, le meraviglie della montagna incontaminata.

Per arrivare alla Cascata Klammbach e alla BergerAlm si segue il sentiero n. 3 che, proseguendo, porta alla successiva Malga Schwörz (altri 25 minuti) e al Rifugio Vedrette di Ries (altre 4 ore e mezza).

2 Comments

  1. Gabriella Dalla Pietà Reply

    Dite qualche salita??? Io ho avuto una pre-sincope proprio 50 metri dalla malga, per la stanchezza e la fatica nel salire. Tutto il percorso è sempre in salita. Sempre!

    • Andrea - Impronte Nel Mondo Reply

      Buongiorno Gabriella! Immagino che dei tre percorsi proposti ti riferisca all’ultimo che arriva alla cascata Klammbach e alla BergerAlm.
      Come vedi il testo racconta il percorso suddiviso il più parti. Più volte citiamo il fatto che ci siano delle salite, precisando anche il livello di difficoltà. Tant’è che, riferendoci agli ultimi venti minuti di percorso che portano dalla cascata alla malga, scriviamo “la parte più ripida e impegnativa”!
      Noi abbiamo fatto tutto il percorso con due bambini piccoli (all’epoca avevano 5 e 10 anni) senza particolari problemi ma, naturalmente, la difficoltà del salire in montagna è molto soggettiva!
      Ci auguriamo che almeno abbiam potuto prenderti qualche soddisfazione culinaria alla malga!

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