Ci sono luoghi dove il tempo si è fermato. Luoghi dove, entrando, si cammina in una dimensione indefinita: potresti essere in qualsiasi giorno di qualsiasi anno della storia.
Uno di questi posti è il Ricetto di Candelo.Il “ricetto” è una struttura fortificata tipica delle zone del Piemonte. Risale al periodo medioevale ed ha origini profondamente radicate nella cultura contadina. Infatti le alte mura, le torri di guardia e le case in sasso servivano a stipare e proteggere i generi alimentari della popolazione: il grano, il riso, il vino.

Gli edifici erano dei magazzini e le mura proteggevano questa grande “dispensa collettiva” dagli attacchi dei nemici.

Erano anni difficili, quelli del Medioevo, durante i quali le battaglie erano aspre e i villaggi passavano di padrone in padrone. Bisognava difendersi, ma soprattutto difendere la propria ricchezza, o meglio: ciò che permetteva la sopravvivenza. Solo in pochi casi di grave pericolo nel Ricetto di rifugiava anche la popolazione.

Candelo si trova a pochi chilometri da Biella. Il suo Ricetto risale al 13° secolo ed è uno dei meglio conservati in Europa, non avendo mai subito né distruzioni né rifacimenti.

Le sue 200 casette coprono una vastissima superficie, tutta circondata da una cinta muraria e quattro torri: tre ai lati e una centrale; quest’ultima è tuttora l’unico punto di accesso.

All’interno le sue cinque “rue” in sasso, intersecate da due perpendicolari, trasportano in una dimensione contadina fuori dal tempo e, forse per questo, eterna.

Infatti li Ricetto di Candelo, a differenza di altri in Piemonte, non ha mai cambiato destinazione d’uso. E’ sempre stato adibito al suo uso originario e per questo è rimasto intatto e perfettamente conservato per secoli.

Forse la cultura contadina e l’amore per la terra sono più efficaci del progresso sfrenato…

Candelo ci ha accolti in un soleggiato mattino di novembre dal tempore un po’ anomalo. Abbiamo girovagato nel silenzio un po’ surreale cui non siamo più abituati, forse proprio il silenzio di secoli fa… o solo quel silenzio dei luoghi che ancora non sono invasi dai ritmi frenetici e dalle masse di turisti.

Il Ricetto di vede tutto in meno di mezz’ora, ma vi assicuriamo che sarà un’esperienza tutta da godere. L’importante è che non rompiate il silenzio e vi immaginiate gentiluomini (o gentildonne!) di campagna dei tempi lontani.

Se dopo la passeggiata vi viene fame, vi segnaliamo la Trattoria D’Oria, proprio di fronte alla torre d’ingresso. Proposte della tradizione enogastronomica piemontese: un’ottima conclusione della visita, una grande soddisfazione!

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