Se l’isola di São Miguel è caratterizzata dalla vegetazione rigogliosa, dalla flora tropicale magicamente mescolata a quella europea e, in generale, dal dominio della Natura, la sua zona orientale è quella dove la terra (intesa proprio come il sottosuolo!), riserva le maggiori sorprese.

E’ qui che si trovano le sorgenti termali, le pozze d’acqua naturali immerse nella foresta, i ruscelli di acqua fredda che incontrano le acque bollenti, le caldeiras, le piantagioni di the… tutto quanto si possa immaginare in un ambiente in cui l’uomo è davvero solo un piccolo ospite di passaggio.

Qui la Natura è padrona e offre la più grande dimostrazione di quanto la mano umana non sia fondamentale per migliorare il Mondo, anzi… L’uomo qui è intervenuto molto poco, lasciando intatti gli ambienti naturali, e sfruttando le risorse offerte in modo per nulla invasivo. Il connubio uomo-territorio è rispettoso e delicato e consente così di riuscire a tornare a periodi primordiali. O quanto meno immaginarli!

Come a Caldeira Velha, una delle prime località che visitiamo arrivati sull’isola di Sao Miguel.
Posto unico di una bellezza avvolgente, quasi sensuale, Caldeira Velha è un’area termale nella foresta tropicale, da dove sgorgano sorgenti di acqua a 34 gradi che, scendendo verso valle, formano pozze naturali, laghetti e torrenti. L’acqua arriva da una falda acquifera che viene riscaldata dal vapore che risale dal Vulcano do Fogo. Terre inquiete, le Azzorre. Poi l’acqua sgorga calda (in alcune pozze, addirittura bollente!) e scendendo si raffredda e diventa perfetta per un bagno rigenerante.

Cosa visitare alle Azzorre

Nell’area si trova anche un piccolo giardino botanico e un centro studi della flora, della fauna e soprattutto dell’energia geotermica: risorsa ottimamente sfruttata e fondamentale per l’intera isola.

A pochi chilometri da Caldeira Velha si trova Lagoa da Fogo, un lago formatosi nel cratere di quel Vulcano da Fogo che dà vita e calore alla caldeira. È raggiungibile attraverso un sentiero tra i fitti cespugli fioriti, con una mezz’oretta di passeggiata. Sulle sue rive si può riposare in tranquillità, oppure passeggiare facendo l’intero giro del lago: per il percorso completo servono circa due ore. Pochi però osano fare il bagno!

Cosa visitare alle Azzorre

L’energia geotermica, dicevamo. Le fonti di acqua bollente dal sottosuolo, i soffioni caldi che salgono dalle grotte sotterranee…tutto questo si trova alle Caldeiras di Furnas, una delle località più interessanti di tutta l’isola.

Le Caldeiras (ormai lo abbiamo imparato!) sono pozze di acqua bollente, ma qui a Furnas sono talmente calde che sgorgando dal terreno formano delle alte colonne di fumo bianco. In alcuni casi la fuoriuscita del fumo è accompagnata da uno sbuffo: il soffio, il respiro della terra!

Cosa visitare alle Azzorre

Nel paese di Furnas l’energia è sfruttata in tutti i modi, il più originale dei quali è la cottura del Cozido.
Il cozido è un piatto tipico della zona, fatto di diversi tipi di carni e verdure miste. La particolarità è che gli ingredienti vengono tutti sistemati in una grossa pentola di alluminio, la pentola viene poi ricoperta di stracci e infilata un paio di metri sottoterra. Il calore del terreno e il vapore fanno tutto il resto. Dopo sette ore di “cottura naturale” il piatto è pronto!
Non chiedetevi se l’abbiamo provato…perché è ovvio che l’abbiamo provato!

Sempre a Furnas si trovano altri due punti interessantissimi da non perdere: il Parco Terranostra e la Poça da Dona Beija.

Il Parco Terranostra è un enorme giardino botanico, alimentato – ovviamente! – dalle acque calde delle sorgenti. Per scoprire le sue origini dobbiamo tornare indietro di oltre duecento anni, quando l’allora console degli Stati Uniti, grande appassionato di piante, decise di acquistare un terreno, costruire la sua casa e circondarla di piante ed alberi originari del Nord America. Nel corso degli anni gli iniziali 2 ettari di parco cambiarono più volte proprietario, ma finirono sempre in mani esperte che proseguirono nell’opera di abbellimento e ingrandimento del parco, fino a farlo diventare gli attuali 12, 5 ettari.

Il parco è un concentrato di fiori e piante provenienti da tutto il mondo: cespugli di azalee, camelie, ciclamini, loto, palme, piante acquatiche fanno bella mostra intorno laghetti e ruscelli. Un sentiero attraversa tutto il parco, e permette di fare un giro del mondo tra la flora dei cinque continenti.
Il punto centrale del Parco però è la grande vasca di acqua termale gialla. Già, avete capito bene!
Una vasca di acqua dal colore, per la verità, poco accattivante: si tratta di acqua dall’altissimo contenuto di ferro.
Per immergervi dovete indossare il vostro più vecchio e brutto costume che poi dovrete buttare, ma dicono che quest’acqua abbia straordinarie proprietà curative per la pelle. Noi, per toglierci il dubbio, un paio di bagni li abbiamo fatti!
(e poi abbiamo buttato i costumi…)

