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La provincia di Treviso, nel cuore del Veneto, è una terra ricca di spettacoli naturali, di grandi tradizioni umanistiche ed artistiche. In più offre una eccellente cultura enogastronomica, dai gusti semplici di una volta. Gli scenari cambiano continuamente. Si passa dall’armonia della pianura, alle morbide colline del prosecco, fino ad arrivare ai verdi boschi delle Prealpi Trevigiane. In mezzo a tutto questo, piccoli borghi e tranquille cittadine rendono ancora più prezioso il paesaggio.

Affacciato sulla Costa degli Dei, al centro della Calabria tirrenica, il piccolo borgo di Pizzo Calabro è uno di quei gioielli da vedere assolutamente, durante una vacanza in Calabria. Nonostante la nostra visita di fine ottobre sia decisamente fuori stagione, ci accolgono 27 gradi, un sole splendente e un mare di un blu da cartolina davanti al quale è stato davvero difficile resistere alla tentazione di un tuffo!

Sapete dov’è il posto più bello del mondo per ammirare il foliage? A pochi chilometri da Verona! Eh, già…avete capito bene! E vi diremo di più: qui i colori dorati e rubino dell’autunno incantano da centinaia di anni. Siamo al Parco Giardino Sigurtà e quello che oggi è uno dei più grandi (e premiati!) giardini del Mondo ebbe origine nel 1407, quando a Valeggio sul Mincio dominava la Repubblica di Venezia.

Dubrovnik è una città incantevole! Sia che scegliate di vedere Dubrovnik in un giorno o che preferiate fermarvi almeno una notte, è senza dubbio una delle mete più affascinanti da non perdere in Croazia.

Secoli di storia ne hanno fatto un piccolo scrigno di palazzi, Chiese e monumenti e le popolazioni che l’hanno abitata hanno contribuito ad arricchirne il suo splendore. I Veneziani soprattutto hanno lasciato i segni più evidenti del loro passaggio e ve ne accorgerete subito passeggiando lungo lo Stradùn, la via principale della città vecchia.

Chiunque visiti Parigi si ferma con il nasò all’insù ad ammirare la bellezza di Notre Dame.
Qualcuno si spinge anche dietro alla Cattedrale, nel piccolo parco ombreggiato, a prender fiato nelle giornate di sole cocente.
Pochi attraversano il ponte per raggiungere l’Ile Saint Louis.
E’ la seconda isoletta della Senna, più piccola e – appunto – molto meno affollata.

Quando pensiamo al Marais, ci viene in mente una panchina.
Una panchina in un piccolo parco, un cartoccio di formaggio e una baguette. Sono passati mille anni da quel pranzo: avevamo macinato chilometri a piedi per Parigi e quello era il nostro pranzo. Cercavamo un posto dove sederci a riposare e girando assolutamente a caso siamo capitati – senza nemmeno saperlo – in Place des Vosges.
Ci siamo seduti in quella incredibile, piccolissima oasi di pace, dove l’unico “disturbo” erano i passerotti che venivano a rubare le briciole di pane. Da quella volta, per noi, il Marais è quella piazza. E ogni volta che torniamo a Parigi, la baguette, il formaggio e la panchina sono una tappa immancabile.