Per apprezzare Sofia bisogna andare oltre il primo impatto.
Già perché, diciamo la verità, arrivare a Sofia attraversando la sua periferia non è esattamente il migliore dei biglietti da visita. Un labirinto di palazzi grigi e degradati degni dei retaggi del periodo non troppo felice della storia bulgara.
Man mano però che ci si avvicina al centro, le strade si fanno luminose e ordinate, i palazzi sempre più nuovi e lindi e l’ambientazione simile ad una moderna e dinamica capitale europea. Una Sofia diversa, quindi. Una città “nuova” che, nei mille locali del centro, nei negozi e nei tantissimi ragazzi che la animano, dimostra con chiarezza la sua voglia di emergere e farsi notare.

Si svela con lentezza, Sofia: nelle sue storie da raccontare, più che nei monumenti o nei simboli artistici.

Il modo migliore per apprezzarla è affidarsi alle guide locali. Esiste un’associazione non governativa senza scopo di lucro che si chiama 365 e che organizza vari tour tematici guidati, tutti gratuiti, tra i quali il Free Sofia Walking Tour. Giovani ragazzi universitari vi accompagneranno in un giro di due ore tra le curiosità cittadine. Ogni giorno alle 11 e alle 18, con qualsiasi clima e temperatura, il ritrovo è davanti al Tribunale proprio sotto la statua del leone e si parte a piedi.

La prima chiacchierata con la guida si tiene davanti alla Cattedrale Ortodossa di Sveta Nedelya; una Chiesa piuttosto recente (fine del XIX secolo) ed architettonicamente nemmeno troppo interessante, ma con una storia curiosa. Nel 1925 il partito comunista bulgaro era stato dichiarato illegale perché tentò più volte di salire al potere con mezzi illeciti. Il quell’anno alcuni esponenti del partito decisero di assassinare il Re con un piano geniale: uccisero un alto generale dell’esercito, ben sapendo che i funerali si sarebbero tenuti proprio nella Cattedrale Ortodossa, alla presenza del Re.
Così effettivamente accadde. Gli attentatori sistemarono quindi, sul tetto della Chiesa, centinaia di chili di esplosivo da far saltare durante la cerimonia funebre. L’esplosione fece crollare il tetto dell’edificio causando oltre 200 morti…ma non il re!
Infatti da buon bulgaro (parola di Nikola, la nostra guida bulgara!) era in ritardo alla cerimonia e si salvò!

Nikola ci porta poi sulle rovine della città romana che si trovava sulla via per Costantinopoli e ci racconta, con una punta di orgoglio, che Sofia è la terza capitale europea più antica, dopo Atene e Roma.
A Sofia non ci sono fiumi e il mare è molto lontano; posizione anomala per una città romana, che però era molto apprezzata dai romani e tra un po’ scopriremo il perché…

Le rovine romane non sono certo tra le più importanti al mondo, ma bisogna dire che sono molto ben valorizzate con percorsi tra i reperti, interessanti cartelli illustrativi e qualche ricostruzione.

Il grande slargo sul quale si trovano anche i resti romani viene definito dalla nostra guida “Piazza della tolleranza”. Effettivamente in poche decine di metri si trovano la Cattedrale Ortodossa, la Cattedrale Cattolica consacrata da S. Giovanni Paolo II, la Moschea Banya Bashi e la Sinagoga che, a detta di Nikola, sarebbero le più grandi d’Europa.
La “tolleranza” in Bulgaria è garantita dall’occhio vigile di Sofia, la grande e luccicante statua dorata che all’inizio del nuovo millennio sostituì la statua di Lenin.

Proprio dietro alla Moschea si trovano un bel parco con fontane e fiori colorati e un bell’edificio: oggi è il Museo Storico della città, ma fino all’inizio del ‘900 era l’antico hamman, alimentato dalle oltre 40 sorgenti d’acqua termale che si trovano nel sottosuolo.

Cosa vedere a Sofia

In realtà non furono i turchi, ma i romani i primi a sfruttare le acque che sgorgavano caldissime. Ecco perché a Sofia si stabilirono, pur senza fiumi né mari!

