Dire che Lisbona è la Capitale del Portogallo è decisamente riduttivo. Infatti nel visitarla, più che pensare a cosa vedere a Lisbona bisogna tenere bene a mente che questa città è stata la Capitale di uno dei più potenti Paesi di navigatori ed esploratori. La Capitale di un impero d’oltremare.
“Herois do Mar, nobre povo, Naçao valente, imortal”. Ce lo ricordano anche le prime parole dell’inno nazionale portoghese: eroi del mare, nobile popolo, Nazione coraggiosa ed immortale. E il ricordo di “ciò che è stato” a Lisbona è presente ovunque, accompagnato dall’atmosfera malinconica e decadente delle città di mare dalla bellezza perduta di un tempo glorioso.
Prima di essere conosciuta attraverso i suoi Monumenti più celebri, Lisbona va vissuta tra le strette vie di Alfama, chiacchierando tra una ginjinha e l’altra o su un tram affollato.
Solo così potrete iniziare a capire quanto sia importante il mare e il passato e potrete dare un senso al fado, scoprendo che è tutt’altro che una musica triste.
Capirete subito che se siete arrivati a Lisbona avendo in mente il sud della Spagna, bè…avete scelto la meta sbagliata!
Quando invece sarete avvolti da una dolcissima malinconia, allora potrete iniziare a passeggiare e cercare i Monumenti.
Lisbona si sviluppa tra il mare e le colline e per scoprirne i vari quartieri dovrete prepararvi all’idea di affrontare un bel po’ di salite. Oppure di salire su funicolari e ascensori!
Alfama e Bairro Alto sono le due zone collinari più famose della città, mentre la Baixa è la zona in riva al mare. I tre quartieri sono molto diversi tra loro e ognuno ha delle caratteristiche uniche.
Iniziamo a scoprire Lisbona in riva al mare, dal quartiere Baixa. Qui si apre la grande Praça do Comercio, un tempo conosciuta anche come Piazza del Palazzo perché qui si trovava il Palazzo dei reali del Portogallo. Intorno alla metà del 1700 un violento terremoto distrusse la piazza e con la ricostruzione si volle celebrare il potere commerciale del Paese attraverso i commerci marittimi.
Quasi un secolo più tardi la piazza venne completata da un grande arco di trionfo. L’Arco da Rua Augusta collega la Piazza con l’omonima strada pedonale, oggi un susseguirsi di negozi e locali, ma anche di artisti di strada.
Passeggiando per questa via, non fatevi mancare una piccola deviazione su Rua de Santa Justa per ammirare il più originale ascensore che dal 1902 solleva le persone verso Largo Carmo.
Ma per il momento rimaniamo al livello più basso della città, perché giunti in fondo a Rua Augusta troverete Praça da Figueira. Qui potete provare l’esperienza di salire su un tram storico: l’Eletrico 28. Il giro sul tram 28 è diventato sicuramente troppo turistico, ma è un modo rapido e piacevole per salire al quartiere Alfama.
Da qui dovete però proseguire a piedi perché l’atmosfera di questi vicoli disordinati, delle vecchie botteghe e delle case un po’ decadenti merita ben più di una passeggiata distratta. Qui troverete la Lisbona popolare e poco male se, girato qualche angolo, vi goccioleranno in testa dei panni stesi: qui vive la gente vera che, nonostante la convivenza forzata con i turisti, non si è mai snaturata!
Date un occhio alla Cattedrale di Santa Maria Maggiore: è la più antica Chiesa della città. La sua costruzione risale al 1150 ma due grandi terremoti la distrussero. Il risultato delle ricostruzioni è un mix di stili che l’ha resa particolarmente interessante.
Nel Quartiere Alfama si trova anche il Castello di Sao Jorge. Sorgendo in uno dei punti più alti (e quindi più panoramici) della città è una delle mete imperdibili nella Capitale portoghese, mentre in passato è stata una cittadella militare di grande importanza.
