Secondo noi, tutti i viaggiatori non possono non amare il treno. Un modo di viaggiare lento e rilassato, osservando lo scorrere dei paesaggi dal finestrino. Spesso, senza nemmeno sapere esattamente dove ci si trova.
Il treno ha ispirato libri e racconti; concilia riflessioni, sogni e chiacchiere.
Nell’immaginario collettivo…anzi, nella rappresentazione del treno chiunque, soprattutto i bambini e la loro spontaneità, pensa alla locomotiva che fischia e arranca facendo ciuf ciuf…

Bè, noi su un treno che fischia e fa ciuf ciuf ci siamo saliti per davvero!
Grazie all’impeccabile organizzazione dell’Associazione Veneta Treni Storici abbiamo viaggiato su un convoglio storico, trainato da una meravigliosa locomotiva modello 685-196 del 1920.

Le fonti tecniche raccontano di come questa sia stata la più diffusa e rappresentativa locomotiva delle ferrovie italiane. Oggi ne sopravvivono solo 2 esemplari circolanti: uno a Pistoia e uno a Verona….e quindi possiamo ritenerci fortunati nel godere di questo spettacolo ormai praticamente unico in Italia!
La tratta proposta è Verona-Trento, nell’occasione dei mercatini di Natale.

Con noi sulla banchina della stazione di Domegliara ci sono bambini in attesa di veder comparire il mostro fumante; esperti di storia della ferrovia che disquisiscono di ganasce dei freni e di traversine; fotografi professionisti che cercano l’inquadratura migliore e tanti come noi, semplicemente curiosi di affrontare un viaggio decisamente diverso dal solito.

Dopo qualche minuto di attesa, una enorme nuvola di fumo bianco in lontananza preannuncia l’arrivo del convoglio. La lunga frenata e la serie dei vagoni storici accoglie i viaggiatori. Diamo un rapido sguardo alla locomotiva, buttiamo l’occhio al fuochista apprezzandone sia la passione che oggi mette per far rivivere un viaggio di un secolo fa, sia la fatica di un tempo, quando questo era un lavoro vero. Prendiamo posto e ci prepariamo per lo spettacolo.

Le nuvole di fumo sbuffato ad ogni accelerazione, lo sferragliare delle ruote sui binari, il fischio sibilante, ci proiettano davvero indietro nel tempo. Difficilmente resistiamo alla tentazione di sporgerci dal finestrino e respirare l’odore del carbone osservando le nuvole che escono dall’enorme caldaia nera, mentre risaliamo lentamente la Valdadige. Già, lentamente…perché il convoglio si ferma in continuazione. Giustamente dobbiamo dare la precedenza a tutti gli altri treni e la locomotiva, quando riparte, non spicca certo per un grande scatto in partenza!

Due ore e un quarto per i 90 chilometri che separano Verona da Trento! Senza fretta…

Alla stazione di Rovereto capita anche un divertente imprevisto: il treno non riparte ed improvvisamente sentiamo le sirene che preannunciano l’arrivo di un camion dei pompieri. Entrano in stazione…e quando vedono la locomotiva sbuffare fumo scoppiano in fragorose risate! Ci raccontano di una persona che dal balcone vedeva una enorme colonna di fumo bianco e nero uscire dalla stazione. Peccato che dal balcone non vedesse la locomotiva e quindi ha pensato bene di avvisare i pompieri del grosso incendio che…aveva immaginato!
L’arrivo a Trento, così come il vari passaggi nelle stazioni, desta parecchio – e ben giustificato – stupore.

Scesi, ci dirigiamo verso piazza Fiera, cuore del mercatino di Natale della Città. La bancarelle sono disposte tutto intorno alla Piazza e una passeggiata tra gli addobbi natalizi tradizionali, avvolti dai profumi dei piatti tipici, è davvero un piacere, nonostante la folla sia davvero notevole.

Troviamo un po’ più di tranquillità nella seconda sede del mercatino: quest’anno infatti, per ospitare i circa 90 espositori, il mercatino di Trento è raddoppiato ed ha trovato una seconda collocazione: Piazza Cesare Battisti.

Nella piccola piazza trovano posto bancarelle di prodotti tipici: dalle grappe ai canederli, dallo speck ai salumi e formaggi, fino agli infusi e le tisane con le erbe e i fiori del territorio. E, naturalmente, l’immancabile vin brulè: raccontano le leggende…e il sito ufficiale del mercatino www.mercatinodinatale.tn.it che si arrivi a consumarne anche 10 mila litri al giorno! Ovviamente, contribuiamo con piacere ad aumentarne il consumo!

Qualche immancabile acquisto natalizio, ancora qualche assaggio (da provare i canederli dolci, ripieni di marmellata o cioccolata), e una rapida visita a Piazza del Duomo e poi di nuovo in carrozza…

Qualche informazione pratica:

Il Mercatino di Natale di Trento si svolge dal 22 novembre al 6 gennaio, in Piazza Fiera e in Piazza Cesare Battisti.

Pranzare a Trento, durante i mercatini, non è un problema se si sceglie di provare i prodotti offerti dagli espositori: i canederli classici o con le varianti agli spinaci o alle rape rosse, il gulash, la polenta con i salumi e i formaggi, oppure anche solo un panino con lo speck e una fetta di strudel.

Qualche problema in più se si decide di sedersi in qualche locale: anche le più grandi birrerie come la Pedavena o la Forst non accettano prenotazioni e i tempi d’attesa all’ora di pranzo arrivano anche ad un’ora. Noi scegliamo un piccolo locale che propone piatti tipici deliziosi e una straordinaria selezione di birre: si chiama Uva&Menta e si trova in Via Dietro le Mura, a due passi da Piazza Fiera.

Per informazioni sui viaggi con i treni storici www.avts.it

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