40 sorgenti d’acqua tra i 37 e i 45 gradi: la seconda sorgente d’acqua minerale più calda al mondo (dopo l’Islanda) che zampilla dalle fontane pubbliche. Già, avete capito bene! Avete presente le fontanelle che ci sono in giro per la città e che tutti noi sfruttiamo per dissetarci quando fa caldo?! Bene, a Sofia esce acqua caldissima! Una sorpresa un po’ strabiliante, per chi non è preparato.
Lo sanno benissimo invece gli abitanti che fanno la fila per riempire bottiglie da portare a casa.

Cosa vedere a Sofia

La statua di Lenin, dicevamo: un altro simbolo recentemente eliminato è l’enorme stella rossa che dominava sul pennone dell’ex palazzo del partito comunista bulgaro. Oggi nel grande palazzo dalle caratteristiche architettoniche inequivocabili è ospitata la sede del Governo, mentre sotto la grande Piazza si può ammirare quel che rimane della strada lastricata romana.
I simboli del periodo comunista invece sono ospitati nel Museo delle Arti Socialiste. Un modo curioso per ripercorrere quel periodo storico attraverso i simboli che si trovavano sparsi in giro per la città.

Proseguendo la passeggiata, arriviamo davanti ad un interessantissimo edificio seminascosto da enormi costruzioni grigiastre: la Rotonda di San Giorgio. Ci racconta Nikola che risale al 400 e non essendo mai stato distrutto, è il più antico edificio di Sofia. E’ una Chiesa piccola e deliziosa, che conserva al suo interno 5 cicli di affreschi risalenti a 5 diverse epoche storiche; alcuni frammenti di affreschi risalgono all’epoca romana. La passeggiata del Free Sofia Walking Tour non prevede le visite all’interno dei luoghi raccontati, ma questo è uno degli edifici che suggeriamo di visitare anche dentro.Cosa vedere a SofiaDopo una sosta (con foto di gruppo!) davanti al Teatro Nazionale Ivan Vazov e nel bel parco con le fontane, il tour si avvia verso la conclusione con la visita di due Chiese: Santa Sophia e la Cattedrale di Alexander Nevsky.

Santa Sophia è la più antica Chiesa Ortodossa di Sofia. Costruita nel punto più alto della città, nonché sulla necropoli romana (in parte ancora visitabile); è un luogo di culto molto frequentato dagli abitanti visto che l’intera città prende il nome proprio dalla Santa venerata in questa Chiesa.
Tra le curiosità che caratterizzano questa Chiesa, il fatto che non ci sia una torre campanaria e che una piccola campana in bronzo penzoli (e suoni) appesa ad un ramo dell’albero di fronte alla facciata!

Nella stessa piazza si trova l’edificio più famoso di Sofia: la Cattedrale Ortodossa di Alexander Nevsky.

Se vi steste chiedendo di cosa siano ricoperte le sue cupole dorate, ve lo diciamo subito: oro puro!
E l’interno è altrettanto sfarzoso: marmi, mosaici, vetrate artistiche, alabastri… il tutto realizzato dai migliori artisti, architetti e scultori del XX secolo.
La Chiesa venne costruita in segno di gratitudine verso la Russia per il suo impegno nella sconfitta dell’impero ottomano che, da queste parti, non si era attirato molte simpatie.
Curiosamente però la Chiesa venne intitolata ad un Santo guerriero medievale che non combattè mai contro i turchi!

L’imponenza di questo famoso edificio è davvero impressionante e non poteva esserci luogo migliore per concludere le oltre due ore di passeggiata e racconti del Free Sofia Walking Tour.

Ah, dimenticavamo! Con una punta di orgoglio Nikola si congeda raccontandoci come l’alfabeto cirillico, utilizzato oggi in 18 Paesi del Mondo, ebbe i suoi natali in Bulgaria e non in Russia, come tutti erroneamente credono!
Ovvero: diamo ai bulgari ciò che è dei bulgari!

Per informazioni sui tour guidati gratuiti di Sofia. www.freesofiatour.com

Per proseguire il viaggio in Bulgaria, scoprite il Monastero di Rila!

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