L’isolato dove oggi sorgono la Biblioteca Ambrosiana e la Chiesa del Santo Sepolcro fu considerata, per secoli, il centro della città di Milano.
Era l’incrocio tra il cardo e il decumano; vi sorgeva infatti il Foro Romano e si trovava – tra l’altro – anche un tempio dedicato alla dea Moneta e la zecca.
La storia della Galleria Vittorio Emanuele e quella di Milano sono legate molto strettamente.
Per tutti, a Milano, è “La Galleria” è un po’ il salotto buono della città da decenni, un punto di ritrovo e di riferimento noto a tutti, uno dei punti di interesse turistico del capoluogo lombardo.
La nostra piccola barchetta ci sta aspettando ormeggiata davanti alla corte di Rivalta, nelle Valli del Mincio, proprio accanto all’antica “cavana”. Questa costruzione ottocentesca, forse di origine veneziana , era un ricovero per le imbarcazioni e ben rappresenta l’antichissimo legame tra gli abitanti delle campagne mantovane e le acque placide del fiume Mincio.
Vi ricordate quando eravate bambini? Pensate cosa avreste provato se vi avessero portato in un posto pieno di altri bambini, con più di cento giochi, sport e attività didattiche…bè, probabilmente avreste pensato di essere in paradiso o nel paese dei balocchi!
Ora, sappiate che quel posto esiste veramente e si chiama Seridò.
Il piccolo borgo di Castellaro Lagusello svela già nel suo nome i due più importanti elementi che ne fanno un luogo incantevole: un antico castello teatro di mille battaglie e un piccolo laghetto dalla curiosa forma a cuore.
E’ successo di nuovo.
Alcuni luoghi hanno il potere di toglierti completamente la parola.
Nulla da dire perchè i pensieri sembrano salire dallo stomaco e faticano a trovare un ordine logico. Luoghi dove le parole si strozzano in gola, ammucchiate alla rinfusa senza trovare una sequenza sensata.
Luoghi dove sospiri. Ti fermi in silenzio e sospiri, sentendoti quasi soffocato dalle tue stesse parole non dette.