Breslavia non è Bratislava! Breslavia non si trova in Slovacchia bensì in Polonia!
Lo sapevate, vero?
Prima di partire per il ponte del 2 giugno scorso, chi mi chiedeva la destinazione dell’ennesimo viaggio restava un po’ stupito dalla mia risposta. Forse per non ammettere di non aver mai sentito parlare di Breslavia, rispondeva: ” Ah, bella Bratislava!”. Al che proseguivo un po’ imbarazzata: ” Ehm… no in realtà vado a Breslavia, in Polonia”. Non l’avessi mai detto; ecco che lo stupore aumentava ancora di più e il mio interlocutore rincarava la dose con un bel: “ma che ci vai a fare in Polonia?”.

Niente da fare; di male in peggio.
Ma poi mi sono detta: se quasi nessuno ha mai sentito parlare di Breslavia, forse è un buon segno perché evidentemente il turismo di massa da quelle parti non è ancora arrivato.
Ora, a distanza di qualche mese vi racconto cosa sono andata a fare in Polonia.

Breslavia (in polacco Wroclaw) è la capitale della Slesia Inferiore e possiede un’atmosfera affascinante del tutto peculiare. Grazie agli influssi boemi, austriaci e prussiani vanta un patrimonio architettonico e culturale unico nel suo genere e sembrano ormai lontani gli anni bui e tristi del comunismo. Oggi la città è un affermato centro culturale, finanziario ed universitario, tanto da essere stata nominata Capitale della Cultura Europea nel 2016. Teatri, negozi, ristoranti e locali all’ultima moda rendono vivaci le giornate e l’atmosfera che si respira è sicuramente piacevole grazie anche alla numerosa comunità studentesca.

Due giorni sono sufficienti per farsi un’idea della città e visto che il costo della vita è ancora abbastanza basso, un week-end a Breslavia è l’ideale per staccare la spina. Non da ultimo, qui arrivano i voli di Ryanair, il che rende questa città una meta decisamente low cost fin dalla partenza.
La posizione di Breslavia sul fiume Odra, con le sue 12 isole, i 130 ponti e i parchi sul lungo fiume è idilliaca e l’isola della Cattedrale, magnificamente conservata, è una delizia per gli appassionati di architettura gotica.


Ma andiamo con ordine.
Il cuore pulsante della città batte a Rynek, la piazza del Mercato circondata da colorati palazzi rinascimentali e barocchi, perfettamente ricostruiti dopo gli ingenti danni che la città subì durante la seconda guerra mondiale. Fra gli edifici borghesi piú noti, meritano una menzione due palazzi, uniti da un arco barocco, battezzati Jaś e Małgosia (Hansel e Gretel).  In passato si attraversava questo arco per recarsi al cimitero della chiesa vicina e l’iscrizione in latino sopra riportata recita: ” La morte è l’ingresso alla vita”. Abbastanza inquietante, non trovate?

Proseguendo, è doverosa la visita del Rathaus, il municipio della città e indiscusso protagonista della piazza del Mercato. Furono necessari quasi due secoli per portare a termine questo grandioso edificio (1327-1504) mentre la costruzione della torre alta 66 metri e i lavori di decorazioni proseguirono per oltre 100 anni. Nella facciata orientale, austera nel suo stile gotico, spicca un orologio astronomico del 1580 costruito in legno di larice. Pinnacoli, balaustre e finestre bifore completano la magnificenza di questa opera gotica.
Nella facciata occidentale, invece, si trova l’attuale ingresso del Municipio che conduce all’interno dell’edificio attraverso un portale barocco. Questo lato, piuttosto modesto, è quasi interamente fatto di mattoni rossi.
Durante la seconda guerra mondiale il Municipio soffrì in misura minore rispetto ai palazzi che lo circondavano. Fu danneggiato soprattutto il piano più alto, trafitto da una bomba aeronautica, che per fortuna rimase inesplosa.

A pochi passi dalla Rynek, sorge l’imponente chiesa di Santa Maria Maddalena, anche lei in stile gotico essendo stata realizzata nel XIV secolo. La chiesa ha tre navate costruite con mattoni rossi ed è sovrastata da due torri alle quali, nel 1459, è stato aggiunto un piccolo ponte di collegamento, denominato “Ponticello della Streghe” o anche “Ponticello delle Penitenti”. Il nome deriverebbe da una leggenda ben nota a Wrocław. A quanto si narra, le ombre che vi appaiono dovrebbero essere le anime delle ragazze spensierate, che hanno passato la loro vita giocando ed illudendo i ragazzi senza mai sposarsi. Dato che non volevano prendersi cura della propria casa, ora per punizione, devono pulire il ponticello sospeso fra le torri.
Che sia realtà o leggenda non lo so, ma voi non fatevi sfuggire l’ingresso per pochi zloty a questo piccolo ponte che offre un bellissimo panorama sulla città e in particolare sulla piazza centrale.

