Fin dalla sua apertura nel novembre 2017, ci ha subito incuriositi.
Sarà che il buon cibo è una delle grandi soddisfazioni irrinunciabili, sarà che ci piaceva l’idea di mettere insieme il meglio della produzione agroalimentare italiana…sarà forse anche che – come sempre in Italiia – questo progetto aveva suscitato qualche polemica, ma una giornata a FICO per toglierci la curiosità volevamo proprio farla.Volete sapere com’è andata?

Riassunto estremo delle sensazioni, a caldo:
FICO è un’enorme fiera del cibo? SI.
FICO è un grande, immenso esercizio commerciale? SI.
Se andate a FICO spenderete dei soldi? SI, probabilmente tanti.
Si mangia bene a FICO? SI.
Vale la pena andare a fare un giro da FICO? SI.

Liberiamo subito il campo da equivoci: FICO è un’impresa commerciale e, come tale, deve guadagnare. E qui non c’è nulla di male o di sbagliato.

L’obiettivo della struttura è però anche quello di mettere in vetrina l’eccellenza agroalimentare italiana, facendo provare (e facendo comprare) i migliori prodotti, il miglior cibo del nostro Paese.

Si trovano grandi aziende e piccoli produttori, prodotti artigianali, etichette industriali.

Qualcuno potrà obiettare che si trovano le aziende che hanno pagato di più per avere uno spazio.
Ok, può darsi, ma probabilmente sono anche le aziende che hanno fatto la storia dell’industria alimentare italiana.

Però si trovano anche le piccole imprese artigiane i cui nomi erano a noi sconosciuti prima di passare di là: un salumificio di Norcia, un produttore di arrosticini abruzzesi, un produttore di carni fiorentine, un forno emiliano, un pastificio marchigiano… insomma: di tutto un po’!

L’impostazione generale di Fico ci è piaciuta. Innanzitutto è una splendida riqualificazione di un’area dismessa e il complesso architettonico è di grande impatto.

Gli spazi interni sono enormi e lungo i tre grandi corridoi trovano spazio negozi, ristoranti, osterie, banchetti take away e 40 aziende che producono proprio lì i loro prodotti, mostrando al pubblico la filiera di produzione.

I bambini si perdono incantati nel vedere come nascono i tortellini o la pasta all’uovo, nell’osservare i robot che sfornano biscotti, o curiosando tra le antiche tecniche di preparazione del gelato o tra i pentoloni che bollono ragù di carne.

All’interno degli spazi espositivi si trovano 6 installazioni multimediali che, attraverso cortometraggi, giochi interattivi ed esperienze, raccontano ai bambini il rapporto dell’uomo con la terra e con il mare, l’evoluzione dell’agricoltura, le curiosità sugli animali e molti altri spunti utili per imparare, giocando.

Nell’arena centrale vengono proposti spettacoli teatrali o musicali, mentre all’interno degli stand si propongono laboratori per adulti e bambini.

I più piccoli possono intrattenersi in una grande sala dove, seguiti da personale specializzato, giocano con l’argilla, con il legno, o con le piante dell’orto, mentre i grandi possono dilettarsi imparando a fare i cioccolatini o a tirare la sfoglia o con qualche corso di degustazione!

All’esterno c’è una grande area dove si trovano orti, agrumeti e perfino una tartufaia.

Poi ci sono le stalle con gli animali da cortile, mucche e cavalli. Un po’ strettini, per la verità…

Per girare all’interno dei 80 mila metri quadri si possono utilizzare delle curiose biciclette a tre ruote attrezzate con dei cestini per sistemare gli acquisti.

Noi siamo entrati a FICO un po’ prima di mezzogiorno e siamo usciti dopo le 19…senza nemmeno aver visto tutto!

Se andrete a visitare FICO preparatevi all’idea di assaggiare di tutto, di comprare, di spendere dei soldi e, probabilmente, di pagare un po’ più della media. Per capirci: gli arrosticini costano di più di quanto li paghereste a Pescara. La porchetta costa un po’ più di quanto paghereste ad Ariccia.

Ma in ogni caso, togliersi lo sfizio ed assaggiare buoni prodotti del nostro paese, decisamente la pena!
Ah…dimenticavamo: FICO sta per Fabbrica Italiana COntandina!

Qualche informazione pratica:

L’ingresso a Fico è gratuito, ma tutto quello che si può fare dentro, si paga!

Le sei giostre multimediali costano 2€ a persona, ma si può acquistare il biglietto cumulativo a 10€. Se siete una famiglia o un gruppo, all’ingresso vi proporranno ulteriori sconti e riduzioni per ingressi multipli.

I laboratori per bambini hanno la durata di 2 ore e mezza e costano 20€ a bambino. Ci sono diversi laboratori tematici, per diverse fasce di età: si va dalla lavorazione del legno, all’argilla, all’orto. Fate attenzione perchè se avete bambini di età diversa potrebbe non essere una buona idea scegliere lo stesso laboratorio per entrambi.

Laboratori, corsi, degustazioni ed esperienze per adulti hanno prezzi diversi. Conviene controllare sul sito ed eventualmente prenotare online. Non non abbiamo provato nessun laboratorio, anche se alcune delle proposte ci ispiravano parecchio!

Il parcheggio è gratuito per le prime due ore, poi costa 1,5€ per ogni ora successiva.  Fate attenzione! Alcuni stand hanno una particolare convenzione per cui se acquistate qualche prodotto, potete pagare il parcheggio solo 2,5€ per l’intera giornata. Noi ci siamo mangiati una buonissima focaccia ligure, risparmiando anche sul parcheggio!

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