Oggi lungo le mura, i bastioni e le torri si possono ammirare i più bei panorami su Lisbona, fino al mare aperto, mentre nei cortili e nei giardini interni si può riposare e trovare un po’ di fresco nelle giornate estive, magari ascoltando qualche musicista che si esibisce.
Se ancora volete scoprire cosa vedere a Lisbona, nella zona di Belem potrete trovare i due monumenti che meglio rappresentano il glorioso passato del Portogallo: la Torre di Belem e il Monasterio dos Jeronimos.
La Torre di Belem venne costruita alla foce del Tago all’inizio del 1500 ed era parte del sistema difensivo della città. La torre è strutturata in due parti: una consentiva avvistamenti ed effettive funzioni di difesa, mentre la parte più bassa era il punto di attracco delle navi di ritorno dalle Indie.
Anche il Monastero dos Jeronimos è legato alle leggende dei navigatori portoghesi. Infatti, proprio nel punto in cui lo costruirono nel 1502, si trovava una piccola Chiesa, proprio dietro alla Torre di Belem da cui partivano le navi verso i nuovi mondi.
Proprio in quella Chiesa Vasco da Gama e il suo equipaggio si fermarono in preghiera la notta prima di salpare verso le Indie. Quando tornarono in Patria, il Re del Portogallo volle costruire un grande Monastero ed affidarlo ai Monaci dell’ordine di San Girolamo, allo scopo di pregare per i marinai e la buona riuscita delle loro imprese.
Il risultato, dopo circa cento anni di lavori, è un imperdibile trionfo di barocco! Oggi il Monastero è Patrimonio Unesco ed è uno dei siti più visitati del Portogallo.
Vi abbiamo preannunciato tre cose da assaggiare durante il viaggio a Lisbona e quindi è il momento di mantenere la promessa!
Pastel de nata, ginjinha e bacalau sono imperdibili, durante un viaggio in Portogallo.
Il Pastel de nata è famoso anche come Pastel (pasteis, al plurale) de Belem perché fu proprio un monaco del Monasterio dos Jeronimos a crearlo e renderlo celebre. Sembra che la prima versione di questi dolci risalga addirittura al 1538, ma fu solo all’inizio del 1800 che – sempre i monaci – decisero di venderli in un piccolo negozio accanto al Monastero. Oggi lo si trova in tutto il Portogallo e nei paesi ex colonie portoghesi, ma nella originaria Antiga Confeitaria de Belem se ne producono oltre 20 mila al giorno, fin dal 1837. Info su pasteisdebelem.pt
Cosa sono i Pasteis de Belem? Piccoli dolcetti di pasta sfoglia croccante ripieni di crema al latte con una spolverata di cannella. Una delizia da provare assolutamente!
Se vi piace il baccalà, in Portogallo vi potrete sbizzarrire. Fritto a tranci, a polpette, stufato, in padella, alla griglia, con il pomodoro, con la besciamella, sommerso di cipolla o con i peperoni…dicono i portoghesi di avere 365 modi per cucinare questo pesce di origine nordica.
E quindi perché il Portogallo è il regno del baccalà, se questo pesce vive in Norvegia? E’ sempre complice il buon Vasco de Gama! Quando le navi con la bandiera portoghese solcavano i mari da protagonisti indiscussi, serviva del cibo sano, buono e che potesse essere conservato a lungo durante le traversate oceaniche. Cosa di meglio quindi del baccalà essiccato? I portoghesi apprezzarono così tanto questo pesce da farne una pietanza immancabile sui tavoli di tutte le famiglie!
Da ultimo non potete non assaggiare la ginjinha: un liquore a base di amarene, zucchero e cannella. Anche la storia della ginjinha si mescola con la leggenda dei monaci che, sembra, idearono questa bevanda a scopo curativo. Ai giorni nostri non ci si cura con questo liquore all’amarena, ma di sicuro un assaggio davanti al bancone di qualche antico bar, vi migliorerà la giornata!
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Se volete proseguire il viaggio nei dintorni di Lisbona, ecco un’escursione in giornata che vi consigliamo: “Cabo da Rocas: finis terrae”.