Considerando che siete appena arrivati in città, il programma per oggi continua con una passeggiata a zonzo in cerca di… gnomi!
Breslavia infatti è nota anche per questi strani abitanti che, a partire dagli anni ottanta, iniziarono a popolare la città. Ad esempio, nei pressi delle case di Hansel e Gretel potete osservare la minuscola statua di uno gnomo che riposa. Pochi metri più in là ecco due gnomi pompieri che corrono per spegnere un incendio. Nelle vicinanze invece del Rathaus ci sono tre gnomi un po’ particolari: il cieco, il sordo e l’invalido sulla sedia a rotelle.

Questi personaggi fanno parte di una collezione di oltre 300 statue di gnomi sparse per la città.
Sono un elemento bizzarro ma anche un simbolo dell’Alternativa Arancione, un gruppo dissidente del periodo comunista che utilizzava il ridicolo come arma.

Come si diceva prima,tutto ebbe inizio nei primi anni ’80. Gli slogan anticomunisti scritti sui muri dal partito di opposizione Alternativa Arancione venivano puntualmente fatti cancellare dalle autorità. Per evitare la censura, il gruppo iniziò a creare graffiti che avevano come soggetti gli gnomi per ridicolizzare il potere.
Sono passati quarant’anni da quel periodo di protesta, la Polonia è un paese democratico e ora con il crollo del comunismo gli gnomi vivono un nuovo boom soprattutto a scopo commerciale.
E’ comunque molto divertente girare alla ricerca di questi simpatici personaggi e se proprio li volete trovare tutti potete comprare la “mappa dei nani” all’ufficio turistico della piazza centrale al prezzo di 6 zloty.

La seconda giornata a Breslavia inizia presto con la visita del quartiere universitario che occupa la parte settentrionale della Città Vecchia. L’edificio principale dell’Università fu costruito tra il 1728 e il 1742, in piena epoca barocca. La visita del palazzo inizia entrando dal grandioso portale rococò blu che conduce agli ambienti più interessanti ed artisticamente rilevanti dell’Università, cioè l’Aula Leopoldina e l’Oratorio Mariano. La Torre della Matematica rappresenta invece uno straordinario punto di osservazione della città.

In particolare, l’Aula Leopoldina si trova al primo piano dell’edificio principale. Decorata con elaborati stucchi, sculture e dipinti, rappresenta un pregevole esempio di arte barocca, probabilmente tra i più belli di tutta la città.

Dirigendoci, infine, verso il grande ponte che attraversa il fiume Odra, appena oltre l’Università, sorge l’Isola della Cattedrale, la culla di Breslavia nota anche come “Piccolo Vaticano”. Su quest’isola venne costruita la prima chiesa di Wroclaw attorno all’anno 1000 e nei secoli successivi si aggiunse una serie di chiese, monasteri e altri edifici religiosi che conferiscono al quartiere una caratteristica atmosfera ecclesiastica.

La cattedrale gotica di San Giovanni Battista, solenne e maestosa, è indubbiamente il luogo di culto cattolico più importante in città. Di sera, quando le torri della cattedrale sono illuminate, una passeggiata qui è d’obbligo e davvero imperdibile è il panorama sulla città da ben 97 metri di altezza. Per una volta non ci vorranno gambe allenate per salire fin lassù dal momento che c’è un comodo ascensore pronto ad aspettarvi!

L’Isola della Cattedrale è collegata con la terraferma dal ponte chiamato Most Tumski. Costellato di lucchetti, lasciati dalle coppie come promessa del loro eterno amore, questo ponte in passato svolgeva un’importante funzione di confine, separando il potere ecclesiastico da quello municipale.

Oggi passeggiare su quest’isola è indubbiamente piacevole e rilassante. Le aree verdi contribuiscono a rafforzare questa sensazione: aiuole ben curate e panchine da cui ammirare il lento scorrere del fiume Odra offrono un diversivo a chi inizia ad esser stanco di calce e mattoni.

E se proprio non ne volete più sapere di palazzi, strade e traffico dirigetevi verso il Giardino Botanico, un’oasi di piante, fiori e serre tropicali che vi terrà compagnia per almeno un paio di ore.

Quindi, ricapitolando: dove si trova Breslavia? Ma in Polonia, ovviamente! 🙂

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