Cosa visitare alle Azzorre

La seconda cosa da non perdere assolutamente a Furnas è La Poça da Dona Beija, anche chiamata Pozza del Paradiso: effettivamente è un angolo di Paradiso!
Ora…come possiamo descrivere in modo efficace una meraviglia da lasciare senza fiato?
Provate ad immaginare l’ambientazione della foresta tropicale: palme, felci, canne di bambù, piante rampicanti e fiori coloratissimi. Ora provate a respirare profondamente l’aria umida per sentirne il profumo: il muschio bagnato, la terra umida, la dolcezza dei fiori. Poi immaginate che nel mezzo di questa foresta scorra un torrente di acqua fresca; ai lati le fonti termali sgorgano acqua calda fino a creare delle pozze. L’acqua le riempie e poi cade, formando delle piccole cascate, nel torrente….stiamo rendendo l’idea, almeno un po’?

Le pozze sono vasche di acqua termale che escono direttamente dalla montagna a temperature tra i 28 e i 39 gradi. Ora potete immergervi in tutta tranquillità, rilassarvi e lasciarvi cullare dal rumore dell’acqua e farvi trasportare dal calore intenso…
Bene! Questa è la Poça da Dona Beija, un posto dal quale, vi assicuriamo, è molto difficile uscire…

Cosa visitare alle Azzorre

Se ancora non siete soddisfatti delle meraviglie naturali, potete provare a bervi una tazza di the!
Già, perché sull’isola di Sao Miguel cresce l’unica piantagione di the d’Europa.
Poco dopo Ribeira Grande, sulla strada verso Nordeste, si trovano due diverse piantagioni e fabbriche di the: Cha Porto Formoso e Cha Gorreana.
La seconda è un’azienda più grande ed industrializzata, con enormi piantagioni dove i bambini si potranno divertire a rincorrersi tra i bassi e fitti cespugli di the.
La prima, che vi consigliamo caldamente, vi proietterà indietro nel tempo!
Ha dimensioni molto più piccole e una piantagione sulla collina che, tra le ortensie azzurre, degrada lentamente verso la scogliera sull’oceano.
Vecchi attrezzi da lavoro fanno da contorno ad una sala dove un video racconta la storia dell’azienda, e ai tavolini di un piccolo bar dove potete degustare il classico the. Se siete fortunati però, troverete posto sulla terrazza in legno, dalla quale la vista sulle piantagioni e sull’oceano vi faranno sognare…

Cosa visitare alle Azzorre

Così come il Faro di Arnel.
Vento, scogli, onde alte, irrequiete e dispettose; avventure in mare, esploratori e naviganti, antiche caravelle. Questo evoca il faro!
Le Azzorre sono sempre state la tappa di ritorno dal grande viaggio in America. Lo stesso Colombo, rientrato dal primo viaggio, ha trovato rifugio da queste parti; ancora oggi, lo sanno bene i velisti, i venti da ovest soffiano forti proprio verso questo arcipelago. E di fari alle Azzorre, ce ne sono tanti proprio perché chi attraversa l’Oceano trova qui un punto di riferimento e qualche porto sicuro.
Non siamo esperti di mare, né di grandi viaggi per mare, ma immaginiamo l’emozione di vedere una luce sulla terra dopo giornate accompagnate solo dalle onde del mare.

Cosa visitare alle Azzorre

Il Faro di Arnel si trova a pochi chilometri da Nordeste, un piccolo e tranquillo paesello che merita una passeggiata per la sua Chiesa e il ponte a sette archi.

Che ne dite, finiamo con un tuffo in mare e un po’ di relax in spiaggia?
Anche nella parte orientale di São Miguel se ne trovano alcune dove giocare con le onde dell’Oceano: in particolare Ribeira Quente e Populo.

La prima è una spiaggia di sabbia nera, in una piccola baia sufficientemente riparata per essere adatta anche ai bambini. Come sempre, accanto alla spiaggia si trova un piccolo bar e una struttura pubblica con bagni e spogliatoi. Tutto sempre rigorosamente gratuito.

La spiaggia di Populo è quella più vicina a Ponta Delgada e la più frequentata anche dagli abitanti. E’ una spiaggia dritta e non particolarmente riparata, eppure l’Oceano qui non è per nulla irrequieto. Anzi, pur regalando le consuete onde per giocare, ha un fondale che degrada molto lentamente e permette di lasciare nuotare i bambini in tutta tranquillità!

Info di servizio…sparse!

L’ingresso a Caldeira Velha costa 2€ (bambini 1,5€). Il parco è aperto (nel periodo estivo) dalle 9 alle 20.30.

Il Parco Terra Nostra è aperto dalle 10 alle 18 e l’ingresso costa 8€ per gli adulti e 4€ bambini. Ricordate di indossare un costume vecchio e da buttare!

La Poça da Dona Beija è aperto fino alle 23; l’ingresso costa 5€ (bambini 4,5€)

La fabbrica di thè Cha Porto Formoso è aperta dalle 10 alle 18.Il bar offre il loro (magnifico!) the al costo di 1€.

Per mangiare un buon cozido, il ristorante più famoso è Tony’s. Il costo si aggira sui 13€ e il piatto è decisamente buono. Essendo un ristorante famoso è affollato di turisti, quindi forse se ne possono trovare di più “genuini”.

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