Che agli antichi romani piacesse questa parte di Gallia è indiscutibile!
Qui fondarono e fecero fiorire alcune delle loro più importanti città.
Costruirono templi, arene e acquedotti che, ancora oggi, danno lustro a questi territori.
La città di Nimes è uno degli esempi più lampanti dell’amore dei romani per queste terre.

L’elenco di cosa vedere a Nimes è quindi inevitabilmente un susseguirsi di costruzioni, reperti e testimonianze della civiltà romana.

Se arrivate a Nimes in auto vi suggeriamo di parcheggiare nel Parking Arene: risalendo in superficie vi troverete proprio davanti a una delle più belle arene romane.
Venne costruita intorno all’anno 100 d.C. in 39 anni di lavoro e poteva ospitare fino a 20 mila persone.Cosa vedere a Nimes

Come la maggior parte degli anfiteatri romani, anche l’Arena di Nimes ha visto passare molti gladiatori e i loro spettacoli piuttosto cruenti per circa duecento anni, fino a quando queste pratiche disumane persero il gradimento del pubblico.

Oggi l’Arena di Nimes è una delle meglio conservate ed è utilizzata per concerti e spettacoli teatrali.Cosa vedere a Nimes

La storia della città di Nimes inizia però ben prima della costruzione del suo monumento più famoso.
Lo sapete che il simbolo della città è un coccodrillo legato ad una palma?

E sapete per quale motivo?
Perché si dice che Nimes sia stata fondata da legionari romani di ritorno dalle vittoriose campagne d’Egitto.
Per onorare quelle spedizioni gloriose, scelsero due simboli legati alle imprese sui campi di battaglia egiziani: il coccodrillo e la palma.

E precedenti alla costruzione dell’Arena furono anche altri due importanti opere.
La prima è la Tour Magne, ovvero la Turris Magna, che domina la città dal suo punto più alto e che era parte delle fortificazioni difensive di Nimes.

La seconda opera, che sancì l’importanza di Nimes come città romana, è la Maison Carée.

Si tratta di un grande tempio costruito intorno all’anno 15 a.C. da Marco Agrippa e dedicato ai suoi figli Gaio e Lucio Cesare, avuti con Giulia, la figlia di Augusto in una relazione non particolarmente rilassante!

Infatti sembra che Giulia fosse piuttosto attraente e non disdegnasse le attenzioni dei suoi concittadini.

Quando Agrippa fu mandato a governare la Gallia, la moglie fu costretta a seguirlo: un tentativo efficace di farle interrompere le sue attività extraconiugali romane!

Gossip a parte, resta il fatto che la Maison Carèe va senza dubbio inserite nell’elenco di cosa vedere a Nimes!

Lungo 26 metri, alto 17 e largo 13 è imponente e maestoso, soprattutto per il fatto che domina la piazza che fu l’antico foro romano.
In realtà il tempio fu più volte restaurato, modificato e snaturato rispetto alla costruzione originale.Cosa vedere a Nimes

E qui apriamo una rapida riflessione di carattere culturale: un monumento romano modificato e snaturato, è ancora un monumento romano?
In Francia (non solo a Nimes) abbiamo notato una tendenza pluridecennale ad intervenire sulle opere antiche non necessariamente a scopo di restauro. Se qualche architetto o artista intende ad esempio inserire delle vetrate artistiche contemporanee su una piccola Chiesa medievale, viene autorizzato a farlo.
E la Chiesa continua a dirsi medievale, pur con vetrate che per stile e storicità nulla hanno a che fare con il Medioevo.

In Italia abbiamo un concetto di storia e di arte molto più conservativo che innovativo.
Noi diciamo che un monumento è romano solo se è conservato tale o, al massimo, ricostruito tale e quale con pietre originali (come nel caso dei restauri post bellici).

Due modi diversi di concepire l’arte e rapportarsi alla propria storia.
Opinioni personali a parte, la Maison Carèe è comunque un edificio di grande impatto.Cosa vedere a Nimes

Poco distante si trovano i Jardin de la Fontaine, luogo preferito dagli abitanti di Nimes per farsi una passeggiata o una corsa tra le piante.Cosa vedere a Nimes

I giardini vennero realizzati nel XVIII secolo durante importanti opere di abbellimento della città. Se ne occupò direttamente l’architetto della corte reale che, scavando alla ricerca della fonte d’acqua, fece riemergere un sito…neanche a dirlo…romano!

Ne uscì il Tempio di Diana che ancora oggi fa bella mostra di sé accanto alla grande scalinata di questo giardino alla francese.Cosa vedere a Nimes

Questo è uno dei classici luoghi dove cercare un po’ d’ombra, riposarsi su una panchina osservando i grandi alberi e l’acqua delle vasche. O magari, come abbiamo fatto noi, per pranzare con baguette e formaggi comprati in qualche fromagerie del centro storico!Cosa vedere a Nimes

Nel reticolo delle strade del centro, tra i tavolini dei bistrot, merita una visita la Cattedrale di Notre Dame e Saint Castor.
Il nucleo originario risale al X secolo e ha subìto diversi interventi di restauro e veri e propri rifacimenti per adattarla allo stile dell’epoca. Ne è derivata una Cattedrale medievale dai tratti gotici!Cosa vedere a Nimes

Se vi avanza tempo (e vi suggeriamo caldamente di fare in modo che vi avanzi!) lasciate Nimes e dirigetevi una trentina di chilometri a nord-est per raggiungere uno dei più incantevoli esempi di architettura romana: l’acquedotto Pont du Gard.

Il sito www.pontdugard.com la definisce “una delle più belle costruzioni romane al Mondo”.
E quando ci siamo trovati davanti alle tre file di archi sovrapposti, alti 49 metri, abbiamo pensato la stessa cosa.

Il Pont du Gard, con le luci del tramonto, è di una bellezza sconvolgente, di quelle da non crederci.Cosa vedere a Nimes

Da non credere come sia stato possibile, nel 50 d.C., con soli 5 anni di lavoro, realizzare un simile capolavoro di arte, architettura ed ingegneria.

L’acquedotto era lungo 50 chilometri e, con una pendenza di 25 centimetri a chilometro, portava a Nimes circa 40 mila metri cubi di acqua al giorno. Terme, fontane e acqua corrente erano il fiore all’occhiello della Nimes romana!

Oggi il Pont du Gard è il più alto ponte antico del Mondo e uno degli acquedotti meglio conservati.
Andateci. Al mattino o al tramonto. O quando vi pare, ma andateci.
Camminate sul ponte, attraversatelo. Ammiratelo da entrambi i lati e poi scendete sotto e alzate lo sguardo.

Farete fatica ad andarvene, ma non vi preoccupate: nelle sere d’estate il sito è aperto fino alle 22!Cosa vedere a NimesOra che vi abbiamo raccontato cosa vedere a Nimes, se volete proseguire il viaggio nel sud della Francia venite con noi seguendo il nostro itinerario in Camargue!

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